Perchè ti sei presentata
in ritardo col destino
o indicibile fata,
se tu mi avessi
risparmiato l'orrore,
la mia anima ti è comunque
grata,
ma lo zucchero e' aceto
non e' neanche piu' vino.
Di tutti i mortali
Ade è il signore.
Spegneremo
le nostre coscienze,
appelliamoci all'amore,
suicidarsi è fretta,
eppure un anno fa
io ero prossimo
a sbandare nella curva
piu' stretta per via del dolore.
Confusi pensieri,
inutili consigli,
e allora...
bisogna rimettere
tutto
alla cara Signora
dei bianchi gigli.
Il sole splende in vano
sulla mia disperazione,
non esserne affranta
la vita è tortura
io cerco la fuga
non la ripetizione.
E io in fondo
vorrei sentire
me stesso.
Mi hanno rubato l'anima
e buttata nel cesso.
Sublimi beatitudini
e nirvana
la mia mente
si accorcia e si allunga,
ma non riuscirà
ad uscire da una simile giungla.
E io ti ho comprato
pervinche
e rose bianche,
ma sono distrutto
accogli soltanto
le mie membra stanche.
Un sole nucleare
si accende al mattino,
un'ombra ti chiedi
perchè è ferma
e ha perso il cammino.
E non ti sentire affranta
se il tuo amore non mi solleva
se tu mi sei lontana
la mia luce è spenta.
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