Il cuculo veglia
le sue uova
nel deserto,
nessuno le rapisce
sono sassi
è uno sciocco.
Sciocco
è chi si chiede
il perchè,
non esiste alcuno,
sono l'Iddio
di questo universo,
non fornisco spiegazioni,
io non sono uno schiavo,
io sono il Re.
Sciocco
è chi crede
di aver trovato
la via,
costui è pazzo,
io questa chiamo
follia.
Non chiedere
e ti sarà dato,
una misura colma
di piacere
e non di peccato.
Raramente
ci si ricorda un sogno,
io tento di ricordare,
quell'unica volta,
che ho trovato
il vero amore.
Io tento di ricordare
chi ha fatto piangere
le pietre assassine,
per questo
nel deserto
vi ho lasciato,
non fra le verdi colline.
Io sono la luce,
ma la luce è cieca e sola,
è vecchia e oramai smarrita,
solo un sogno
nel mio sogno,
statemi vicini,
io cerco anch'io l'amor perduto,
voi siete i miei messi,
cercatelo per Me,
non prendete sul serio la vita.
Siate languidi
come nuvole,
che si perdono nel meriggio,
non chiedetevi alcun perchè,
ma continuate a cercare,
l'eternità è troppo grande per voi,
io ve ne dò un assaggio.
Io cerco di spiegarvi
cos'ho perso, e cosa sto cercando,
sottile e lontano
è il mio sogno...
che sia stato un miraggio?
Innumerevoli
miei figli,
sono tornati a mani vuote,
io non ho pietà,
se vi schiaccio,
non è crudeltà:
Io sono il carro,
voi le mie ruote.
Non c'è fine senza un inizio,
l'uomo pensa,
questo è il suo vizo.
Ma io non vi chiedo,
di spiegare alcunchè,
ve l'ho già detto,
tutto accade perché lo voglio,
io sono il Re.
Il Re è vecchio e triste,
sciocchi sono i vecchi,
non ricordo
cosa ho visto,
è per questo che cerco
di ricordare,
è per questo
che il tempo va avanti,
tu non lo puoi fermare.
Ma chi avrà trovato
chi sto cercando,
lui avrà il premio,
io serberò lui nel mio cuore.
Per farvi comprendere
la mia condizione,
voi state sperimentando,
l'atroce dolore.
Io non vi chiedo
di risolvere l'enigma,
io vi chiedo solo
figli miei
siate nubi
sopra il mio deserto,
non piangete invano,
lasciatevi condurre
dal vento,
lasciatevi prendere
per mano.
Forse è sciocco
cercare ciò
che si è visto in sogno,
ma la mia solitudine
è immensa
l'universo nero
nemmeno la contiene,
ma ne è un segno.
Io sono la luce nelle tenebre,
ma non voglio essere trovato,
già so chi sono,
non c'è nulla di cui pentirsi,
siete fiaccole
e io il fuoco,
in voi c'è la mia virtù,
e il mio peccato.
Io vi chiedo solo
di vedere bene,
chi amate e chi vi ama,
o frutto della mia speme.
E perdonatemi
se questo vi sembrerà un sogno,
la mia compagna io cerco,
di voi ho bisogno.
L'onda si estingue
sugli scogli,
non prima di aver tentato
di toccare il cielo.
Imparate miei sciocchi,
non riuscirete mai
a sollevare il mio velo.
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