O Draghi del cielo
Cavalcate
Fra le gocce di rugiada,
Mentre il rivo
Intona un canto
Sotto il ponte
Lungo la strada.
O destrieri del tuono
E' inutile chiedere
Nessun perdono.
Questo cane di paglia
Incendiate
Ma esso non è divino
La lieve pioggia
E' la bocca che lo bacia
Se lui
Ascolta
I rami di acacia.
Non farti intirizzire.
Mio guerriero
Bambino.
Il primo vagito
E' chiedere lumi
Del destino.
I cavalieri elettrici
Corrono per le praterie
Azzurro rosa e violetto,
I rami sono confusi
Ma il disegno e' perfetto.
Portate
I miei lamenti
All' imperatore del cielo.
O uomini scontenti,
I fiori sono gentili
Anche dopo
Il freddo il bianco e il gelo.
Voi eravate con me
Non nella Gloria
E nell' alloro
Voi eravate con me
Ed io sono uno di loro.
Il destino e' già scritto
Il destino non esiste
Tu leggi quel che vuoi
Ma smettila di essere
Triste.
O lampreda del cielo
Sei uscito dalla polla.
O Draghi di fuoco,
L'uomo nobile
E' vento
Sfugge alla folla.
E il canto di un rivo
E' la cosa più grata
Al cielo.
Tu canta mio poeta
Noi ti ascoltiamo,
Noi siamo i fiori
Tu solo non recidere
Il nostro stelo.
Non essere crudele
Segui il tuono
Rimbomba dimesso
Ma la tempesta
Arrivera' lo stesso
La tua bocca riarsa
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