Sintesi
Levata piazza dei miracoli e la torre storta, è un incrocio fra Mogadiscio e Calcutta (anche come clima purtroppo), senza il fascino decadente orientale di queste ultime, essendo stata rasa al suolo dalle bombe anglosassoni durante la seconda guerra mondiale, la cosiddetta ''città d'arte'' ha lo charme di un immenso parcheggio dell'esselunga, cui gli studenti una volta laureati faranno da parcheggiatori abusivi, sotto il vigile occhio del nuovo padrone indiano.
Gli studenti vivono in delle favelas con wi-fi, si allenano a subire e a trasformarsi in casta subalterna ciandala, Dalit, intoccabili.
Il mondo l'università e i genitori gli promettono luminose carriere.
Ma questi poveretti dovevano ascoltare il grande maestro bello figo.
Io no pago afito, io no faccio operaio.
Stop.
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