venerdì 30 novembre 2018
Dresda
La mano reclinata
a mostrare
il sulfureo orrore,
poteva esserci
gesto più delicato
la catttedrale di pietra
varcata da Satana,
e ora
brucia Dresda
brucia Dresda
brucia Dresda.
Cento soli di morte
Phosforon
portatore di luce
ti hanno acceso a luce viva.
Non quello della speranza e del mattino.
Il rombo sordo dei caccciabombardieri
è un om cosmico
sentito ai 4 lati del mondo.
Brucia Dresda
barocco dirocccato
in una sole notte
è caduto un impero.
Duemila anni
di caduta di Roma
possono più di una sola notte a Dresda.
Brucia Dresda,
la cavalcata delle valchirie
si è consumata a Dresda.
Tu o Dresda
l'hai voluto hai scelto
questa morte eroica e pazza.
Ma la morte non è mai pazzza.
Brucia Dresda,
la bellezzza è morta
e in una sola urna
sei stata sepolta sotto le ceneri
della seconda guerra mondiale.
La mano reclinata dell'angelo
ha mostrato cosa può l'uomo.
Ora finalmente ti domanderai
cosa può invece Dio.
IO SONO DRESDA.
mercoledì 28 novembre 2018
Preghiera dell'avvento
Fulgide,arcane lontane
stelle pietre vive
che risplendono
come lacrime di angeli
per i peccati del mondo
quieta oscurità oscurità
la volta di cristallo nero
è una pioggia di angeli
che vengono nel solstizio
arcana celebrazione di yule.
Scivolo sulla via lattea
eburnea,materna,femminea,
venite angeli
venite per me,
non lo merito,
ho perso la mia purezza,
ma in una notte di avvento,
perso fra le stelle
l'ho ritrovata.
Ma sia gloria all'Altissimo,
una luce tenue
di candele di chiesa,
brilla tenue
come le lacrime di nostro signore,
saranno pasque e incendi d'amore,
ma possono aspettare.
Sia gloria all'Altissimo.
Sia gloria all''Altissimo.
Sia gloria all'Altissimo
e candide coperte
di notte fulgida,
e perdono per i miei peccati.
Amen
stelle pietre vive
che risplendono
come lacrime di angeli
per i peccati del mondo
quieta oscurità oscurità
la volta di cristallo nero
è una pioggia di angeli
che vengono nel solstizio
arcana celebrazione di yule.
Scivolo sulla via lattea
eburnea,materna,femminea,
venite angeli
venite per me,
non lo merito,
ho perso la mia purezza,
ma in una notte di avvento,
perso fra le stelle
l'ho ritrovata.
Ma sia gloria all'Altissimo,
una luce tenue
di candele di chiesa,
brilla tenue
come le lacrime di nostro signore,
saranno pasque e incendi d'amore,
ma possono aspettare.
Sia gloria all'Altissimo.
Sia gloria all''Altissimo.
Sia gloria all'Altissimo
e candide coperte
di notte fulgida,
e perdono per i miei peccati.
Amen
domenica 25 novembre 2018
Pioggia
Mentre piangi
o cielo tristo
tutto sembra morto
ed io piango con te,
ma sei solo un candido velo
alla luce che muore
è il sole
fulgida pietra arcana e splendente
che ha vergogna
di se stesso morente
e sotto umide coperte
di candida pioggia
nasconde la sua malattia.
Dormi sole
mio dolce amore
verranno primavere
e estati
ora è il tempo della nostalgia
nostalgia della pioggia.
o cielo tristo
tutto sembra morto
ed io piango con te,
ma sei solo un candido velo
alla luce che muore
è il sole
fulgida pietra arcana e splendente
che ha vergogna
di se stesso morente
e sotto umide coperte
di candida pioggia
nasconde la sua malattia.
Dormi sole
mio dolce amore
verranno primavere
e estati
ora è il tempo della nostalgia
nostalgia della pioggia.
sabato 24 novembre 2018
Pioggia
Piove
e io provo una gioia indescrivibile,
le gocce di pioggia sfiorano la campana (ghanta)
che tintinna attimi di samsara,
il fulmine dell'illuminazione
arriva improvviso ed inatteso
ed illumina le mille gocce dell'umanità,
campana e vajra
l'assoluto è indefinibile,
la sua gioia indescrivibile
Lode all'Adibuddha Vajrasattva.
Grazie Adibuddha Vajrasattva.
e io provo una gioia indescrivibile,
le gocce di pioggia sfiorano la campana (ghanta)
che tintinna attimi di samsara,
il fulmine dell'illuminazione
arriva improvviso ed inatteso
ed illumina le mille gocce dell'umanità,
campana e vajra
l'assoluto è indefinibile,
la sua gioia indescrivibile
Lode all'Adibuddha Vajrasattva.
Grazie Adibuddha Vajrasattva.
venerdì 23 novembre 2018
Il rubino di Amithaba
Voglio essere un cristallo
che brucia rosso
come il rubino Amithaba in Sukhavati
il sole occidentale del tramonto
che accompagni le creature nella sera
e nel sonno come un padre,
si formano cuscini
con pioggia di fiori.
O Amithaba fammi essere
cristallo di rubino
e illuminare il buio
fino ai confini dell'universo.
Fammi essere un Tathagatha Vairocana
sole che risplende nel buio.
Voglio essere cristallo di luce
che si fonde con milioni di altri
e smarrisce il sè
nella corrente universale.
Il vento del nirvana.
che brucia rosso
come il rubino Amithaba in Sukhavati
il sole occidentale del tramonto
che accompagni le creature nella sera
e nel sonno come un padre,
si formano cuscini
con pioggia di fiori.
O Amithaba fammi essere
cristallo di rubino
e illuminare il buio
fino ai confini dell'universo.
Fammi essere un Tathagatha Vairocana
sole che risplende nel buio.
Voglio essere cristallo di luce
che si fonde con milioni di altri
e smarrisce il sè
nella corrente universale.
Il vento del nirvana.
Il bacio
Le nuvole sono cipria rosa,
spruzzata da Dhtarastra,custode dell'oriente,
sulle guance d'erba umida e nebbiosa,
spade di luce azzurra
fendono l'antica volta celeste nera.
Le stelle guardinghe e invidiose
contemplno attonite lo spettacolo
dell'amore fra il cielo e la terra.
Il Buddha dell'est Aksobya
apre gli occhi azzurri del cielo
e pieno di compassione
piange lacrime di rugiada
manda un pò della sua luce infinita
da Abhirati ai confini orientali dell'universo,
perchè ci sia il sorgere del sole,
il grande brillante bacio fra il cielo e la terra.
martedì 20 novembre 2018
Il Buddha d'autunno
Oggi il buio
e il vento,
mi hanno insegnato
ad essere umile,
le nubi trascorrenti
della sera
sono i veli
delle preoccupazioni
che oscurano ,
la chiara mente
della luce della Luna.
Il Buddha Shakiamuni
è stella ad oriente
che osserva.
Sia buio
e cielo nero terso
nella mia mente.
Voglio camminare
sulle scale
del dharma del cielo,
per arrivare a lui
alla sua luce splendente,
e solo allora sarà alba rosa
e nel sorriso di Akhsobia
sorgerà il nuovo sole
di Apiravathi,
il paradiso dell'est
che risplende.
Luce infinita
che risplende dentro di me.
mercoledì 14 novembre 2018
Madonna dei crocicchi
Tu misera
sei condannata alla luce del crepuscolo d'autunno
della morte di Tuo Figlio,
un tenue lumino
orazione serale
dei pochi devoti pietosi
che si ricordano di te,
è l'unica luce che ti è data.
Ma è promessa di risurrezione
Il tenue lumino
nella notte dell'anima
diventerà incendio d'amore
che illuminerà la notte dell'anima
E verrà un'alba chiara,
Signora dell'alba
le cui lacrime sono rugiada
la luce dell'Altissimo
le dissiperà come nebbia al mattino.
Amithaba
Il cielo blu
risplende come arco del tempio
del Buddha Amithaba
le colonne di marmo bianco
della luce della Luna crescente.
Risplendono fulgide
come i pini nella sera.
Una pioggia miracolosa di stelle
cade sul paradiso Sukhavati
e io vedo il Buddha Amithaba
ma non c'è,c'è solo la sua veste risplendente
Io chiedo dov'è il Buddha Amihaba?
Una voce mi risponde:
Là dove è il sè,lì c'è il Buddha Amithaba.
Nam butsu,Amida butsu.
risplende come arco del tempio
del Buddha Amithaba
le colonne di marmo bianco
della luce della Luna crescente.
Risplendono fulgide
come i pini nella sera.
Una pioggia miracolosa di stelle
cade sul paradiso Sukhavati
e io vedo il Buddha Amithaba
ma non c'è,c'è solo la sua veste risplendente
Io chiedo dov'è il Buddha Amihaba?
Una voce mi risponde:
Là dove è il sè,lì c'è il Buddha Amithaba.
Nam butsu,Amida butsu.
martedì 13 novembre 2018
Il paradiso dell'occidente
Il sole rosso del tramonto
prende le nubi come candida lana
ed intarsia nel vestito del Buddha d'Occidente
veli e brocccati d'oro con i suoi raggi.
Le montagne civettuole e invidiose
bruciano d'invidia rossa
e tingono di porpora il cielo,
scoprono le spalle bianche di candida neve
altere e sprezzanti nel gelo
e soffiano il vento per mandare
lontano la preziosa veste del cielo.
Ma il vento spazza le foglie rosse
degli alberi
e il sole ritrova la sua gloria
in una splendida pioggia di rubini
che scintillanti rossi nel vento
sono una promessa,il paradiso
d'Occidente del Buddha Amithaba.
prende le nubi come candida lana
ed intarsia nel vestito del Buddha d'Occidente
veli e brocccati d'oro con i suoi raggi.
Le montagne civettuole e invidiose
bruciano d'invidia rossa
e tingono di porpora il cielo,
scoprono le spalle bianche di candida neve
altere e sprezzanti nel gelo
e soffiano il vento per mandare
lontano la preziosa veste del cielo.
Ma il vento spazza le foglie rosse
degli alberi
e il sole ritrova la sua gloria
in una splendida pioggia di rubini
che scintillanti rossi nel vento
sono una promessa,il paradiso
d'Occidente del Buddha Amithaba.
domenica 11 novembre 2018
Amithaba
Brilla di luce propria
rubino
al sole del tramonto
Amithaba
Buddha perfetto imperturbabile
samsara,corrente elettrica statica
nirvana,corrente elettrica dinamica
atomi elettroni
fluttuano nel vuoto,
mille soli splendono
e lo spazio rimane nero
è questa la chiara luce di Amithaba,
nella luce io voglio disperdermi
essere un fotone
della chiara luce di Amithaba.
rubino
al sole del tramonto
Amithaba
Buddha perfetto imperturbabile
samsara,corrente elettrica statica
nirvana,corrente elettrica dinamica
atomi elettroni
fluttuano nel vuoto,
mille soli splendono
e lo spazio rimane nero
è questa la chiara luce di Amithaba,
nella luce io voglio disperdermi
essere un fotone
della chiara luce di Amithaba.
Aton
Oceano di luce
ho sempre desiderato
nel profondo del mio cuore
ma esso è una rosa sfiorita
sotto la nebbia della quotidianità
e l'incessante pioggia di lacrime.
Sopra le nuvole risplende Aton.
ho sempre desiderato
nel profondo del mio cuore
ma esso è una rosa sfiorita
sotto la nebbia della quotidianità
e l'incessante pioggia di lacrime.
Sopra le nuvole risplende Aton.
venerdì 9 novembre 2018
Il diamante
Purezza,purezza,purezza
è questa l'essenza del dharma,
il carbone e il diamante
hanno la stessa composizione chimica,
ma il diamante ha fatto ordine in sè stesso
e ora brilla di luce pura
la luce del dharma
è questa l'essenza del dharma,
il carbone e il diamante
hanno la stessa composizione chimica,
ma il diamante ha fatto ordine in sè stesso
e ora brilla di luce pura
la luce del dharma
Nirvana
Fra le nevi
la ruota del dharma ho girato
un fulmine dal cielo sereno
è caduto
l' anello d'oro,
si è spezzato
al mio dito,
l'io, il sè è rotto
eppure la mia mano è intatta
il mio corpo è sempre uguale
l'universo non è cambiato?
E' forse questo che intendevano
per unità di samsara e nirvana?
Ora posso gioire
in libertà in maniera infinita
perchè
il vaso di creta
si è spezzato per azione del vajra,
poca acqua sporca è nulla
ora c'è posto per l'oceano,
nelle onde del nirvana
mi sono fuso.
Sono più leggero di una piuma
anzi sono il vento
e l'intero universo
così pieno di sofferenze
è una piuma al vento del dharma.
Possano tutti gli esseri senzienti
liberarsi dalle catene dell'ego.
OM MANI PADME HUM.
la ruota del dharma ho girato
un fulmine dal cielo sereno
è caduto
l' anello d'oro,
si è spezzato
al mio dito,
l'io, il sè è rotto
eppure la mia mano è intatta
il mio corpo è sempre uguale
l'universo non è cambiato?
E' forse questo che intendevano
per unità di samsara e nirvana?
Ora posso gioire
in libertà in maniera infinita
perchè
il vaso di creta
si è spezzato per azione del vajra,
poca acqua sporca è nulla
ora c'è posto per l'oceano,
nelle onde del nirvana
mi sono fuso.
Sono più leggero di una piuma
anzi sono il vento
e l'intero universo
così pieno di sofferenze
è una piuma al vento del dharma.
Possano tutti gli esseri senzienti
liberarsi dalle catene dell'ego.
OM MANI PADME HUM.
Rimembranze d'estate
Nell'imbrunire limaccioso
un varco si apre fra le nubi,
dopo lunghe giornate grigie,
lo fa sempre se tu lo noti
è il buddha dell'occidente (Amithaba)
che compie il suo ultimo saluto al giorno.
Così la luce incerta del crepuscolo
si apre per un attimo al blu profondo della sera
e respira lenta,la sera d'autunno,
affaticata come una vecchia
un tenue ricordo del sospiro
profondo e intenso degli amanti
che fu il cielo di lapislazzuli
delle sere d'estate
quando erano ancora occhi di una ragazza
che ti osservano profondi,
alla luce della Luna
che ti osserva timida e schiva.
Biondi erano i suoi capelli di grano,
ora son stoppie morte e capelli umidi
e grigi di strega.
Quieti occhieggiano mille alberi rossi
e li fissano:
due soffioni guardano in alto
il cielo pensoso
all'ultimo raggio di luce
attoniti,si chiedono cosa ne sarà del loro destino
prima di essere dispersi
nel vento buio della notte.
Shambala
Gli alti palazzi di Shambala
sono più alti dei picchi dell'Himalaya
che biancheggiano sovrani
all'orizzonte degli ultimi belvedere.
La neve si inerpica
fresca e raggiante
sulle vetrate, come un'intarsio,
una trina finemente lavorata,
un enorme mandala di ghiaccio
che ha per centro il cielo azzurro
acceso d'oro puro
dal sole del più alto cielo.
Gli alti palazzi di Shambala
sono di marmo rosa come l'alba sulle nevi,
e di vetrate di cristallo,
trasparente come il vuoto supremo.
Le finestre sono di lapislazzuli blu a est
come gli occhi di Aksobhya,
che domina a oriente,
di ambra gialla a sud
come gli occhi Ratnasambhava
che domina il meridione,
di rubino rosso a ovest,
come gli occhi di Amitabha,
che domina a occidente,
di smeraldo a nord
come gli occhi di Amogasiddhi
che domina il settentrione.
Al vento del Tibet
ondeggiano quiete fra le guglie
enormi sciarpe bianche di seta,
ad accogliere gli Dei e i Buddha del cielo
affinchè entrino benaccolti.
Il sole ricama con i suoi raggi
il luccicchio dell'oro dove
le statue e i vessilli
richiamano i buddha
per andare a dimorarvi fra gli uomini.
Gli abitanti di Shambala
si svegliano nell'alba rosa dei picchi dell'Himalaya
alla dolce pioggia di petali di fiori blu
soffiati da Akhsobya per meditare e pregare
e vanno a dormire
alla dolce pioggia di petali rossi
alla luce rossa del tramonto
soffiati da Amitabha
per andare a dormire.
Bruciano incensi che si innalzano
per migliaia di cubiti
per unirsi
al nirvana ineffabile,
bianco, stupendo, puro
infinita luce,infinita purezza,
fra le nevi di Shambala.
OM MANI PADME HUM.
sono più alti dei picchi dell'Himalaya
che biancheggiano sovrani
all'orizzonte degli ultimi belvedere.
La neve si inerpica
fresca e raggiante
sulle vetrate, come un'intarsio,
una trina finemente lavorata,
un enorme mandala di ghiaccio
che ha per centro il cielo azzurro
acceso d'oro puro
dal sole del più alto cielo.
Gli alti palazzi di Shambala
sono di marmo rosa come l'alba sulle nevi,
e di vetrate di cristallo,
trasparente come il vuoto supremo.
Le finestre sono di lapislazzuli blu a est
come gli occhi di Aksobhya,
che domina a oriente,
di ambra gialla a sud
come gli occhi Ratnasambhava
che domina il meridione,
di rubino rosso a ovest,
come gli occhi di Amitabha,
che domina a occidente,
di smeraldo a nord
come gli occhi di Amogasiddhi
che domina il settentrione.
Al vento del Tibet
ondeggiano quiete fra le guglie
enormi sciarpe bianche di seta,
ad accogliere gli Dei e i Buddha del cielo
affinchè entrino benaccolti.
Il sole ricama con i suoi raggi
il luccicchio dell'oro dove
le statue e i vessilli
richiamano i buddha
per andare a dimorarvi fra gli uomini.
Gli abitanti di Shambala
si svegliano nell'alba rosa dei picchi dell'Himalaya
alla dolce pioggia di petali di fiori blu
soffiati da Akhsobya per meditare e pregare
e vanno a dormire
alla dolce pioggia di petali rossi
alla luce rossa del tramonto
soffiati da Amitabha
per andare a dormire.
Bruciano incensi che si innalzano
per migliaia di cubiti
per unirsi
al nirvana ineffabile,
bianco, stupendo, puro
infinita luce,infinita purezza,
fra le nevi di Shambala.
OM MANI PADME HUM.