domenica 17 luglio 2016

Lezioni di economia fisica,la crisi e lo stato supercritico

Sono oramai circa 8 anni che i gufi della crisi (TRA CUI ME) predicono un crollo verticale dell'economia,degli Usa,della borsa,del dollaro,e tra
Club Orlov
Zerohedge
ClubCapretta (per i nostalgici)
Quei falliti del Geab 

e cito questi per non citarne tanti altri,che si assiste alla curiosa situazione in cui,mentre una processione di autoflagellanti continua per le vie di internet,la finanza festeggia ebbra danzandogli attorno come baccanti dionisiache deridendoli (e deridendomi)

Io che posso dire,anch'io rimango perplesso ma ci tengo  a dare una valutazione.
In primo luogo Laszlo Birini
''the guru of the guru'' aveva previsto il Dow a livelli anche superiori a quelli attuali,perchè essenzialmente i mercati toro hanno sempre delle fasi di parossismo euforico ''dionisiaco'' prima di crollare nella depressione e tornare a contrirsi come  suore di clausura.

Ma questo è un dato antropologico del comportamento dei mercati.

Il punto è che oggettivamente noi ci troviamo in una situazione di assurda euforia rispetto alle condizioni economiche,e la discrepanza tra finanza ed economia sta diventando sempre più grossa.

ORA LA DOMANDA E' PERCHE' LE BORSE NON CROLLANO LA BOLLA NON SCOPPIA LE BANCHE NON FALLISCONO?

Il problema può essere affrontato banalmente come quelle condizioni fisiche definite ''equilibri metastabili'',cioe' situazioni in cui si mantiene un equilibrio ''oltre'' le condizioni fisiche che dovrebbero determinarlo perchè manca una perturbazione esterna che faccia ''precipitare'' il sistema nel nuovo equilibrio.
Complicato?


No banale.
Prendete l'esempio del bicchiere d'acqua:l'acqua può rimanere liquida anche a diversi gradi sotto lo zero,ma quando tu tocchi il bicchiere (perturbazione esterna) l'acqua si ghiaccia di colpo.
Si chiamano equlibri metastabili,fino a che non si crea uno shock esterno il sistema conserva un equilibrio che fisicamente non gli è proprio.

1 commento: