Candida rosa,
vespri intonati,
giardino di stelle,
Candelabri fiammeggianti,
I tuoi capelli dorati.
Il gelo pungente
delle mie nevi perenni,
Tu hai sciolto
all'istante
quando ci siamo
incontrati.
Io voglio vederti
Davvero.
Tu, la mia sposa,
io non posso
baciarti,
se non chiudo gli occhi
e sollevo il tuo velo.
Ramati rintocchi
batte il campanile
Tu sei la mia regina
Io il re,
Quest'acqua cristallina
Io voglio bere con te.
Non sono inutili
le spine,
sei la candida
rosa,
il mio sole si era perso
cercava il biondo
tuo crine.
Il tempio d'argento
al fondo dell'abisso
solo ora
è emerso.
È venuto il momento
di sciogliere le nevi,
di aprire il nostro fiore,
tu il profumo,
Io il vento.
E se questa valle
ci sembra
di aver visto
nelle vite precedenti,
Noi ci sbagliamo
è solo
l'incantesimo,
dei tuoi occhi lucenti.
Ma questi versi
intonati
a ciò che l'occhio
non può vedere
Tu lo, sei sei splendida,
ma è solo col cuore,
che ti posso vedere.
Le statue
degli dei,
Ti rimirano
di nascosto,
tu pallida Luna,
io il tuo mare
d'Agosto.
Io volevo
esser tuo schiavo,
ma sono diventato
il tuo Re,
se è questo che tu vuoi
Rimani per sempre
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