Eppure la magistratura pare abbia passato ogni limite non solo in Italia ma anche in Europa.
Cosa hanno in comune Conte, Eva Kaili e Berlusconi?
La spiegazione di tanta ottusa ostinazione nei confronti dei 3 succitati personaggi pare una sola:
Hanno tentato di guidare gli affari delle loro nazioni al di fuori dell’orbita USA.
La magistratura ovunque dovunque e comunque in Europa pare incaricata di controllare che non si esca dai binari del vassallaggio nei confronti degli USA.
Il fatto che Draghi Prodi Monti ecc… abbiano lavorato in una banca affari celeberrima a New York non è motivo di sospettare conflitti d’interessi, i conflitti d’interesse esistono solo se le bustarelle te le da Putin, lo sceicco o lo XI Jinping.
Si per carità quando Sarkozy e Merkel ridevano di Berlusconi avevano poco da ridere, ridevano dell’inconsistenza di un Unione Europea prigioniera di Washington, ridevano dell’unico che stava tentando di allacciare rapporti diplomatici con la Russia, che da lì a poco sarebbe stato eliminato dal campo.
La cosa drammatica è che la stessa cosa sta succedendo a Conte.
Conte ed è reo di mettere dei paletti a chi cerca di trascinare l’Italia nell’ennesima guerra che non gli appartiene.
È reo di giocare a fare il capopopolo e cercare di disimbrigliare l’Italia da un eventuale terza guerra mondiale?
Dici poco?
Va punito immediatamente.
È troppo da prima repubblica, che si permette costui?
Di ponziopilatescamente lavarsi le mani dal sangue di codesti ucraini?
Dopotutto il trauma di Sigonella in cui uno dei pulcini allevato a pane e bustarelle era diventato Gallo e beccava L’Aquila americana è ancora impressa oltreoceano e quindi prevenire è meglio che curare.
Questo distribuisce un po’ troppi redditi di cittadinanza in giro, è la versione dimagrita, molto dimagrita del prode Bettino.
Curiosa la nemesi politica del 5 stelle.
Inizia come collaudo dello sbocco in società del lamento gratuito, senza un obiettivo, senza pestare i piedi a nessuno.
Diciamo che quella rubrica inutile a piè pagina dei principali quotidiani in cui qualche pensionato riempiva il suo tempo clamorosamente libero lamentandosi del nulla, nell’era di internet e dei social è diventato un “movimento”.
Nell’era del giornalismo di serie b tutti quanti ci sentiamo giornalisti e abbiamo l’indignazione facile, buche nelle strade, strade nelle buche, lampioni spenti sotto i quali gli spacciatori proliferebbero (ma se sono spenti come hai fatto a vederli?), l’arte del lamento gratuito.
Un vaffanculo gridato in un deserto in cui l’unica cosa che puoi sentire è l’eco del tuo vaffanculo-ulo-ulo.
Prende l’attitudine degli italiani di lamentarsi gratuitamente di non si capisce di quali privilegi, per cambiare questo mondo in favore, di sostenibilità, di km 0,di bho…
Luigi di Maio?
Un uomo, un perché diceva la Gialappa’s.
Ma gli italiani hanno bisogno del circo del lamento.
Ed eccoli lì a prendersela col reddito di cittadinanza,dopo quello degli stipendi dei politici.
E fin qui nulla di strano.
Diciamo che Grillo ha avuto, molta, molta fortuna, se avesse lasciato fare ai suoi accoliti di Maio di Battista ecc…il movimento si sarebbe sgretolato in un Jova Beach Party inconsistente, estivo, giovanilista con giovani non più giovani e 4 salsicce e due birre bevute in spiaggia con dibba che spiegava a Jovanotti di quando lui era che guevara e faceva la tournée in Sudamerica.
O viceversa.
Ma per fortuna è incappato in un professore di diritto tanto patologicamente narcisista e amante delle belle donne e della bella vita quanto scaltro.
E costui ha limitato subito le cazzate, fuori dal mazzo le casaleggiate , il voto online, il denaro online, la dichiarazione dei redditi online, il poker online, il sesso online, il mondo online fatto di seghe e nulla più.
Uno vale uno solo online sulla piattaforma Russeau e per grazia ricevuta Casaleggio si ritira a miglior vita e la presunta terza repubblica fatta di populisti, sovranismi, twitterai magici, rottamatori e tutte queste bestie da zoo giovanilistico-social-internettiano spariscono come d’incanto.
Ecco che gattopardescamente salta fuori il capo partito da prima repubblica, da elargizioni elettorali, che un po’ in stile Aldo Moro tenta convergenze parallele proibite da oltreoceano.
In mancanza di BR la sentenza di condanna è emessa come di prassi da una procura.
E così quasi come una sorta di karma dato il pedigree del soggetto, che ha cavalcato un certo legalitarismo d’accatto antiberlusconiano si trova vittima di una magistratura che non è semplicemente politicizzata:
È serva d’oltreoceano.
I giudici comunisti, le toghe rosse contro cui si agitava Berlusconi non sono mai realmente esistite e dubito che Berlusconi non se sia reso conto.
Lui ha comunque tentato di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, uno allo zar, uno al GiorgiyBush.
Non ha funzionato.
Ogni iniziativa politica e diplomatica indipendente non è tollerata da oltreoceano.
E così anche Conte viene ammonito che non si può neanche pensare di lisciare il pelo agli elettori che giustamente non vogliono che l’Italia precipiti nell’ennesimo baratro di una guerra inutile e che gli italiani sentono lontana.
Solo il papa può fare dichiarazioni democristiane e di pace e tra un po’ neanche più lui, gli altri devono dare pieno sostegno alla NATO.
Berlusconi come al solito se ne fotte e rimane amico di Putin, dopotutto lui è un cavaliere e gli amici non gli si voltano le spalle è mica un di maio qualsiasi.
Ma Berlusconi è vecchio e nessuno più lo vota, arriva l’io-sono-giorgia la quale è ambiziosa e cerca di pettinare draghi biden e soci.
Chissenefrega se scoppia la terza guerra mondiale.
Così questi si svegliano con 3 anni di ritardo e cercano di indagare la presunta mala gestione della pandemia, ma…
Non se ne potevano accorgere 3 anni fa?
E così anche Giuseppe Conte riceve la randellata sulle mani, non sono previste deviazioni, viva Sanna Marin che balla al confine con la Russia , è gnocca, e finisce lì.
Io sono Giorgia.
Se le donne dovevano tenerci lontani dalle guerre, una bella atomica e Sanna ballerà.
Lasciamole ballare da sole.
Ma no dai, io preferivo quelle che ballavano con Silvio e Ruby Rubacuore.
Non mi pare che abbiano creato rischi nucleari anche se le vergini di Gheddafi sono morte tutte (vergini);e la nipote di Mubarak oramai è nonna, ma tutto ciò è motivo di speranza, perché il processo a Silvio ne sono sicuro continuerà anche dopo la guerra nucleare e in fin dei conti c’è pur sempre qualcosa che ci sopravviverà.
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