Grumi di vapore bianco
dalla terra aperta
si uniscono a formare
nebbie madide
che cancellano il cielo
i fiori sgualciti
gli asfodeli
e le rose rosse
pallide appaiono
orfani della luce
inutilmente il guizzo giallo pomeridiano
che si riflette nel fiume
le piante cercano
ma il pomeriggio in autunno
è solo un'attimo
un flebile ricordo
del tempo d'oro passato.
Contadini vecchi
falciano i prati umidi
e accumulano piccoli altari
di paglia secca
pronti a bruciare
per rievocare la luce perduta
tu li osservi sereno
fuochi si inerpicano nel cielo
io guardo la fiamma che divampa
e in me torna la serenità
mentre un bicchiere di barbera
lentamente sorseggio
su tappeti di foglie secche
e coperte di umida nebbia
la mia anima si predispone al sonno.
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