lunedì 13 marzo 2023

Maneskin, musk greta messina denaro ecc... target di frustrazione e di irrealtà

Da un pò di tempo va avanti questa solfa, maneskin si, maneskin no.

Musk si, musk no.

La risposta è no.

Questi fenomeni sono sono target di frustrazione.

Prendiamo i maneskin.

Molti puristi li snobbano perché sono inconsistenti.

Già.

La domanda che faccio a costoro è:

Ma perché non ve ne siete mai accorti dai tempi di Beatles e Rolling Stones?

I Beatles I Rolling Stones, sono fenomeni definibili come target di frustrazione.

Ora ci sono sicuramente dei ''meriti musicali'' (molto esigui a dir la verità) per cui costoro hanno ''sfondato'', ma il punto è che questa isteria di massa nei loro confronti è una novità.

Gli stessi ''protagonisti'' del fenomeno, John Lennon per esempio hanno raccontato di aver dovuto interrompere le esibizioni perché le urla del pubblico impedivano loro di suonare i loro strumenti.

Il pubblico non è interessato alla loro musica.

Il pubblico è in uno stato psicologicamente ributtante di immedesimazione con il ''vincente-protagonista''.

E in uno stato ancora più ributtante di ''frustrazione accettazione''.

Il fatto che 4 ragazzi normalissimi vengano presi e portati nell'empireo deve fare riflettere, e il loro essere normali a entusiasmare le masse.

La maggior parte di noi ha vite che rasentano il suicidio.

Negli anni 60 il mondo si è svegliato a questa nuova concezione ''vincente- perdente'' anglosassone che ha scompaginato le carte.

I più grandi perdenti di tutti sono i giovani, i più frustrati sono loro, o noi (non saprei se definirmi giovane).

A loro non viene concesso nulla, devono guadagnarsi le loro posizioni sociali in un estenuante ascesa in ginocchio che ha dei tratti masochistici- ascetici.

Partono i movimenti di ''contestazione''.

E' anche comprensibile.

Ma il sistema gioca la sua carta:

''Il vincente ebete che a vent'anni tocca il cielo con un dito ed è un ragazzo come te.''

Ora.

Io sono drastico e pecco in questo senso.

Non è che si possa democraticamente mettere sullo stesso piano chiunque abbia calcato un palco, non è che la musica leggera vada presa e gettata nel dimenticatoio delle cose brutte perché Uto Ughi ha detto qualcosa, o qualcuno più impostato pretende che un genere sia meglio di un altro.

Non è la musica il punto di questo discorso.

Sicuramente tante persone hanno in questo modo liberato un talento e una creatività immensa.

Il punto è ''il fan''.

Che cos'è questa creazione moderna aberrante?

E' una creazione moderna aberrante.

Se sei un fan sei nella stessa condizione di un credente, di un rinunciante, ma messo ancora peggio.

A un cristiano o a un musulmano viene promesso che se rinuncerà al mondo avrà il paradiso.

A un buddhista il nirvana.

A uno di questi fan sbavanti cosa viene promesso?

Nulla.

Loro rinunciano a se stessi.

Ai loro impulsi.

Alle loro ambizioni.

E cosa gli promette la società'?

Che c'è una sorta di lotteria del paradiso in cui uno a caso viene preso buttato sul palco e tutti urlano all'emozione sconcertante del ''è successo, può succedere a chiunque''.

Questa cosa danneggia molto.

Le persone così smettono di essere persone e rinunciano alla loro individualità.

Rinunciano a tutto e diventano dei gusci vuoti.

Vivono una sorta di inferno, in cui hanno perso la loro anima.

Nel mondo moderno tutti i dannati hanno in mano questo biglietto del paradiso, ma parliamoci chiaro, nessuno crede realmente di poter vincere.

I più entusiastici fan di qualcuno sono anche i più frustrati.

La logica del mondo ribalta questa teoria vendendo l'assioma che il successo porta invidia.

E' vero.

Ma nel momento stesso in cui proferisci la tua estraneità alla maggior parte delle prurigini nei confronti delle quali la presunta modernità ci scaglierebbe viene giocata questa carta della presunta-reale invidia per tapparti la bocca.

Prendiamo l'elon muschio.

E' un formidabile target di frustrazione.

Milioni di persone devono attendere alla loro vita di ufficio, alle loro incombenze alla loro routine.

Sono alienati e frustrati.

Siamo (ho l'onestà di dire che anch'io non mi ci trovo bene).

Ma il punto è:

Arrivano i superebeti che ti portano il carro elettrico dell'elon muschio in trionfo.

Il meccanismo di fondo è quello demente del tifoso, del fan.

Ricordo una frase orribile che ho letto sul muro di uno stadio:

''Fieri di loro''.

In un mondo in cui l'orgoglio sembra abbondare ma langue prepotentemente è pieno di gente fiera di qualcun altro, che magari non ha neanche conosciuto, che non è suo parente o amico.

Che magari non esiste nemmeno.

Che è un ruolo di un attore in un film e non una persona reale.

E urlano.

Allo stadio, in concerto, i peggiori, nel web.

Non gliene frega un cazzo della musica o dello sport o della tecnologia.

Urlano per tutta la sofferenza che tengono dentro.

Ma sono degli ebeti.

Parla per Dio, la lingua è fatta per parlare, non per gridare non si capisce cosa.

Alla fine i giovani vengono messi a dura prova.

Non gli viene chiesto nulla, ma gli viene dato ancora meno.

La mascherina se la devono mettere per non contagiare i nonni, ma i nonni in parlamento la loro vita se la sono fatta senza mascherine.

Devono piegarsi come soldati giapponesi agli americani vincitori.

Devono chinarsi silenziosi con una rassegnazione asiatica disumana di fronte a un qualche sbruffone che gli fuma il sigaro in faccia, tipo appunto i soldati giapponesi quando i generali americani entrarono nell'isola e Hirohito ha firmato la resa.

Manca ai giovani italiani quella sfacciataggine odiosa dei loro nonni, che anziché inchinarsi a vincitori d'oltreoceano silenziosi, si sono ubriacati con il vincente sul loro carro.

Unica contestazione permessa al generale americano vincitore:

Il clima.

Della serie piove governo ladro.

Come se dopo una sconfitta così imponente il problema siano 2 gradi in più d'estate.

Li mandi a cagare senza neanche passare dal via.

Sono ributtanti nell'accettare tutto il resto.

Greta urla che le hanno rubato il futuro per qualche grado in più.

E' implicito che chi lavora in una fabbrica il futuro non gliel'hanno rubato.

E così arriva il wizard della situazione e risponde con una non-soluzione a un non-problema.

L'auto elettrica.

E si entusiasmano.

Mica per un motore elettrico del c. ma perché un ebete è arrivato all'empireo.

E urlano.

E fanno i fan.

E si arrabbiano se qualcuno non sta chino.

E rinunciano a se stessi in cambio di niente.

E si arrabbiano con te se glielo fai notare.

Se conservi il tuo orgoglio e dici: ma cosa c'è in tutto ciò di buono?

Stesso fenomeno stessa spazzatura.

La stampa li monta a quel modo anche per creare un senso ulteriore di frustrazione e di impotenza.

Ma non sussiste.

Non sussiste.

Il presunto mondo del futuro fatto di credito sociale cinese auto elettriche e grilli nel piatto è semplicemente una proiezione angosciante del presente.

Arrivano i ''tecnoribelli'' quelli che protestano contro il monopattino, i grilli nel piatto, il credito sociale cinese, il futuro orribile.

Che non ci sarà mai.

Anche questa tecnica di spostare le proteste verso un presunto futuro orribile è subdola.

L'agenda di Davos avrebbe come scopo quello di metterci i grilli nel piatto.

Menomale che c'è fusaro che ci difende.

Fanno i crediti CO2.

Si oddio ci provano.

Ma sono quelle stesse forze stregonesche che sono state evocate dal capitalismo che non si prestano ai crediti del CO2.

La tecnica del protestare contro un presunto futuro orribile è davvero subdola:

''Chi protesta per evitare un presunto futuro, contesta qualcosa del presente, o il presente per lui è una categoria dei ''boomers''?

Vive nel presente?

Si cala nei problemi del presente?

E' un benaltrismo futurinista.

Cosa sono i problemi di oggi di fronte al disastro climatico di domani?

Poi arriva l'antigretino che è ancora più gretino.

Lotta contro il World Economic Forum che nel 2035 ci vuole tutti che non mangiamo carne se non di grillo, col monopattino nel sedere, chini e riverenti a Elon musk come nei confronti di Jabba di Star Wars.

Lotta sostanzialmente contro niente e più che un film.

E' come appunto protestare contro Darth Vater.

O contro il padrino.

O contro Arnold Schwarzeneger che fa terminator.

L'intelligenza artificiale che ci stermina.

Come in terminator.

Vivono in una bolla di irrealtà.

Questa cosa di non sapere più distinguere tra film e libri e la realtà sta contagiando molti.

Persino Matteo Messina denaro si mette in casa i poster del padrino di Hollywood.

Il fenomeno è grave.

In teoria doveva essere il film a prendere spunto dal boss, è diventato all'incontrario.

Anche lui che teoricamente è il capo dei capi vive in una bolla di immagini artefatte.

Target di frustrazione e basta.

Anche matteo Messina denaro era frustrato.

La dico tutta, proprio così capo non sembra, sembra un adolescente wanna-be gangsta.

Non voglio iniziare teorie del complotto ma un capo vero non ha nient'altro che se per comandare.

Verrebbe quasi da sospettare che rientri nello stesso fenomeno:

''se c'è l'ha fatta lui a diventare boss puoi farcela anche tu.''

Spoiler il poster del padrino.

Proteste contro il nulla.

Fan del niente. 

E' venuto il momento di gettare le cazzate, i poster, i manga. le seghe, le bave adolescenziali e unirsi.

Incomiciando dal fare due chiacchiere nel mondo reale.



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