Tornare in Toscana è un trauma.
Il silenzio di questo microscopico paesino è abbacinante.
Lasciamo stare problemi assortiti.
Quando sono arrivato ho guardato le stelle, non c'era nessun rumore, era inquietante.
Qui ho imparato mio malgrado a conoscere i colli.
Soffrire d'ansia qui che vuol dire?
Il cielo fa del suo meglio per apparire grigio e piovoso in questa stagione ma io non ce l' ho con lui.
A volte nelle nuvole si vede il proprio passato.
A volte i passati.
A volte sembra di illuminarsi.
Le nuvole scorrono sono acqua.
Dalle colline antistanti arrivavano anche d'agosto nebbie e nuvole che sfioravano la terrazza.
In verità l'acqua pare essere un tramite, e dunque io li vedevo arrivare.
Lasciamo stare le connotazioni turistiche, li nelle colline ci sono.
È difficile dire cosa è suggestione e cosa no.
Avevo fatto un giro al bosco di Ortaglia e mi era anche piaciuto.
Dal basso guardavo il colle e le nuvole che si addensavano lì, sentivo ansia e non sapevo il perché.
Una volta salito le nuvole mi hanno aspettato, hanno scaricato.
Avevo con me il cellulare che ho messo nell'impermeabile.
Una volta tornato mi resi conto che era morto lo stesso, come loro.
Ho interpretato che volessero danneggiarmi o che non volessero andassi li.
Vero è che non è la prima volta che mentre passo da quelle parti succede qualcosa.
La proprietà di quei luoghi è che si in teoria sono rilassanti perché naturali.
La pratica è che ogni volta che passi li succede qualcosa.
E mentre dormo di fianco al colle io mi spiego le paure delle persone,c'è qualcosa o qualcuno che vuole uscire.
Uscire da lì.
Comprendo perché la natura di questo luogo appare intrappolante.
Perché queste mura ovunque, no, non eserciti di tanto tempo fa.
Uscire, qui c'è qualcuno che vuole uscire ed è da tanto tempo che non esce.
Se escono è per entrare in qualcuno.
Meglio francamente non lasciarli uscire.
Meglio ancora non lasciarli entrare.
Io sono sensibile ma non permeabile, lo credeva anche il mio telefono dentro l'impermeabile.
Quando vedi acqua alla tua finestra asciugala.
Quando ascolti in silenzio accendi un lume.
Di fianco al crinale le urne si disfano senza che tu sappia chi era venerato li.
Nell'uomo la sete di paranormale e di senso ignora che le leggi fisiche sono al loro servizio.
Non c'è nulla di paranormale nella nebbia e nell'acqua.
Eppure già altre volte avrei dovuto capire.
I fulmini che erano caduti li quando c'era stato il temporale.
Lì è sempre più forte.
Vicini, violenti Eppure non assassini.
Le stelle stanno sopra silenziose come uno specchio dell'abisso che c'è sotto.
Da lì non credi l'universo sia popolato.
Una inquieta disperazione ti coglie.
Eppure è solo li.
I pertugi all'interno di quel mondo non sono solo li.
Le nuvole si muovono basse anche altrove.
Se tu vuoi attraversare l'acqua non lo puoi fare da solo.
Per il momento limitati ad asciugarla alla finestra.
Il poeta vive nel dolce mondo degli aggettivi dorati ma ..
RispondiEliminaDeve portare con sé un marsupio per poterlo proteggere