Demone del meriggio,Meririm!
hai lasciato cadere il guanto dorato del cielo
con cui stringevi la calda estate della pianura
negli abissi senza nome del vuoto,
la Luna signora umile chinandosi a raccorglielo
ha mostrato inavvertitamente il suo mantello,
incastonato di infiniti lapislazzuli di stelle.
Con le sue mani d'argento,i suoi raggi
invano cerca il guanto d'oro
nel mezzo della selva ombrosa
invano cerca...povera!fra lo stridore degli uccelli notturni,
ma io le prendo la mano d'argento
mi addormento e sogno
so dove si trova
in una vecchia foto
lo splendore dei tuoi occhi
coglie la luce con mani trepidanti
e la affida agli usignoli del primo mattino
perchè la portino nel cielo
e sia nuova alba.
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