''Eppur si muove...''
pianse,
l'astronomo ribelle.
''Io non sono più il centro
del tuo mondo.''
''Solo le stelle
possono sfiorare
il tuo mare
più profondo.''
E la Dea sussurrò:
''Galileo
prendi la mia mano
danzerò,
con tacchi a spillo
sul tuo abisso,
potrai vedermi
solo con
occhi di cristallo.''
''L'amor
che move
il sole e l'altre
stelle,
non va cantato,
la gravità dell'amore
è il vero peccato,
danza con me,
mio angelo caduto,
mio astronomo,
ribelle''.
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