sabato 10 aprile 2021

Per la prima volta

 Strane luci, la sera, eccomi di nuovo lì.

Seduto ad aspettare che il giorno gli concedesse graziosamente la pace di una quieta sera.

Non proprio quieta, tempi di lockdown.

Il primo.

Sto crollando.

Mi sto di nuovo sfasciando come una twin tower.

L'aereo della vita gli si è schiantato contro.

Bruciavo in un tumido inferno.

Scrivevo di poesie di dei e demoni.

Mi arrampicavo in cima ai grattacieli di Tokyo per vedere una puttana tossica buttarsi a volo d'angelo per raggiungere il ''suo lampione.''

Con la fantasia.

Cosa ho detto, cosa ho fatto, chi sono.

Qualcosa sta bussando da dietro allo specchio.

Inebriato dei fuochi fatui di una civiltà industriale morente.

Ognuno ha il suo lampione.

E la twin tower brucia.

Non un granchè.

E io mi sento perduto.

Ho conosciuto qualcuno di recente.

Una persona che conosco da oramai 2 anni.

Ed ecco che forse solo ora l'ho conosciuta.

La Twin Tower bruciava.

Non c'è scampo nella vita, per nessuno.

Non sarà una gran poesia, e forse sto guarendo.

La poesia è maledizione.

La Twin Tower bruciava.

Poi si è spento lo schermo.

Non c'era alcuna twin towers.

Non c'erano, spiriti, dei e demoni.

C'ero io che toccavo quella creatura.

Cosa posso dire di romantico in tutto questo?

Cosa non ho detto di lirico e romantico, anche e sopratutto nei confronti di persone che non ho amato.

Sono triste.

La twin tower continua a bruciare.

Quando va via il segnale la smette.

Non crolla.

Non lo so.

Io non sono piu' umano.

Non so.

Nella notte c'è il vento

e chissà perchè dev'essere lui a portare i nostri baci all'amata.

E' un gioco.

Nella notte io sono solo.

Anche con te io sono solo.

Io se ti accarezzo non sono piu' solo.

E' inutile dire altro.

Mi hai dato la chance di sentire il calore, il sapore struggente di una vita.

Non è vero che sono il nulla.

Ma io, bho ste metafore, ma a che servono?

Dove sei adesso?

Dove sono io?

Che ne sarà di noi?

Non riesco ad andare oltre.

Le poesie non riescono piu' bene a chi ama.

Cosa ho perso?

La tua piccola creatura l'hai chiamata.

E' venuta con te.

Fare i duri....

Il cuore può battere inaspettatamente.

Il cuore fa quello che gli pare.

Non c'è un finale, ma incomincio a ricordare, cose che sono successe in questa vita.

Cose stupide, banali.

Cose di tutti i giorni.

Incomincio a ricordare.

Accendo il televisore.

La twin tower sta crollando.

Il poeta butta via la penna.

Sono le sue mani a scrivere le sue poesie sul tuo viso.

Ora forse ricordo.

Forse.

Non siamo stati fortunati.

Si lo siamo stati.

Inutili le metafore, le spiegazioni.

Inutile tutto se non stare con te e basta.

Toccami il cuore.

Basta.

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