domenica 28 marzo 2021

Covid300

 Se Socrate fosse nato a Sparta, probabilmente lo avrebbero buttato giu' dalla rupe tarpea, ma lui sarebbe rimbalzato su, e loro in quanto guerrieri avrebbero capito il filosofo, era elastico, non era molle.

Quanto piu' lo comprimevi, quanto piu' lui si lasciava comprimere e poi ti rimbalzava addosso.

Gli avrebbero detto che non era un filosofo e che la filosofia era una stronzata, e che lui era un nuovo tipo di guerriero.

Siccome è nato ad Atene quegli stronzi costui gli stava sulle balle, lo esaltavano volevano anche dargli incarichi politici ma lui diniegava sempre e diceva sempre che lui non era nessuno, e sapeva di non saperlo.

Gli Ateniesi che ritenevano di essere dei dotti, dei fini, non lo riuscivano ad inquadrare, per una semplice ragione era un cerchio e non si può inquadrare un cerchio.

Quando lo dileggiavano invece lui sorrideva contento, diceva ''grazie mi state facendo il migliore complimento.''

Loro rispondevano :''Quale complimento?''

''Che siete degli stronzi se non piaccio a voi per me è una gioia.''

Rimanevano sempre perplessi.

Un giorno Socrate si svegliò e gli avevano detto che non era gradito, Socrate non aveva bisogno della Cicuta per uccidersi, non voleva proprio uccidersi.

A dire la verità Socrate coltivava diverse piante tra le quali la Cicuta.

La coltivava anche lei perché era quella piu' sofferente e voleva aiutarla.

Ma non ci riusciva.

Toccava le piante e riusciva sempre in qualche modo a capire cosa volevano.

E il basilico, e l'erba cipollina, e la mandragora, e la canfora, e la betulla, e il fico sacro, e la pianta dell'incenso, buttate contro il nemico!I persiani, I persiani.

Ma sapete che non potrete mai sapere cosa albergava nella mente di Socrate non lo sapeva neanche lui e l'ha detto a chiare lettere.

Però aveva il pollice verde ed aveva creato un orto botanico, perché si era reso conto di una cosa lui sapeva di non sapere, ma le piante sapevano benissimo di cosa avevano bisogno, chi erano, da dove venivano, e gli confessavano spesso i loro drammi esistenziali incompresi dai piu'.

E Socrate le interrogava sui suoi, ma non capiva quando le toccava se la pianta stesse comunicando con lui o lui stesse umanizzando la pianta proiettando se stesso in lei.

Fatto sta che tramite le piante lui veniva a capo dei loro problemi pratici, ma non dei loro probelmi esistenziali e viceversa le piante gli davano le giuste dritte per sfangarsela nella vita di tutti i giorni, ma non riuscivano a rispondere al suo dramma esistenziale, perchè anche loro erano...

Come lui.

Tranne una pianta.

La cicuta.

La cicuta non sentivi niente.

Era enigmatica.

Totalmente chiusa in se stessa.

A quel punto però provò rabbia nei confronti di quella stronza, e disse:'' sei come quegli stronzi di Atene! Democrazia un cazzo, guarda cosa ne penso della democrazia, guarda, ecco cosa ne penso!''

La prese e la spezzò, e lei diede luogo all'odore piu' nauseabondo mai sentito.

A quel punto lui comprese il dubbio, o meglio che quella pianta era il dubbio e poteva dirgli qualsiasi cosa.

Tanto se dubitava a prescindere, come faceva a sapere se era la verità?

Ma gli disse una cosa sola:

A dirla tutta, contrariamente a quanto si potrebbe pensare la pianta gli disse nient'altro che questo: ''Sei il guerriero, il guerriero piu' tosto che Sparta avrebbe potuto avere, ma sei nato ad Atene in questa democraziucola ipocrita dove comandano i soliti noti, fanno finta che il popolo qua, il popolo là, credono alle sciocchezze della filosofia, e non sanno che l'unica filosofia possibile è la guerra.''

A quel punto Socrate finalmente capì che non era uno sfigato, era l'uomo che avrebbe potuto preservare la Grecia dall'invasione dei Persiani, ma non di certo con la filosofia (in cui i Persiani erano più bravi), non di certo con la guerra (in cui i Persiani erano più bravi), ma con ''il dubbio''

Prese la cicuta e la mangiò.

Tutti pensarono si fosse suicidato.

Ma a me è venuto un dubbio...

...

I persiani stavano schiacciando i greci, ma un drappello di valorosi spartani (mica ateniesi) 300 si dice, tentò l'impresa disperata di fermarli, non ci riuscivano, era una tragedia immensa e combattevano come ossessi contro un nemico invincibile.

Invece il loro condottiero un certo Leonida, stava fermo immobile a braccia conserte ed era talmente insolente che quando li hanno ammazzati tutti e 299 tranne lui, non sapevano neanche se ucciderlo, erano guerrieri ma anche filosofi i persiani, c'era qualcosa di strano in lui.

Non sapevano come comportarsi.

Lo uccidiamo o non lo uccidiamo.

I persiani erano guerrieri, ma erano anche filosofi.

Un ragazzino innocente provò ad ucciderlo ma prima che lo trafiggesse con la spada fu centrato dalla freccia di un soldato piu' vecchio.

''Attenzione'', disse, ''noi non sappiamo con chi abbiamo a che fare, lui dice di non saperlo, ma a me questa situazione non mi convince, e se uccidendolo facessimo il suo stesso gioco?''

Un altro soldato lo attacco' duramente:''ma tu hai ucciso un bambino persiano per un greco di merda sei un vigliacco!''

''Razzista!'' gridò un soldato persiano di colore.

''No è un saggio, gridò un altro soldato persiano!''

''E' un filosofo!'' grido' uno.

''E' un guerriero!'' grido' un altro.

''Puo' benissimo essere sia un filosofo che un guerriero.'' grido' un altro ancora.

''Nessuno dei due seconde me''. grido' un altro.

Ci fu un attimo di silenzio, poi un soldato cieco lo guardò e disse: ''Secondo me non esiste proprio!''

''Ma se tu sei cieco!Come fai ad arrrogarti il diritto di dire se c'è o non c'è, non sei un vero guerriero!''

''E tu sei zoppo'', rispose il cieco, ''non sei tu il vero guerriero''.

Un persiano che si pensava piu' buono degli altri provò persino ad abbracciarlo.

''In fondo non è diverso da noi, non discriminiamolo, disse.''

Lui non si muoveva, facevano e dicevano tutto gli altri.

E alla fine si divisero nessuno si fidava piu' di nessuno.

I persiani così si persero fra sterili dibattiti, mentre l'esercito greco si preparava all'attacco.

Mentre loro dibattevano l'esercito greco li attacco' a sorpresa e li sterminò tutti, lasciando vivo malignamente solo l'imperatore Serse.

L'imperatore Serse volle conoscere chi era questo strambo personaggio che aveva distrutto un esercito potentissimo con un arma che dicono essere nuova, ma è l'arma che è stata sfoderata dal serpente nel Genesi contro il genere umano.

''Sei tu il messia che deve nascere predetto dal nostro profeta Zaratusthra?''

''Di messia ce ne sono fin troppi. Io so solo di non sapere.''

Serse lo guardò dubbioso.

''MMhh, non mi convinci, allora provero' ad ucciderti''.

Si arrabbio' e lo spinse in un baratro urlando!

''Questa è Persia!''

In quel momento sentì un odore nauseabondo, come di Cicuta.

E nel momento in cui lo toccò, fu come ''contagiato.''

E allora Serse andò in totale confusione.

''Non so se c'è la verità, questo ci ha fatto credere di essere un filosofo, ma era un guerriero, il suo scopo semplicemente di lasciarci nell'illusione che il filosofo possa anche essere un guerriero come credevamo noi, però lui ha vinto utilizzando la filosofia, ma come ha fatto?''

''Ma allora si può fare guerra con la filosofia, o filosofia con la guerra?''

''O tutte due o nessuna delle due, o dipende dal nemico con cui hai a che fare?''

''Non lo so, mi sta esplodendo la testa.''

Lui diceva di sapere di non sapere, ma alla fine ha saputo come sconfiggerci.''

Lui saprà anche di non sapere, ma direi che sa il fatto suo.

Ma qual è l'arma che ha utilizzato?

Sai io non ci capisco piu' niente, ma di una cosa sono sicuro, se costui è morto di qualsiasi cosa e ci ha sconfitti, io so di cosa è morto, chiamalo come vuoi, cicuta, veleno (in latino virus), ma questo veleno ha confuso tutti, no, non può di certo essere la cicuta il vero veleno, il veleno è quello del dubbio, e ora oddio sai che vorrei un po' di cicuta?

Non ne posso piu' non so piu' cosa sia vero e cosa sia falso...

...

Anno 2019...

to be continued...

by you.

venerdì 26 marzo 2021

Firedise lost

 With my hands

I'm trying to caress

your light.
My eyes are blind
I have no success.
the kingdom is  mind,
so be fearless
I don't need to fight.
Don't trust my blak hole
I'm just an actor,
I give you a flower
I have no soul.
Even with your power
I don't care about tears,
Life is only a cold shower,
I have abandoned every fears.
I' dont care about anyone
Don't you know that I'm gone?
When you touch my heart
I suffer
Beacause you reveal me
I have none.
I'm the church of nothingness,
I'm the circle,
I tell you that is a sin
don't end in what you begin.
My pain
Is not real,
Someone think is a monster
I guess if is Nessie
 in the depth of lake of Lochness.
Life is merely
joke,
they see the fire
where is only smoke.
Trust me,
You are real
I pretend to be.
If this is a game
I find the goal,
loosing with you
because you are my soul.
Is not smart to offer bliss,
if I haven't,
who I try
do deceive
with my dirty
empty kiss?
I'm you
this is what I miss.
Dance with my shadow,
is the wrong thing
i will tell you the truth
we are the same being.
I don't care about Nirvana
and so I will get it.
The bliss of humans
is the Angel spit.
The gate of paradise
are open
I don't move
if you don't tell
that you follow me
and not my disease.
Help me,
My heart is dead
I no more feel its beat.
This is no poetry,
But what do you think?
I have majesty
Even when i get a drink.
What we call
the evil,
don't exist.
I'm lying,
because I'm snow,
and the pure white
find everywhere
the way to glow.
Every person in the world,
realize that God,
is the bliss
of devote himself
to real Lord.
I don't call him father
I only know,
that the whisper
of the lost souls,
it's where we gather.
I forget what was love,
i forget myself
But you can trust me
I feel the abysmal cold
where the people most
are fighting to gather
pretending to feel warmer
where the fire is lost.
The only time
I see the Dove,
In a lunatyc asylum,
I have thoutght is an angel,
but when I catch it
i realise
it's only...
....me.
And so I realize
That everywhere
I'm the only...
Free.
I' don't know.
If you haven't notice
this is a prayer.
Please, whoever you are,
I will tell you
why you have to marry me,
while the night is eternal
and the light is a flare
I'm glad to have a dive
in the infinity of the sea.
I don't know
Who I'm try to evoke,
but I can't remember
what is the fire,
this Universe is only smoke.
And if you can feel my breath,
don'care about anything,
my hands are the only
who can grab yours
in the death.



mercoledì 24 marzo 2021

0 vale 0?La parabola dello zero

Carissimi lettori inesistenti (0 lettori), oggi anziché lamentarmi di non so bene che cosa, tanto il lamento fine a sé stesso è un arte tipica della terza età, ma io sono (giovane?) e quindi vi faccio presente che prima o poi il pensiero si raffinerà( si certo...) e l'umanità arriverà alla mia ineluttabile conclusione che viviamo nell'epoca dello zero.
L'India non mi è mai stata simpatica, se non proprio da adolescente quando mi sorbivo le supercazzole di Yogananda con la morte nel cuore per la povertà spirituale assoluta di quel Sai Babbo.
Ma vedete la storia è strana, se in un posto sono tutti degli stronzi per forza di cose nascerà un'individuo geniale che tenterà di riformare quello schifo, appunto perchè è uno schifo.
Ora vedete voi direte l'India Buddha, ah incensi, ah mantra ,ah Hare Krisna ah confusione totale di chi vede un posto esclusivamente secondo una lettura turistica.
L'India è uno schifo.
L'India è lo schifo.
Lo schifo per antonomasia.
Non dico paesaggisticamente no, per carità vorrei apprezzare gli incensi del Deccan.
Gli indiani fanno schifo.
Rendiamoci conto che hanno ammazzato chi li ha liberati dal giogo degli inglesi.
Che oltretutto sotto gli inglesi stavano meglio.
Però in India è nato il genio assoluto.
Siddharta Gautama.
Quando Pasolini scriveva vaccate intitolate ''l'odore dell'India'', Terzani che era piu' onesto gli ricordava che l'odore dell'India è l'odore della merda.
Chi è stato in India sa che la vita umana vale 0.
Loro muoiono di fame e non possono mangiare le vacche perchè la vacca è l'animale sacro perchè è quello che produce piu' merda di tutti.
Sono scheletriche eppure concimano le strade dell'India di uno spesso strato di Letame.
Io vorrei inserire un bug nell'autopilot delle Tesla perchè sicuramente ci sarà un ricco brahmano che alla facciazza di tutti i paria si comprerà una Tesla (una macchina di merda) e io metterei un bug nell'autopilot della Tesla in maniera che quando lui pigia il bottone ''autopilot'' convinto di fare star trek in mezzo alla merda, il bug automaticamente usi la splendida coppia dell'elettrico per investire quante piu' vacche sacre possibili.
Da 0 a 100 vacche tirate sotto in 3,5 secondi.
Elon Muskio.
Lichen Ruber planus.
Sifilide.
Gange.
Colera.
Allora bando alle polemiche sterili.
Vengo al dunque.
Buddha ha scoperto un concetto geniale.
Sunyata, tradotto come vacuità.
Alla fine, il mondo esiste o no?
Risposta:Sunyata.
Non riuscite a capirlo.
Infatti capire è un problema.
Un grosso problema.
Il problema.
Vedi io a modo mio, avrei bisogno di Nirvana anch'io.
Vedete vi avevo promesso che sarei arrivato al dunque ma io sono un logico.
E difatti dimostro punto per punto.
Anche le cose che apparentemente non c'entrano niente.
Freud era un cretino.
Il punto focale del mito di Edipo non è di certo un presunto amore incestuoso presente in ognuno di noi.
Cos'è che compie la tragedia di Edipo?
Il fatto di rispondere all'enigma della Sfinge.
La Sfinge si uccide.
Bene.
Freud, chi è la Sfinge?
Non è difficile.
In tutte le diverse tradizioni,egizie, greche, mesopotamiche,indiane,birmane la Sfinge è l'uomo bestia.
Ha la testa da uomo ma il corpo di un animale, leone, gatto, tigre bho, il concetto è quello.
La Sfinge chi è?
Perchè la risposta all'enigma della Sfinge è talmente telefonata che sembra quasi una sua dichiarazione di identità.
La Sfinge è l'uomo stesso.
Cos'è l'uomo?
Un animale che si rende conto di essere tale.
Ma nel momento in cui se ne rende conto, non è piu' tale.
Edipo smaschera la Sfinge.
La Sfinge si uccide.
E lancia la sua maledizione.
Sei un animale caro Edipo, e sei consapevole di esserlo, ma nulla ti impedirà di comportarti da animale.
Ecco.
Questo il vertice del pensiero greco.
O meglio, l'abisso del pensiero.
O meglio, l'abisso della mente.
O meglio, diciamolo, la vacuità della mente.
Il dramma della mente è che essa è un abisso.
La sublime beatitudine è...
Che essa è un abisso.
Io mica sono il Buddha.
Cercate di capire miei zero lettori.
La vacuità.
Traduzione.
Abisso.
Mi permetto di dare la mia traduzione:
Abisso.
Vedete.
Einstein arrivò a concepire la teoria della relatività immaginando che in un ascensore che precipita quello che è dentro l'ascensore smette di sentire la gravità.
Anche Einstein ebbe un illuminazione simile.
Tu senti la gravità per la semplice ragione che qualcosa si oppone al tuo sprofondare nell'abisso.
Nel momento in cui la terra sotto di te precipita, tu sei sospeso senza gravità.
Noi ci aggrappiamo a tutto pur di non sprofondare nell'abisso.
Io sono volitivo.
Io sono uno stronzo.
Lei non sa chi sono io!
Menomale.
Nel momento in cui lo sai...
Precipiti.
La vita è strana.
Nasciamo su una montagna, solida e ben strutturata di certezze, nella purezza della nostra verginità, poi la montagna gradatamente frana e noi ci ritroviamo fra le macerie della nostra giovinezza.
Ma è mica finita, queste macerie continuano a precipitare.
Ragazzi.
Io non sono un Buddhista sono un filologo un interprete del Buddha.
Il punto è questo, nasciamo su una montagna e moriamo nel piu' profondo Maelstrom dell'oceano.
Nietzsche ha avuto il suo apice negli aforismi.
Il suo piu' bello è ''quando ho guardato nell'abisso lui ha guardato me.''
Faccio le pulci a Nietzsche.
Sarebbe stato piu' corretto dire ''ho guardato nell'abisso, o lui ha guardato me?''.
Il punto è questo.
La coscienza è un contenitore.
Contiene ogni genere di diavoleria, e poi abbiamo pure la fantasia per immaginare quello che non c'è.
Già,ops...
Abbiamo così tanta fantasia da immaginare ogni genere di diavoleria che c'è
Io alla fine non ci sono arrivato.
La realtà è fantasia.
Il concetto di meditazione è una sorta di comprensione che in realtà noi dobbiamo percepire la percezione.
Cioè.
Io medito correndo.
Buddha non avrebbe nulla da eccepire.
Ognuno deve trovare la sua strada.
Se sto fermo, guardo gli oggetti e mi chiedo:
E' reale?
Scompaiono quando dormo?
Riappaiono?
Il pensiero è una sabbia mobile.
Più pensi, piu' agiti la mente, più sprofondi.
Non ci sono certezze.
Di nessun genere.
E allora.
E allora pensa il pensiero.
Sii cosciente della coscienza.
Il blu.
Vuoi trascendere il blu?
Andare oltre?
L'immagine di un cerchio è il cerchio?
Questa è stata una delle mie prime domande.
Il cerchio esiste senza un immagine?
Ma io lo posso vedere solo con l'immagine?
Il cerchio.
Il simbolo del Satori.
La traduzione giapponese di Nirvana.
Il cerchio.
Guarda sti maestri Zen son dei fetenti.
Ma la vita è un cerchio.
Bene.
Tu guardalo.
E' un cerchio quello che vedi?
O è un immagine?
Il cerchio può esistere senza la sua immagine?
Se io dico 2 pi greco R, pongo un problema insolubile.
Pi greco
ci dice che il cerchio, se lo analizzi con la logica non può essere quantificato.
Se non per approssimazione.
Eppure il cerchio dovrà pur avere una lunghezza.
E infatti ce l'ha.
Ma se viene girata su se stessa diventa un problema definirla in base alla distanza dal suo centro.
La distanza.
Giochiamo.
Se il cerchio è infinito, qual'è il suo centro?
Possibile che l'infinito vanifichi il problema insolubile?
Il raggio è semplicemente una distanza, tra il centro e un punto a caso del cerchio.
Se il cerchio è infinito il suo raggio è infinito?
Ma come si può misurare una distanza di un punto che non esiste?
Che può essere ovunque.
Non esiste?
O può essere ovunque?
Non c'è?
O è ovunque?
Le sabbie mobili del pensiero.
Più nuoti con vigore e piu' sprofondi nell'abisso.
Ragazzi chiariamoci.
La logica ha i suoi bug.
La logica non è logica.
Non del tutto.
A un certo punto la logica se portata in determinate condizioni cessa di avere valore.
Ma queste sono le sabbie mobili del pensiero.
Se mi cede anche la logica, tutto può essere, e tutto può non essere.
Appunto.
Tu prova a giocare con la tua coscienza come se fosse un cerchio.
C'è una nuvola.
Oh.
C'è...
Una stella.
C'è un ricordo.
C'è un mondo che mi sta sul cazzo.
Ce ne sono di peggiori.
Ce ne sono di migliori.
C'è.
Il verbo essere.
Essere o non essere si chiedeva Amleto?
Ma avrà letto Buddha?
Non credo.
Il verbo essere è e non è.
Lo zero è?
Tu sei zero.
Tu sei il nulla?
Oh sembra che io sia un nichilista.
Lo sembra anche Buddha.
Il punto è che non noti la contraddizione.
Niente può essere il nulla.
Il verbo essere non può avere come predicato nominale il nulla.
O si?
Amleto.
Anglosasso.
O mio Anglosasso.
Essere E non essere questo è lo zero.
Lo zero è enigmatico.
Lo zero è chiaro.
Aggancia la coscienza a sè medesima.
Ora il principio su cui si fonda la logica aristotelica occidentale è A=A.
Ma se A=0 come la mettiamo?
La mettiamo che non funziona.
Allora usiamo la logica per demolire la logica.
1/infinto=0
2/infinito=0
1/infinito alla seconda=0
E' acclarato che non tutti gli infiniti sono uguali.
Ma se lo zero è l'inverso dell'infinito o meglio degli infiniti, tutti gli zeri sono uguali?
MMMHH.
Io dico no.
E allora c'è un bug nel principio di non contraddizione aristotelica.
Il grosso problema della scienza è che Galileo contesta Aristotele nel pensiero classificativo introducendo il pensiero numerico nella spiegazione della ''realtà''.
Ma non ha interamente contestato Aristotele.
Ed è qui che inizia la parabola dello zero.
La matematica a volte può essere un'opinione.
La matematica è un'opinione che viene reiterata all'infinito.
Mica zero...
Goebbels diceva se dici una bugia una volta, è una bugia se la dici 10000 volte è la verità.
Io sussurro all'orecchio di Goebbels:se la dici zero volte è la verità.
Lui si incazza:se sento la parola nirvana:zero!
E io gli chiedo, ma se senti Renato Zero che fai?
Sparo!
La matematica è propaganda.
Lo avevano capito gli empiristi.
Non ricordo se Locke o Hume avesse detto, non è detto che se vedi il sole sorgere sempre ogni mattina continuerà a sorgere.
La realtà ragazzi miei è un cinegiornale che viene mandato in continuazione per farvi arrendere all  ''evidenza''.
Io sono un irriducibile.
Mica mi arrendo di fronte all'evidenza.
O meglio, mi arrendo anche.
Ma tratto la mia resa.
Dopotutto a me la matematica piace.
Ed è utile.
Cosa diceva Protagora?
Il criterio della verità è l'utile.
Ma io dico, io sono un italiano.
Non ho problemi ad arrendermi a trattare la resa.
I giapponesi no.
Vedete miei cari 0 lettori l'oriente ha partorito lo zero.
O meglio, mettiamo i puntini sugli zeri, Siddharta Gautama non un brahmana del cazzo.
Ma poi per coerenza ha rifiutato la matematica perchè A non necessariamente è sempre uguale ad A.
E così con l'aiuto di quel ponte fra civiltà che erano gli arabi (erano) lo zero è giunto in occidente.
E' così l'occidente ha preso gusto con la matematica.
Fino ad arrivare a E=MC2
Gli Stati Uniti entrano in guerra con il Giappone.
Quelli che hanno ''usato'' lo zero, entrano in guerra con chi l'ha creato.
E così il nobile samurai che pratica il bushido e disegna un bel satori, (ovvero uno zero) si è beccato un atomica in testa.
Fine della parabola dello zero.
O meglio.
Per il momento.
Credo che lo zero si prenderà la sua rivincita.
Ma per oggi basta.
Arrivederci 0 lettori.

domenica 21 marzo 2021

Madre

 

Ti lascerò

Andare via

Mio dolce amore,

Per perderti

Nel vento.

Per ritrovarti

Fra le mie

Braccia

Quando 

I miei occhi

Guarderanno

Il cielo

E jl cielo

Guarderà dentro

Di me.

E anche se

La neve

D'inverno

Cadrà sui miei

Capelli.

Il mio cuore

Di madre

Palpitera'

Nel tuo.

Un solo

Cuore

Milioni di spine

Lo feriscono

E sanguina.

Ma io

Berrò

Il tuo sangue

E diventerà

Acqua pura

Il cristallo

Dei miei

Occhi

Gelati.

sabato 20 marzo 2021

Il Buddha del canavese

Un signore entra in un bar con l'intenzione di prendere un caffè.

Vede un tizio che fuma un toscano e beve un barbera e lo fissa, ha una Stampa sul tavolo.

Ordina il caffè.

Lo beve ed esce.

Il tizio gli pianta gli occhi addosso finché esce.

Lui fa qualche passo e gli sembra di riconoscerlo.

Ritorna nel bar e gli chiede perché lo fissa.

''Sono il Buddha del Canavese, ti voglio spiegare qual è il segreto del Nirvana.''

'''Fuma il sigaro e bevi il barbera, leggi sempre la stampa, recitandola come mantra, la stampa è la Sacra scrittura''

L'uomo gli dà retta, non si sa mai.... tutto può essere così fuma il sigaro e si beve il barbera, poi improvvisamente il Buddha del canavese si illumina, i suoi occhi si fanno limpidi come la neve, lui li socchiude in un sorriso ineffabile.

L'uomo continua a fumare il sigaro e a bere il barbera.

''Non mi sembrano proprio sane abitudini, ma io che ne so, le ho provate tutte, proviamo pure questa, poi la Stampa sacra scrittura...bho...'''

E' un pò brillo e ha un po' di nausea.

Posa bicchiere e sigaro e gli dice:

''Mi scusi ma non la seguo, io cerco il nirvana e dò una possibilità a tutti ma lei non mi convince.''

Il buddha del canavese non risponde.

Rimane nel suo sorriso ineffabile e in effetti l'uomo è stupito, quel sorriso è il nirvana.

Gli porge la mano per salutarlo, ma lui non si muove.

Gli dà una pacca sulla spalla e il Buddha cade per terra come un sacco di patate, l'uomo e gli altri avventori del bar chiamano i soccorsi.

Inutile è morto.

Anche mentre i medici tentano di rianimarlo lui ha sempre lo stesso sorriso ineffabile.

L'uomo rimane colpito.

Non fuma, né beve, ma decide di provare, si compra dei toscani e ogni sera beve un barbera al bar e fuma toscani, leggendo quotidianamente La Stampa, recita la rubrica di Massimo Gramellini come il Nam Yo Renge Kio, e lo Specchio dei tempi come il Dhammapada.

All'inizio bere e fumare gli riescono persino nauseanti, e Gramellini...ancora peggio...ma insiste e alla fine prende il vizio.

Si ubriaca, fuma come un turco.

Perde lucidità, a un certo punto sputa sangue.

Informa il medico di base che gli fa fare una radiografia polmonare.

Gli viene diagnosticato un tumore.

E' già in stato avanzato.

Maledice il Buddha del canavese ma oramai ha preso il vizio.

Torna nel bar e decide di ubriacarsi pesantemente, oramai deve morire.

Si accende un sigaro.

Entra un signore nel bar e chiede un caffè.

Lui lo guarda, lo guarda bene, non crede ai suoi occhi.

E' identico a se stesso quando era entrato nel bar.

Il signore esce dal bar e poi rientra, ritorna sui suoi passi.

Gli chiede perché lo guarda e lui risponde:

''Sono il Buddha del Canavese ti voglio spiegare qual è il segreto del Nirvana.''

'''Fuma il sigaro e bevi il barbera,la Stampa è la sacra scrittura.''

Il signore entrato nel bar fuma il sigaro e beve il barbera.

A quel punto il Buddha del canavese entra nella coscienza del signore entrato nel bar e sente il sapore del sigaro e del barbera attraverso le sue papille gustative.

Vede attraverso i suoi occhi.

 Ha compreso, la coscienza non può essere terminata dalla morte.

Sorride e si lascia morire.''

martedì 9 marzo 2021

Ineffabile

 Fermati

o sposa.

Dov'è la tua anima?

Un anello di fuoco

è al tuo dito.

Fermati o ninfa,

hai forse paura

che le acque immote

degli stagni

carpiscano la tua anima?

Fermati o ninfa.

La vita è in te.

Verde è il tuo grembo.

Tu sei rapida,

mobile.

Eri forse Ebe,

la coppiera degli dei,

ed hai rubato l'ambrosia

per darla ai girini nello stagno?

L'uomo sogna

 sogni di pietra.

Colonne e marmi,

monti torreggiano

sulle verdi pianure.

Tu alle cetre di Apollo

ai preferito il placido 

gracidare delle rane,

nelle notti d'estate.

Muoviti o ninfa,

tu sei ovunque.

Statue di pietra

corone d'oro,

no.

Limpida bolla di aria

nell'abisso 

in cui siamo precipitati,

tu raggiungerai

la superficie.

Io sono lo spirito della grotta blu,

mentre le onde si infrangono

sugli scogli della vita,

tu o spuma

dalle profondità dell'oceano

hai proteso le mani

ad abbracciarmi.

Io l'ermo genio

che veglia sulle onde

soffierò il fuoco

delle mie ceneri,

su di te,

 da noi crescerà di nuovo la vita.

domenica 7 marzo 2021

C'era

 C'era la guerra a Sarajevo, la guerra...

Ma poi in fondo cos'è la guerra?

Cosa siamo noi.

C'era la guerra, i proiettili, il fumo.

E il vento non ha mai cessato di soffiare.

C'erano i cecchini, c'erano i cadaveri.

Ma il sole se ne stava muto.

I suoi raggi non sono mai cambiati.

C'erano gli aerei che passavano rombando.

E il cielo era azzurro come prima.

C'era la guerra, c'era la pace.

Nessun Dio si è mai scomodato dal cielo

per dirci di combattere.

Ho guardato diverse volte il cielo.

Non c'erano croci,

non c'erano mezzelune.

C'erano imperi.

Sogni di gloria.

C'erano...

Uomini nonostante tutto,

uomini nonostante il nulla.

E se anche una lacrima scorre

sul mio viso,

la terra è piena di lacrime

di uomini come me.

C'è chi ha deciso di combattere

e ha perso.

C'è chi si è rintanato nella propria abitazione,

ed è morto.

C'era chi rideva,

c'era chi giocava a pallone sotto i proiettili

dei cecchini,

c'era chi la guerra, la ignorava.

C'erano ulivi, asini e cavalli.

C'era un gatto che ho accarezzato

prima di sparare sul nemico.

Il nemico?

Noi uomini abbiamo bisogno

di un nemico.

Il nemico esiste da sempre.

Il nemico...

Siamo tutti

il nemico.

Atrocità?

Sorrido.

Nelle baracche di lamiera

si vede il cielo azzurro

come prima.

E' atroce il cielo

a starsene lassù?

Noi lo abbiamo sporcato?

Abbiamo sporcato i fiori?

I fiori si nutrono dei morti.

Per ogni morto

un fiore,

per ogni cielo

un dio.

Questo ci è stato detto.

Ma i fiori 

e i cieli,

esistono senza morti

e senza dei.

Io ho paura.

Le montagne mi fanno paura.

Sembrano voler parlare,

sembrano sentenziare,

è un linguaggio diverso,

dal nostro.

Loro sono sempre lì.

Nuovi cieli

e nuove terre,

sono solo parole.

Io guardo le montagne

e cerco di sentire cosa hanno da dire.

Se l'infinita solitudine,

può trovare in un masso,

il suo silenzioso compagno.

Sono triste,

sono.

Tra un po' non sarò più.

I cieli e la terra,

tutti gli uomini

vogliono essere qualcosa.

Essere parte di questa immensa

cattedrale.

Parole vuote.

Il silenzio è l'unica parola.

Non riesco a sentirla.

giovedì 4 marzo 2021

Me SS ico

 6 Giugno 1944

Diario del Furher

''La guerra è persa, Stalin non mi ha permesso di distruggerli con la propaganda, Stalin mi è superiore lui comanda davvero in Russia, Stalin controlla davvero la Russia, mein fuhrer... mein fuhrer, lui ha capito che doveva ritirarsi perché se no io avrei carezzato la testa dei maiali per radunarli meglio e macellarli a tempo debito.

Si lui è un Quinto Fabio Massimo al quadrato, in fondo Quinto Fabio Massimo ha vinto la guerra ordinando a un esercito di ritirarsi, lui ha preso 100 milioni di persone le ha caricate sui treni e le ha portate indietro di migliaia di chilometri ordinando loro di bruciare le loro case i loro villaggi, e loro hanno eseguito.

Stalin...

L'ho sottovalutato.

Ma bisogna imparare dai nemici.

I russi sanno giocare a scacchi e muovono bene le loro pedine, anche di migliaia di chilometri.

Bisogna imparare.

Il blietzkrieg non può funzionare nella steppa non posso arrivare fino a Vladivostok.

Bene.

Ho in mente qualcosa.''

Dispaccio del Furher:

''La guerra va spostata di baricentro dobbiamo dimostrare di essere i veri ariani, evacuare popolazione tedesca e invadere la fottuta Spagna neutrale di Franco.''

''Sarò il vostro Cristoforo Colombo, il Lebensraum è a occidente.''

I gerarchi lo guardano perplessi.

Goering esordisce:

''Mein Fuhrer a cosa allude?''

Il fuhrer non lo calcola.

''Ritirate tutte le truppe da tutti i fronti, la Germania va evacuata.''

''Cosa Mein Fuhrer?''

Hitler: ''Non sono stato chiaro?''

Goring:''Cos'ha in mente Mein Fuhrer?''

Hitler: ''Io niente, gli dei norreni non mi convincono, ho avuto una conversazione con Quetzalcoatl''

I gerarchi lo guardano attoniti.

Il fuhrer prende una bottiglia di tequila e butta le scatole di Pervitin.

Saluta tutti i gerarchi col saluto nazista, poi sorride, beve una sorsata: ''Hasta la vista Stalin''.

Il feldmaresciallo Goring sgrana gli occhi.

Hitler rutta in faccia a tutti.

Non è un comportamento consueto.

E' isterico, incazzato, invasato, decisamente pazzo, ma ora la sua pazzia non piace molto ai gerarchi.


Hitler se ne va fuori sul balcone mentre Berlino brucia sotto le bombe degli alleati.

Solo Goebbels lo segue, Hitler è sul balcone che guarda Berlino bruciare compiaciuto bevendo sorsi di tequila.

Sembra vaneggiare.

Pronuncia frasi strane.

''Brucia Wotan sto fottuto Walhalla, brucialo pure, io le mie valchirie le porto altrove.''

Goebbels esordisce :''Mein fuhrer ho totale fiducia in voi, ma spiegate almeno cosa intendete fare.''

Hitler si gira.

Gli dà un colpetto sulla testa.

''Testa vuota, carica tutti i tedeschi sulle divisioni corazzate e ordina alla marina tedesca di radunarsi sul porto di Palos entro 48 ore li voglio tutti caricati sulle navi e trasferiti in Messico.''

''La Lutwaffe ha il compito esclusivo di proteggere i convogli e le navi.''

Goebbels sobbalza.

''Mein Fuhrer, Blut und Boden... il sacro suolo tedesco abbandonato ai nemici?''

Hitler ride.

''Te l'ho detto... a Wotan piace bruciare il Walhalla, Quetzalcoatl mi piace di più.''

Goebbels si fa buio.

Allora Hitler gli da un buffetto sulla guancia.

''Sai ho sognato Montezuma, mi ha detto che se invado la Spagna, uccido il loro capo e stermino gli spagnoli lui si sentirà vendicato e mi garantirà il favore dei suoi dei, vuole vendicarsi.''

''Ma cosa dice Mein Fuhrer?''

Hitler si alza.

''Ogni insubordinazione sarà punita con la pena capitale.''

Goebbels: ''Ma dobbiamo sterminare gli spagnoli, ma perché?''

Hitler:''Perchè non mi hai fatto la stessa domanda quando ho ordinato di sterminare gli ebrei?''

Goebbels tace.

Hitler: ''Dai su non ti preoccupare, penseranno a tutto i messicani...testa vuota...''

''Comunque c'è un dettaglio che mi ha rivelato Montezuma, la svastica va girata all'incontrario.''

I gerarchi non hanno scelta.

In 48 ore tutta la popolazione tedesca viene caricata su mezzi blindati e lo stesso viene fatto con la popolazione spagnola.

A Palos li attendono le navi rimaste della marina tedesca, contrariamente al timore dei gerarchi l'operazione riesce.

Le navi tedesche vengono caricate all'inverosimile di tedeschi, ma non bastano.

Il fuhrer ordina che vengano selezionati i discendenti di Pizzarro e Cortez perché già deportare l'intera popolazione tedesca in Messico è impossibile, quella spagnola risulta ulteriormente difficile.

Le SS eseguono gli ordini e cercano 100 discendenti di Pizzarro e Cortez.

Franco viene sequestrato e caricato insieme agli altri.

Gli alleati sono perplessi.

Varcato il confine del Reno trovano una Germania deserta.

Non si capacitano nemmeno di cosa stia succedendo.

Continuano a bombardare le città tedesche.

Arrivano a Berlino e la trovano deserta.

Per l'esercito tedesco, non c'è neanche bisogno di intervenire a livello aereo per proteggere le navi.

Nel giro di un mese la Germania è occupata.

Nel giro di un mese i tedeschi sbarcano in Messico.

Le divisioni tedesche occupano il Messico.

La svastica viene issata sulle piramidi dei Maya.

Hitler ordina una grande adunanza davanti alla piramide.

Fa rasare la foresta davanti alla piramidi.

Messicani e tedeschi si radunano di fronte alla piramide.

Un immensa cattedrale di luci sparate nel cielo di notte impressionano la gente di fronte alla piramide.

Hitler si toglie il copricapo consueto e ne indossa uno piumato in stile amerindio.

Questa cosa non piace ai tedeschi.

Quando lui erge il braccio alzato alla folla i tedeschi sono confusi.

I messicani no.

Sono galvanizzati, urlano compatti Heil Hitler, brandiscono le svastiche sono fuori di sé, urlano di un urlo disumano, gridano Heil Hitler in modo brutale e bestiale come i tedeschi non hanno mai saputo fare.

I tedeschi rimangono con le braccia a penzoloni.

Dei sacerdoti nudi messicani prelevano Francisco Franco e lo fanno distendere sulla pietra sacrificale.

Hitler li guarda impassibile.

I messicani urlano sempre più galvanizzati ''Heil Hitler! Heil Hitler''

Poi si fa silenzio.

Il coltello del sacerdote squarcia il ventre di Franco e ne estrae il cuore pulsante.

Il suo corpo esanime viene fatto rotolare sui gradini della piramide.

I messicani urlano all'inverosimile, urlano di una furia bestiale, una furia disumana, transumana, dionisiaca, divina.

La vendetta si sta compiendo.

I tedeschi abbandonano la folla di messicani neonazisti convertiti dal fuhrer.

C'è un nuovo popolo ariano.

Non molto ariano.

Proprio per niente.

A Hitler non dispiace.

Gli altri spagnoli vengono sacrificati.

I messicani vengono inquadrati in speciali reparti di SS e vengono mandati sui carri armati con l'ordine di invadere gli Stati Uniti.

Il serpente piumato fa la sua comparsa in Texas con l'insegna della Svastica.

In quel momento a Los Alamos si accende il bagliore nucleare della prima atomica.

Roosvelt viene informato dell'invasione di messicani con svastiche e Panzerfaust.

In breve tempo  il midwest è invaso gli Stati Uniti non hanno soldati sul territorio.

Washington viene occupata.

Hitler entra nella casa bianca mentre Roosvelt sta sorseggiando un whiskey.

Non crede ai suoi occhi.

Ha i baffetti, ma un copricapo piumato.

Le SS messicane puntano i fucili contro Roosvelt.

Gli dice di pronunciare questo discorso alla nazione.

''Rimanete nelle vostre case abbiamo un arma nuova e la useremo contro il nemico in questa circostanza estrema.''

Un Roosvelt tentennante pronuncia queste parole.

Il reparto SS di Stanza nel New Mexico sequestra gli ordigni atomici nel laboratorio di Los Alamos.

Vengono caricati su caccia Messerschmidt.

Hitler abbandona il territorio degli Stati Uniti e ordina di dotare tutti i cittadini messicani di qualche fuciletto e di convincerli a entrare in territorio statunitense.

Quelli che disubbidiscono saranno fucilati.

Sono le stesse SS messicane che con furore bestiale fanno eseguire l'ordine con rigore.

A quel punto Hitler lascia il territorio degli Stati Uniti.

E si reca in Messico.

Ordina una nuova adunanza davanti alla piramide di Tehotihuaclan.

Si toglie il copricapo piumato.

Ci sono solo tedeschi davanti alla piramide.

''E' una farsa signori, i messicani sono una razza inferiore, bestiale stupida e vendicativa, ora assisterete a un vero olocausto.''

Li saluta alla maniera nazista.

Indica verso nord.

I caccia Messerschmidt lanciano le loro atomiche su tutto il territorio degli Stati Uniti.

Messicani e americani spariscono dalla faccia della terra in pochi secondi.

I tedeschi si girano verso nord.

Una brace di fuoco si accende nel cielo.

Allora capiscono.

Lui è veramente il fuhrer, il condottiero.

La guerra è vinta.

Il lebensraum è sul continente americano.

Hitler  sorride e alza il braccio nel saluto consueto.

I tedeschi rispondono di nuovo in modo compatto salutandolo come di consueto

Il fuhrer ha giocato gli dei del Messico.

Il martello di Thor ha schiacciato l'intero continente americano.

Ora potrà schiacciare il resto del mondo.