mercoledì 18 maggio 2022

L’ultimo saluto

  Fragranza di terra bagnata in lontananza

i ricordi piovono

il tuo viso,

l'ultimo saluto

ho colto la fragranza,

di lacrime nascoste,

statua di angelo muto.

Lontano.

Si contorcono i rami,

e l'erba è sconvolta dal vento,

dov'è la tua mano?

Oh pace,

infinita quiete,

che baci sulla bocca

il buio della notte

dona la rugiada

è solo goccia 

 nell' infinita

sete.

Recita alla Luna

il canto di una rosa,

in mille direzioni il filo d'erba,

soffre senza posa,

Non v’è consolazione alcuna.

Tintinnano xilofoni,

di rami ghiacciati,

foglie nel vento,

gli amori appena nati.

L'arpa lasciata dai poeti

sulle sponde dei fiumi,

suona inquieta,

il genius loci

accende i loro lumi

è pazzo e senza meta,

fiumi senza foci,

sono partiti e mai tornati.


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