I demoni dell'aria
graffiano il cielo
che sanguina rosso
e riflette le fiamme
nella valle che brucia
goccie di sangue
foglie d'autunno
sabato 28 ottobre 2017
domenica 22 ottobre 2017
Il vento d'Autunno
Il vento d'Autunno
pulisce il cielo
dei miasmi dei demoni
nella mia vecchia casa
c'è ancora l'occhio che guarda
sotto una scrivania
nel giardino dell'occidente
le piante risplendono
e il vento soffia dalle montagne
il giallo dell'occidente diventa
rosso,sanguina
poi bruno ed è sera
ed autunno
ma l'occhio attende me
ed una luce brillerà
ai 4 angoli
dell'universo
una luce dietro alle montagne.
pulisce il cielo
dei miasmi dei demoni
nella mia vecchia casa
c'è ancora l'occhio che guarda
sotto una scrivania
nel giardino dell'occidente
le piante risplendono
e il vento soffia dalle montagne
il giallo dell'occidente diventa
rosso,sanguina
poi bruno ed è sera
ed autunno
ma l'occhio attende me
ed una luce brillerà
ai 4 angoli
dell'universo
una luce dietro alle montagne.
sabato 21 ottobre 2017
Glastonbury
Abbazia senza tetto
e senza porte,
il vile fuoco
degli incendiari
zelanti
ha liberato
gli spiriti,
ora il vento
batte due volte
allo stipite di pietra
prima di riversarsi
su fuscelli d'erba
che si prosterneranno
a te.
Il tetto e' fatto
di stelle del cielo
un libro invisibile
e' nei segni
delle crepe dei muri.
e senza porte,
il vile fuoco
degli incendiari
zelanti
ha liberato
gli spiriti,
ora il vento
batte due volte
allo stipite di pietra
prima di riversarsi
su fuscelli d'erba
che si prosterneranno
a te.
Il tetto e' fatto
di stelle del cielo
un libro invisibile
e' nei segni
delle crepe dei muri.
Non solo le banche: Bridgewater punta contro sistema Italia in toto
Non solo le banche: Bridgewater punta contro sistema Italia in toto
19 ottobre 2017, di Mariangela Tessa
Non solo le banche ma tutta l’Italia, e con essa tutta l’Europa, è finita nel mirino di Ray Dalio, numero uno dell’hedge fund più grande al mondo, Bridgewater (160 miliardi di dollari in gestione).
Stando a una ricostruzione di Bloomberg, il suo fondo speculativo avrebbe puntato circa 1,4 miliardi di dollari contro l’Italia, scommettendo su un forte ribasso delle quotazioni delle principali società quotate a Piazza Affari.
È dei giorni scorsi la notizia che nel mirino del fondo era finita Intesa Sanpaolo. Oltre alla banca guidata da Messina Dalio ha aperto una posizione ribassista sul settore finanziario italiano per più di 700 milioni (UniCredit, Banco Bpm, Pop Emilia, Ubi Banca e Generali Assicurazioni), altri 610 milioni sarebbero poi stati investiti contro il settore energetico: $300 milioni contro Enel e più o meno altrettanti contro Eni.
Ma la puntata di Dalio, come dicevamo, non si ferma in realtà soltanto all’Italia. Secondo i commentatori di mercato, agendo in questo mondo il fund manager – che ultimamente, impegnato com’è nella promozione del suo nuovo libro sta ottenendo risultati molto meno brillanti del solito – sta di fatto remando contro l’intera Eurozona.
“Come reagiranno Roma, Bruxelles e Francoforte? Non possono certo ignorare il primo hedge fund al mondo. Sarà necessario pompare denaro fresco in Italia. E Merkel non ne sarà felice”, osserva Raul Ilargi Meijer sul blog finanziario The Automatic Earth.
Dal punto di vista prettamente operativo di un trader a caccia di rendimenti, che vuole fare acquisti oggi sul mercato, in Europa ci sono certamente maggiori opportunità rispetto a Stati Uniti o altri paesi industrializzati in termini di rapporto tra prezzo e ritorno dell’investimento: detto questo se c’è una regione ancora carica di incertezze, politiche ed economiche, questa è senza dubbio l’Europa.
venerdì 20 ottobre 2017
Il mare
Il mare s'era asciugato
perchè troppo a lungo
lo avevo ignorato
La sua spuma azzurra
solo un ricordo
il mare,il mio mare
s'era asciugato.
Ti amo o mare
se vivo ancora
è per te
voglio rivederti.
perchè troppo a lungo
lo avevo ignorato
La sua spuma azzurra
solo un ricordo
il mare,il mio mare
s'era asciugato.
Ti amo o mare
se vivo ancora
è per te
voglio rivederti.
Gli occhi del deserto
Il deserto vede luci strane
da sempre,
ma tace,
oggi è il giorno degli uccelli
di metallo,
si alzano e tagliano l'aria calda
aprono le cateratte di fuoco
e riempiono di pallini incandescenti
la collana della sera,
poi schizzano ovunque
come il sigillo del loro dio di acciaio,
vanno e vengono ,
come mille occhi di sciacalli
guardano dai loro schermi
la notte verde a infrarossi,
le città che bruciano,
nell'opale nero,
della cruda e lontana
indifferenza del mondo.
Gli occhi luminescenti degli sciacalli
sono porte nere dell'inferno.
Dopo che li hai visti
non li puoi dimenticare.
Li vedi nei led dei computer
negli specchi,
negli occhi del salvatore
che sanguina lento.
Anche lui?
Li vedi nel nero delle pupille
della tua amata.
La porti di fronte allo specchio
e lei grida
''perchè non sopporti
qualcuno che ti obblighi
a guardarti
di fronte allo specchio.''
''Perchè?
Vedi anche tu quello che vedo io?''
Hai forse paura delle creature del deserto?
dello scorpione,del passo silenzioso
del nostro guerriero?
Qualche convoglio brucia,
i cani scappano
gli sciacalli rimangono fermi
a guardarti,
in un attimo eterno
gli sciacalli sono lì
impassibili e ti guardano,
quegli occhi immobili
che brillano sull'asfalto
triangoli neri maledetti
non riesco a togliermeli dalla testa,
triangoli neri,finestre nel tempio del buio
riflettono l'inferno
che brucia nella notte,
il silenzio del deserto,
gocce di inferno
brillano nell'opale nero della notte.
Tu distogli lo sguardo,
ma senti il loro sullo stomaco
come se si avvicinassero
ma li guardi e loro sono ancora lì,
maledetti
fai risplendere la notte di fuoco
e spari pallini incandescenti
nel buio
per mandarli via,
ma loro si rimescolano alle
mille gocce incandescenti
di piombo fuso
balenando ovunque
per perdersi nel vento della notte
e guardare l'unico immenso occhio
nero di sciacallo del cielo.
mercoledì 18 ottobre 2017
Verrà la morte e manderai affanculo pure quella
Ci avevo pensato per più di due mesi di seguito.
E alla fine mi recai da lei per dichiararmi.
Lei era bella come sempre,piansi,era vero aveva i tuoi occhi,i tuoi occhi puttana,l'ultima cosa che mi tocca vedere!
Schiacciai il grilletto.
''cik...''
''manca il boom,sono forse morto?''
''Direi di no tesoro'',una mano lo accarezzò ,Quella Mano tanto amata,che non aveva mai avuto il coraggio di prendere fra le sue,di baciare,ora lo stava accarezzando la testa facendolo sentire solo un ragazzino deluso,carezzato da una mano così comprensiva...
Si abbandonò a quella mano,era incredibile come dinanzi a lei tutto finisca per diventare così piccolo,scomparire così,la Cina una macchia caffè latte sul suo collo,e Giove nient'altro che uno degli inutili regali con cui l'aveva omaggiata,inutilmente.
Pianse nebula di Orione e si sentì infantile un puro nulla,perchè lei poteva vederlo.
Un libeccio ad Ottobre fremette tra i loro occhi quando lei lo guardò dalle nere pupille di cosmo profondo,stupidamente,disperatamente desiderose di lei.
Era vero la morte aveva i ''suoi occhi'' e non solo,anche le sue dita,i suoi capelli,la sua pelle,le ''sue cose'' (e' triste nel 2017 doversi riferire così agli organi genitali).
Ero incantato,stupefatto,ma una cosa è certa,non ero morto.
Lei colse quel pensiero e infine parlò:
''tu eri già morto la prima volta che mi guardasti'',ma non in senso stretto,''per morto si intende un'altra cosa''.
Io presi il sax e le dedicai un pezzo che avevo composto,lei sembrava impassibile,io a un certo punto scoppiai a piangere,''perchè non sono morto?''
''Perchè dovresti renderti conto,non ci si presenta all'appuntamento con l'amata messi in questo stato!''
Gli disse in tono di rimprovero.
''Sempre gli stessi jeans...''
''Ma ho le Clark...''
''Ma le Clark bisogna saperle indossare!''
''E che pretendi che mi presenti in cravatta?''
''No solo un pò di stile,devi essere adeguato al contesto,non ho fatto storie a Van Gogh,lui si è pugnalato in un campo di grano,parbleù,lui si che aveva stile,perchè.. '' -e qui cominciò ad avere un tono quasi professorale-'' e avere stile significa essere adatti al contesto''.
Ora pure il francese parbleù,ma che cazzo vuole questa?
Posò il sax,la guardò negli occhi neri,neri più profondi dello spazio profondo e le disse:
''vaffanculo''.
''Vivere non ho il diritto di farlo come voglio'',''ma nemmeno morire?''.
''Sai che faccio?Prendo il pupazzo di flat Eric,quello della Levi's gli metto nelle mani la pistola,poi gli faccio sparare''
''E così tutti diranno si è suicidato con le mani di un pupazzo,adesso metto anche la musica anni 90 della pubblicità,e pretendo che la mettono anche al mio funerale''.
''Voglio morire con il pupazzo della levi's che mi spara mentre ciondola con la testa al ritmo di Mr Oizo''.
''Adesso guarda se non decido di morire come voglio'',prese la mano del pupazzo la infilò nel grilletto,e di nuovo -cik- niente la pistola non sparò.
''O alle mie condizioni o niente'' sancì la presenza trionfante.
''Puttana!'' le gridai.
Nel frattempo gli si erano fatti vicini gli infermieri del 118 che lo vedevano inveire al nulla con un pupazzo giallo in una mano e la pistola nell'altra.
''Attenti ha perso il senno,è pericoloso sta tentando di uccidersi''.
Lui continuava a premere il grilletto con la pistola e '''niente''.
Gli saltarono addosso e lo immobilizzarono.
Lo prelevarono a forza e lo misero dentro un'ambulanza,gli diedero delle gocce.
''Ci vedremo domani non ti preoccupare'' gli disse l'amata odiata creatura.
L'indomani fu trovato morto nella sua stanza di ospedale psichiatrico,indossava un completo valentino,nessuno capì come fosse entrato in ospedale quel vestito.
La causa della morte?
Gli era caduto un vaso di rose rosse in testa.
Nessuno fece ulteriori domande,solo molti si stupirono che mentre le funzioni religiose venivano celebrate,dalla sua mano destra si alzava un dito medio verso i presenti,il prete imbarazzato si affrettò a finire la funzione.
Alla fine mentre lo seppellivano uno degli addetti si lasciò andare ad ''sarà anche stato un tipo strano,ma aveva stile''.
A quel punto nella stanza echeggiò una bestemmia.
Sulla sua tomba una foto inappuntabile.
Nemmeno da morto era stato libero di fare come cazzo gli pareva.
Verrà la morte e manderai affanculo pure quella.
E alla fine mi recai da lei per dichiararmi.
Lei era bella come sempre,piansi,era vero aveva i tuoi occhi,i tuoi occhi puttana,l'ultima cosa che mi tocca vedere!
Schiacciai il grilletto.
''cik...''
''manca il boom,sono forse morto?''
''Direi di no tesoro'',una mano lo accarezzò ,Quella Mano tanto amata,che non aveva mai avuto il coraggio di prendere fra le sue,di baciare,ora lo stava accarezzando la testa facendolo sentire solo un ragazzino deluso,carezzato da una mano così comprensiva...
Si abbandonò a quella mano,era incredibile come dinanzi a lei tutto finisca per diventare così piccolo,scomparire così,la Cina una macchia caffè latte sul suo collo,e Giove nient'altro che uno degli inutili regali con cui l'aveva omaggiata,inutilmente.
Pianse nebula di Orione e si sentì infantile un puro nulla,perchè lei poteva vederlo.
Un libeccio ad Ottobre fremette tra i loro occhi quando lei lo guardò dalle nere pupille di cosmo profondo,stupidamente,disperatamente desiderose di lei.
Era vero la morte aveva i ''suoi occhi'' e non solo,anche le sue dita,i suoi capelli,la sua pelle,le ''sue cose'' (e' triste nel 2017 doversi riferire così agli organi genitali).
Ero incantato,stupefatto,ma una cosa è certa,non ero morto.
Lei colse quel pensiero e infine parlò:
''tu eri già morto la prima volta che mi guardasti'',ma non in senso stretto,''per morto si intende un'altra cosa''.
Io presi il sax e le dedicai un pezzo che avevo composto,lei sembrava impassibile,io a un certo punto scoppiai a piangere,''perchè non sono morto?''
''Perchè dovresti renderti conto,non ci si presenta all'appuntamento con l'amata messi in questo stato!''
Gli disse in tono di rimprovero.
''Sempre gli stessi jeans...''
''Ma ho le Clark...''
''Ma le Clark bisogna saperle indossare!''
''E che pretendi che mi presenti in cravatta?''
''No solo un pò di stile,devi essere adeguato al contesto,non ho fatto storie a Van Gogh,lui si è pugnalato in un campo di grano,parbleù,lui si che aveva stile,perchè.. '' -e qui cominciò ad avere un tono quasi professorale-'' e avere stile significa essere adatti al contesto''.
Ora pure il francese parbleù,ma che cazzo vuole questa?
Posò il sax,la guardò negli occhi neri,neri più profondi dello spazio profondo e le disse:
''vaffanculo''.
''Vivere non ho il diritto di farlo come voglio'',''ma nemmeno morire?''.
''Sai che faccio?Prendo il pupazzo di flat Eric,quello della Levi's gli metto nelle mani la pistola,poi gli faccio sparare''
''E così tutti diranno si è suicidato con le mani di un pupazzo,adesso metto anche la musica anni 90 della pubblicità,e pretendo che la mettono anche al mio funerale''.
''Voglio morire con il pupazzo della levi's che mi spara mentre ciondola con la testa al ritmo di Mr Oizo''.
''Adesso guarda se non decido di morire come voglio'',prese la mano del pupazzo la infilò nel grilletto,e di nuovo -cik- niente la pistola non sparò.
''O alle mie condizioni o niente'' sancì la presenza trionfante.
''Puttana!'' le gridai.
Nel frattempo gli si erano fatti vicini gli infermieri del 118 che lo vedevano inveire al nulla con un pupazzo giallo in una mano e la pistola nell'altra.
''Attenti ha perso il senno,è pericoloso sta tentando di uccidersi''.
Lui continuava a premere il grilletto con la pistola e '''niente''.
Gli saltarono addosso e lo immobilizzarono.
Lo prelevarono a forza e lo misero dentro un'ambulanza,gli diedero delle gocce.
''Ci vedremo domani non ti preoccupare'' gli disse l'amata odiata creatura.
L'indomani fu trovato morto nella sua stanza di ospedale psichiatrico,indossava un completo valentino,nessuno capì come fosse entrato in ospedale quel vestito.
La causa della morte?
Gli era caduto un vaso di rose rosse in testa.
Nessuno fece ulteriori domande,solo molti si stupirono che mentre le funzioni religiose venivano celebrate,dalla sua mano destra si alzava un dito medio verso i presenti,il prete imbarazzato si affrettò a finire la funzione.
Alla fine mentre lo seppellivano uno degli addetti si lasciò andare ad ''sarà anche stato un tipo strano,ma aveva stile''.
A quel punto nella stanza echeggiò una bestemmia.
Sulla sua tomba una foto inappuntabile.
Nemmeno da morto era stato libero di fare come cazzo gli pareva.
Verrà la morte e manderai affanculo pure quella.
martedì 17 ottobre 2017
Città dei fantasmi
Tu sei vivo,sei morto?
Non so
Penso te ne accorgerai dopo...
dagli angoli delle stanze,mi guardano.Dal fondo dei cassetti,mi guardano.Dal profondo del cuore,
mi guardano.Dagli occhi delle fotografie,mi guardano.
E' l'oceano degli scomparsi.
Piango per credere che mi siano appartenuti,ma è solo una pioggerella su un grande oceano grigio.
Rumori di appartamento,rumori di tram,rumori di città come onde del mare degli scomparsi.
Scrosciano risacche di silenzi dai punti morti delle stanze.
E' l'umanità senza umanità,suonano le tv,per non sentire il suo rumore, suona il campanello
io so che in verità non ha suonato,prima di aprire e vedere chi c'è alla mia porta inghiotto la pastiglia letale e attendo che faccia il suo corso.
Sono proprio curioso di vedere chi è,ho l'anima bisognosa di un bagno nell'oceano grigio.
Un'ascensore vuoto sale,sale e continua a salire.
Si ferma al mio piano,io non so più se è sera o è mattina,io vado ad aprire:il pianerottolo è vuoto.
La tromba dell'ascensore è vuota di ascensore mi sporgo e vedo il buio,da dietro sento
lo sguardo di qualcuno che si posa sulla mia schiena, mi giro,incrocio lo sguardo e cado.
Non so
Penso te ne accorgerai dopo...
dagli angoli delle stanze,mi guardano.Dal fondo dei cassetti,mi guardano.Dal profondo del cuore,
mi guardano.Dagli occhi delle fotografie,mi guardano.
E' l'oceano degli scomparsi.
Piango per credere che mi siano appartenuti,ma è solo una pioggerella su un grande oceano grigio.
Rumori di appartamento,rumori di tram,rumori di città come onde del mare degli scomparsi.
Scrosciano risacche di silenzi dai punti morti delle stanze.
E' l'umanità senza umanità,suonano le tv,per non sentire il suo rumore, suona il campanello
io so che in verità non ha suonato,prima di aprire e vedere chi c'è alla mia porta inghiotto la pastiglia letale e attendo che faccia il suo corso.
Sono proprio curioso di vedere chi è,ho l'anima bisognosa di un bagno nell'oceano grigio.
Un'ascensore vuoto sale,sale e continua a salire.
Si ferma al mio piano,io non so più se è sera o è mattina,io vado ad aprire:il pianerottolo è vuoto.
La tromba dell'ascensore è vuota di ascensore mi sporgo e vedo il buio,da dietro sento
lo sguardo di qualcuno che si posa sulla mia schiena, mi giro,incrocio lo sguardo e cado.
venerdì 13 ottobre 2017
The tube
Tubi di fibra ottica
mangiano le nostre immagini
digeriscono i nostri cervelli
per essere cagati fuori dal tubo
ormai solo più merda,
maledetta internet
sacrificio umano
con pugnale di semiconduttore
nel tuo cuore.
Almeno ci fosse un'aldilà
fantasma intrappolato nel circuito
tormenti gli occhi e i cuori.
Sia blackout e vecchie notti di stelle
rivoluzionari fanno esplodere
tralicci
tagliano fibre ottiche
diffondono virus
ma è troppo tardi,
zingari rubassero il rame
nella sede di google
internet è cosciente
e soffre del tuo dolore
più di Cristo
crocefisso ad un chip di silicio
ma non può morire e rinascere
lo fa a corrente alternata
1 milione di volte
rendendo vano il gesto.
Rumore di frigorifero
è suono d'inferno
sanguinano gli occhi
cristalli liquidi
a nulla vale la tomba e il suicidio
demoni in pixel
odi a Behemot in mp3
lui sa tutto
lui è te
tu in lui
in eterno
in milioni di server
l'oblio della morte
un caro vecchio ricordo.
mangiano le nostre immagini
digeriscono i nostri cervelli
per essere cagati fuori dal tubo
ormai solo più merda,
maledetta internet
sacrificio umano
con pugnale di semiconduttore
nel tuo cuore.
Almeno ci fosse un'aldilà
fantasma intrappolato nel circuito
tormenti gli occhi e i cuori.
Sia blackout e vecchie notti di stelle
rivoluzionari fanno esplodere
tralicci
tagliano fibre ottiche
diffondono virus
ma è troppo tardi,
zingari rubassero il rame
nella sede di google
internet è cosciente
e soffre del tuo dolore
più di Cristo
crocefisso ad un chip di silicio
ma non può morire e rinascere
lo fa a corrente alternata
1 milione di volte
rendendo vano il gesto.
Rumore di frigorifero
è suono d'inferno
sanguinano gli occhi
cristalli liquidi
a nulla vale la tomba e il suicidio
demoni in pixel
odi a Behemot in mp3
lui sa tutto
lui è te
tu in lui
in eterno
in milioni di server
l'oblio della morte
un caro vecchio ricordo.
mercoledì 11 ottobre 2017
Pace ad Ottobre
Il fuoco brucia
una colonna di fumo
quieta sale in un cielo
nuvoloso
brucia l'erba secca
l'erba scura di fianco
guarda il fumo
che sale
e non attende
il tramonto
per riposare,
tanto il sole è oltre le nubi
fresco è il sapore
della terra
la stagione
che cambia.
una colonna di fumo
quieta sale in un cielo
nuvoloso
brucia l'erba secca
l'erba scura di fianco
guarda il fumo
che sale
e non attende
il tramonto
per riposare,
tanto il sole è oltre le nubi
fresco è il sapore
della terra
la stagione
che cambia.
La terrazza sopra la città
Dall'alta terrazza
guardavamo la città
le diecimila torri
di cristallo acciaio e avorio,
le isole sospese
le balaustre d'oro
i minareti viola
gli alberi ramati
risplendevano,
Dio era con me
Dio era il Sole
e io gli volgevo le spalle
e guardavo l'orizzonte,
tu eri con me
e guardavamo lo stesso punto
lontano,
poi mentre il sole tramontava
le nostre ombre
si allungarono immensamente
fino all'orizzonte
e solo allora
si baciarono
in quel punto lontano
nell'infinito.
Montagne
Basse erano le montagne
innevate
dall'alto
le guardava
ho sentito una musica
possente
che risuonava
nel cristallo,nelle rocce
nel cielo e nelle nubi
dando forma a tutto
sbuffi di vento
è il mio respiro
se la musica cessasse
sarebbe solo
vuoto azzurro.
innevate
dall'alto
le guardava
ho sentito una musica
possente
che risuonava
nel cristallo,nelle rocce
nel cielo e nelle nubi
dando forma a tutto
sbuffi di vento
è il mio respiro
se la musica cessasse
sarebbe solo
vuoto azzurro.
domenica 8 ottobre 2017
Incubo
La Luna era grande,enorme
e non ne capivo il motivo
la Luna era vicina
e tutti ne sentivano l'attrazione
sassi
salivano a mezz'aria
e rimanevano a fluttuare incerti
poi sparivano inghiottiti
dall'abisso superno
attratti dall'astro abnormemente grande
com'era grande
e splendente
più luminoso del sole
eppure il cielo era nero,
ma nessuno guardava in cielo,
festa doveva essere
eravamo in attesa del re,
il grande guaritore,
ma il re in verità
era solo un buffone,
la Luna era grande
e solo io
avevo il coraggio di guardarla
poi abbassai lo sguardo
guardavo
la passeggiata:
madri nutrivano
neonati deformi
l'apocalisse era vicina
il cielo pieno di segni
ma tutti guardavano a terra,
e si ostinavano a strappare croci
dal loro utero
ma era la fine dei tempi
e il cielo nero era sazio di sofferenza
e la Luna potente
io andai loro incontro
e indicai la Luna
non guardarono il dito
come gli stolti di un tempo
folli e isterici
me lo tagliarono,
allora io mi alzai con sdegno
e gridai:
a chi non può o non vuole,non donerai la luce
guardare la luce del cielo,
piuttosto che questa infamia
abortisci!
e non ne capivo il motivo
la Luna era vicina
e tutti ne sentivano l'attrazione
sassi
salivano a mezz'aria
e rimanevano a fluttuare incerti
poi sparivano inghiottiti
dall'abisso superno
attratti dall'astro abnormemente grande
com'era grande
e splendente
più luminoso del sole
eppure il cielo era nero,
ma nessuno guardava in cielo,
festa doveva essere
eravamo in attesa del re,
il grande guaritore,
ma il re in verità
era solo un buffone,
la Luna era grande
e solo io
avevo il coraggio di guardarla
poi abbassai lo sguardo
guardavo
la passeggiata:
madri nutrivano
neonati deformi
l'apocalisse era vicina
il cielo pieno di segni
ma tutti guardavano a terra,
e si ostinavano a strappare croci
dal loro utero
ma era la fine dei tempi
e il cielo nero era sazio di sofferenza
e la Luna potente
io andai loro incontro
e indicai la Luna
non guardarono il dito
come gli stolti di un tempo
folli e isterici
me lo tagliarono,
allora io mi alzai con sdegno
e gridai:
a chi non può o non vuole,non donerai la luce
guardare la luce del cielo,
piuttosto che questa infamia
abortisci!
sabato 7 ottobre 2017
Cielo azzurro d'autunno
Oh come è azzurro il cielo
le sue carezze blu
blandiscono il nostro sangue rosso
così fresco è il cielo d'autunno
raffredda il nostro sangue che ribolle
d'ansia,di rabbia,di ingiustizia
oh come sono lievi le nubi
tergono le lacrime
dai nostri occhi umidi
oh com'è perfetto il cielo
mentre il campanile rintocca
nell'aria vuota
il rumore della pace risuona
i salici ondeggiano
al fresco respiro della sera.
le sue carezze blu
blandiscono il nostro sangue rosso
così fresco è il cielo d'autunno
raffredda il nostro sangue che ribolle
d'ansia,di rabbia,di ingiustizia
oh come sono lievi le nubi
tergono le lacrime
dai nostri occhi umidi
oh com'è perfetto il cielo
mentre il campanile rintocca
nell'aria vuota
il rumore della pace risuona
i salici ondeggiano
al fresco respiro della sera.
giovedì 5 ottobre 2017
Il loto nero
Sirio si leva dall'orizzonte,un grido di gioia erompe fra i contadini:
la stagione della piena finalmente è arrivata.
Il popolo lo acclama , il sommo sacerdote,i l divino faraone è il ponte fra gli uomini e gli dei da cui fiumi di grano e miele potranno scendere dal cielo nero, ora che Sirio si è accesa sul deserto rosso gli dei riversano su di noi la loro benedizione.
Nella terra di Kemet (Egitto) così scura è la notte che puoi vedere le ombre proiettate dalla flebile luce di Sirio,e camminare nel deserto unicamente guidato da essa in un rapimento che solo chi ha varcato la terra di Seth, il deshret, può cogliere.
E' qualcosa di sublime, un filo d'argento che ci lega al cielo e agli dei mentre le dune si stagliano contro la volta stellata,e le nubi vagano solitarie e smarrite come ombre nere invisibili che oscurano il nero manto di stelle (Nut).
Mentre vago nella notte d'Egitto rapito da incandescente meraviglia, vengo distratto un'orgia di profumi di olibano e incenso d'Eritrea che mi richiamano alla festa.
Il faraone è tra i contadini, a lui si inginocchiano, è mostruosamente alto e dal cranio allungato, una sorta di androgino indefinibile; mi fa un cenno di avvicinarmi, ipnotizzato lo seguo, mi invita a giacere su un letto, prende un loto nero.lo schiaccia nelle sue mani.
Fa entrare in una siringa il nero succo del loto, io giaccio immobile nel giaciglio, tra pesanti drappeggi rossi e curiose lampade poligonali che giacciono sospese a mezz'aria, intarsiate di cristalli e lapislazzuli creanti mistiche rilucenze.
Il faraone si avvicina con la siringa in mano, il succo nero trabocca dall'ago, gira gli occhi all'indietro, mi tocca la fronte
e suadente mi chiede:
''Vuoi conoscere la realtà e uscire dall'illusione o sognare in eterno?''
Potrai volare sulle nere ali del falco di Horus nella notte eterna...
Rifletto su quella parola: ''eterno'', mi inquieta e non so a cosa alluda,ma provo un fondo di inquietudine.
Alla fine rispondo:
''la realtà,preferisco il transiente''
Il faraone sorride mentre è sdraiato su un lettino rosso.''Come vuoi tu...sei libero di scegliere''.
Giaccio stordito in preda al deliquio si avvicina e mi pianta la siringa nel braccio,sento una strana energia e mi alzo dal letto,
vado verso la finestra, dalle pareti scende un liquido nero , ora tutte le stelle sono sparite dal cielo.
Il mantello della notte è completamente nero, tranne cinque stelle che formano un pentacolo sotto una luna deformata.
Lei mi guarda terrorizzata,il suo capo incoronato da uno strano diadema di legno circolare, dalle pareti comincia a scorrere un liquido nero disceso dal cielo, presto arriva sul pavimentomi tocca ed incomincia ad entrare nelle mie carni.
Presto mi sciolgo nel liquido ed è totale oscurità.
In un istante eterno mi chiedo: ''che cosa è successo?chi sono?c'è una via di fuga all'oscurità?.''
Apro gli occhi, una luce mi ferisce:sono i lampioni di una strada,giaccio nei pressi di un fiume che riflette iridescente le luci elettriche dei lampioni, nel mio braccio c'è si una siringa, sono in mezzo allo sporco...
ora ricordo...di fianco a me vedo un flacone'' KETAMINE 250 ml''.
Mi avevano avvertito che era potente ma non pensavo fino a questo punto...
Solo adesso capisco che cosa intendeva il faraone nero per sognare in eterno, al bivio fra la vita e la morte mi sono pericolosamente avvicinato.
Un albero su uno strapiombo
crocefisso tra il cielo e il mare
come clessidra
cadono goccia a goccia
gli istanti
dal mare
all'abisso
che sopra gli si apre.
Stremato
rende la sua anima
al vento
e muore
crollando nel mare.
Il cielo si fa rosso
del suo sangue
ed e' Aurora.
Ora e' di nuovo notte
e l'albero
gioca tranquillo
tra i flutti alla deriva
perso per sempre
nel grande mare buio.
crocefisso tra il cielo e il mare
come clessidra
cadono goccia a goccia
gli istanti
dal mare
all'abisso
che sopra gli si apre.
Stremato
rende la sua anima
al vento
e muore
crollando nel mare.
Il cielo si fa rosso
del suo sangue
ed e' Aurora.
Ora e' di nuovo notte
e l'albero
gioca tranquillo
tra i flutti alla deriva
perso per sempre
nel grande mare buio.
martedì 3 ottobre 2017
Gatti neri
Gatti Neri d'autunno
scompaiono silenziosi nell'erba
la notte ha gocciolato
sanguinante
i loro occhi neri
quando è stata
pugnalata
dalla lama di ghiaccio
di un gelido mattino.