Quando all'inizio dei tempi il cuore di Dio è esploso a Lucifero era toccata la parte più importante.
Portare negli abissi la luce vera di cui era fatto.
Fiat Lux.
E si spalancò la tenebra.
Il grande universo buio.
Dov'era finita la luce?
L'aveva presa lui,il portatore di luce e l'aveva nascosta nel cuore del mondo,perchè solo pochi intimi potessero conoscerla.
Abdul Alhazred aveva letto i giusti passi del Necronomicon.
E ora voleva anche lui parte di quella luce.
Viveva a Mosul, e cercava l'ingresso nell'Agarthi per poter usufruire di quella luce.
Ma dov'erano le porte degli inferi?
Aveva setacciato Rub Al Khali il quarto vuoto d'Arabia alla ricerca dell'ingresso della città sotterranea dove Lucifero compiva i suoi sacrifici,per potere vedere un pò della luce originaria.
Ma non l'aveva trovata, il vento turbinava sabbia e basta.
Decise di contravvenire ai divieti di Allah, e si ubriacò.
Gli apparve in trance una rosa nera.
Poi mentre lui giaceva immobile le lenzuola del letto si alzarono fino a che da dentro il suo letto sentì le morbide carni di una fanciulla.
Era bianca e e nuda.
Aveva un diadema d'oro e occhi neri profondi.
Prese la rosa nera nel pugno e la schiacciò, prese lo stelo e lo strinse, finché non le sanguinarono le mani.
Poi aprì le gambe e si fece penetrare.
Lui gemette e aprì la bocca nel fremito del piacere.
Lei ne approfittò per fargli colare in bocca quel sangue.
Lui chiuse gli occhi in un deliquio di piacere e sentì il sapore del sangue.
Quando li riaprì non c'era più nulla.
Si affacciò nudo al balcone alla tenue luce della Luna.
Ebbe come l'impressione che dal lago si alzasse una nebbia leggera.
Da quella nebbia ne vennero fuori delle visioni strane.
Odalische di nebbia danzavano sul lago, giocando a palla con qualcosa.
Quando scese sotto le odalische di nebbia si misero in cerchio e gli dissero:''Specchiati nelle acque del lago''.
Lui vide una cosa stranissima,era senza testa eppure poteva vedersi.
Riconobbe che la palla con cui le odalische stavano giocando era la sua testa.
''Hai capito il senso?'' disse una di loro.
''No'', rispose lui.
''Per cercare la luce devi perdere la testa per una donna, e solo allora vedrai la luce di Dio''
''Ora scendi nel lago''
''Ti mostreremo la tua compagna'''.
Un odalisca lo prese per mano,e camminò con lui mentre si immergevano nel lago fino a sprofondare, la luce della Luna li illuminava.
Scesero nelle profondità del lago, lei era incappucciata, quando furono in fondo al lago, vide un tempio di alabastro che riluceva in fondo agli abissi.
C'era un altare sopra il quale si trovava un cuore trafitto da mille spade.
Prese una di quelle e tagliò il cappuccio dell'odalisca.
Riconobbe immediatamente sua madre.
Ne fu sgomento.
''Che vuol dire?''
Lei lo accarezzò,e gli indicò la seconda spada.
Lui la prese,e chiese?
''Cosa devo fare?''.
Lei gli indicò gli occhi.
''Si chiama occhio di Lucifero, se vuoi vedere dov'è l'entrata del mondo sotterraneo, dovrai accecarti e dire questa preghiera:
''Adonay Melech omnia omnium rivelant''.
Lui si rifiutò.
Prese la terza spada,e recise la testa dell'odalisca.
''Tu non sei mia madre''.
Sollevo il telo dell'odalisca e vide che era chiazzata e pieno di squame come quello di un serpente.
Riemerse dal lago con in mano la testa dell'odalisca.
Adesso aveva quel che gli serviva.
Accese un fuoco e pronunciò la preghiera.
Si innalzò una fiamma stranissima,aveva mille volti e lo illuminava.
''Bene disse,eccoti Lucifero dimmi dove posso trovare la luce del Dio che diede origine all'universo''.
Dal fuoco emerse un dito ed indicò una stella del cielo, Antares.
''Inginocchiati ad Antares e recita la preghiera''.
Lui ripetè: ''Adonay Melech omnia omnium rivelant''.
A quel punto la stella esplose e inondò il cielo di una luce dorata.
Poi al centro dell'esplosione si formò un occhio, quell'occhio fece uscire un raggio verde.
Dove il raggio verde passava infuocava tutto creando due colonne di fuoco.
Inizialmente gli passò di fronte e si aprì un sentiero di fuoco.
Lui camminò lungo il sentiero di fuoco.
Il raggio verde apriva pure le montagne, lui camminò per chilometri lungo il sentiero di fuoco, fino a che il raggio verde si fermò.
A quel punto vide una botola.
Spinse via la pietra dalla botola.
Vide un abisso sconfinato.
Il raggio verde entrò nell'abisso e ben presto dall'abisso salirono un calice e uno specchio.
Lui era perplesso, che fare?
L'occhio si chiuse, il cielo si spense e lui si ritrovò il calice e lo specchio.
Il calice era pieno di un liquido nero, il succo della rosa nera e lo specchio aveva un'iscrizione:''gli occhi della tua bianca madre sono i tuoi.''
A quel punto, prese la testa dell'odalisca che aveva le sembianze di sua madre sul suo collo.
Si guardò allo specchio, e cosa vide?
Che la sua testa era di nuovo sul collo, ma gli occhi erano quelli di sua madre.
Stralunato per la strana avventura, non capì il senso di tutto questo.
Si rimirò allo specchio, e in preda allo sconforto lo ruppe per terra.
''Non ci ho capito niente''.
Quando ebbe fatto questo, vide una ragazza non particolarmente bella, che però aveva gli stessi occhi suoi e di sua madre.
Lei lo guardò e disse:
''Lo specchio sono io''.
''L'ingresso del mondo sotterraneo dove è custodita la luce è la mia vagina.''
''Nell'utero della tua amata giace la luce nascosta che Lucifero ha portato via quando il suo cuore è esploso''.
''E l'unica possibilità che hai di raggiungerlo è fare l'amore con me e concepire un frutto''.
''Egli avrà negli occhi quella luce che cerchi e sarà tuo figlio''.
''La vita ha dunque questo scopo: ''portare la luce di Dio fuori dagli abissi della materia''.
La tua creatura però avrà occhi diversi, perché a differenza di me e di te, ha visto la luce in fondo agli abissi,e contemplandola tu potrai vedere la luce che cerchi.''
A quel punto si svegliò sudato e si rese conto di avere fatto solo uno strano sogno.
Ma da alllora ha preso a cercare la sua anima gemella e a smettere di consultare grimori.
Il segreto della luce sarà in quelli del suo futuro figlio.
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