Dopo il post vaccinale mi permetto di tornare a dibattere temi scientificamente piu' validi.
Il ''nemico invisibile'', non è un microscopico virus, ma l'invisibile campo magnetico creato dal gigantico nucleo ferroso all'interno del nostro pianeta.
Da tempo si sta assistendo a una gran cagnara intorno al cambiamento climatico globale, si è formato uno strambo culto autoreferenziale pseudoecologista che crede realmente che l'uomo sia responsabile di tutto questo, per le emissioni di C02.
Da ciò programmi distopici di ridurre le emissioni di CO2 che inesorabilmente, in mancanza di reali alternative energetiche finiranno per fare impennare la bolletta e devastare ciò che resta del tessuto industriale nei paesi che aderiscono a tali autoconfermanti paradigmi.
Ma qua signori la situazione direi, FORSE E' PIU' GRAVE, e forse , non dipende da quel microscopico virus in preda a deliri di onnipotenza, e deliri di colpa chiamato uomo.
L'uomo nel bene e nel male vuole sempre sentirsi protagonista, anche se la sua dimensione e il suo impatto è quello di una zanzara in una cattedrale.
Veniamo al dunque.
Tutto parte dall'osservazione.
Oggi giornata di metà settembre anomala, molto anomala.
Finito il lavoro vado a correre.
La giornata è partita con una nuvolosità intensa che faceva presagire uno scenario autunnale di pioggerella fine, fresca e continua, come è sempre accaduto.
Mi sono portato l'ombrello.
Ogni volta che uscivo fuori dallo stabile vedevo che via via la copertura nuvolosa si diradava pur essendo cospicua.
Inoltre ho assistito a un fenomeno strambo.
La chiamerò: ''la micropioggia''.
Non è mai capitato se non per pochi minuti in presenza di una copertura nuvolosa molto piu' continua e cospicua nell'atmosfera.
E invece le nuvole giravano dando ampio spazio di cielo sereno e tuttavia, anche se sopra la propria testa non c'erano nuvole l'umidità si condensava in microscopiche gocce di pioggia, tanto insistenti quanto esigue.
Anche dentro la stabile dove lavoravo la temperatura è salita subito, in modo del tutto anomalo, gia' dopo due o tre ore che ero dentro a tal punto da farmi pensare ci fosse accesso il riscaldamento.
Eppure il riscaldamento non era accesso né il sole era particolarmente forte, proprio perché era continuamente velato da nubi che si spostavano.
Lì per li' non ci ho pensato più di tanto.
Poi sono andato a correre e inesorabilmente, guardando intorno a me nel tardo pomeriggio ho cominciato a guardare meglio.
La micropioggia oramai continuava a insistere con microscopiche gocce che cadevano su di me e sul suolo permettendomi di notare che non era pioggia in senso stretto.
Non dipendeva dalle nuvole, mentre mi spostavo andavo sotto a cumulonembi, come a zone ampiamente serene, ma la micropioggia era identica.
L'atmosfera era giallina, non da Piemonte, non da inquinamento da Pianura Padana, presumo fosse la solita sabbia ma a dirla tutta non credo che quella sabbia fosse sahariana.
L'atmosfera era simile a zone desertiche come se ne possono vedere piu' che nel mediterraneo del sud, come in zone come la Tunisia, dove i tramonti sono spettacolari e il mediterraneo influenza comunque l'atmosfera regalando cieli limpidi, ma con albe e tramonti spettacolari, dovuti proprio, a ''quel tipo di sabbia'', sembrava piu' una cosa stile zone aride continentali americane tipo Texas, Arizona o Nevada.
E allora ho riflettuto su questa strana componente giallognola.
Non credo fosse particolato, emissione dei diabolici diesel.
Tutte le macchine erano sporche quindi questa ''sabbietta'' c'era e si depositava, proprio grazie a questa micropioggia.
Ho anche notato che laddove c'erano lavori in corso e l'asfalto era per brevi metri interrotto da un polveroso squarcio, le macchine passavano ''sollevando più polvere del solito'', o meglio, questa polvere rimaneva curiosamente in sospensione per più' tempo, dando luogo a una stramba nuvoletta dove c'era questa breve polverosa interruzione dell'asfalto anche a diversi metri di distanza.
A un certo punto ho cercato di capire questa anomalia.
Mi sono detto dentro di me:
''Queste particelle devono essere cariche elettricamente, la gravità è sempre la medesima, se indugiano in sospensione non trovo altra spiegazione che si siano caricate elettricamente.''
Come può avvenire tutto ciò'?
Risparmiatemi il demenziale 5g, vi prego e cominciate ad aprire gli occhi e a guardare i fenomeni intorno a voi.
Ho cominciato a riflettere sul fatto che nell'atmosfera le particelle cariche si formano nella ionosfera delle regioni circumpolari.
Ovvero dove le linee del campo magnetico terrestre permettono l'ingresso del vento solare dando luogo alle spettacolari aurore boreali, che sono atomi degli strati piu' alti ionizzati dal vento solare.
Ho cominciato a pensare se in sostanza il responsabile di questo strambo fenomeno sia di ''micropioggia'' sia di ''mantenimento in sospensione della polvere'' fosse il vento solare.
Tuttavia il sole, pur in fase di ripresa dal suo minimo del 2020 è molto lontano dai suoi picchi massimi di attività.
E allora mi sono dato l'unica risposta possibile:
Il campo magnetico terrestre si sta indebolendo e quindi il vento solare non viene schermato.
Ed è quello che sta esattamente succedendo.
https://www.livescience.com/46694-magnetic-field-weakens.html
In piu' parti del pianeta si assiste a fenomeni di siccità mai vista prima.
Curiosamente le regioni interessate dagli incendi sono sempre piu' a nord o a sud, incendi mostruosi mai visti prima in Siberia o Canada o Australia.
Ovvero a latitudini dove il vento solare è ''meno schermato'' dal campo magnetico terrestre.
A dirla tutta, nei giorni scorsi sono bruciate diverse palazzine in centro a Torino e a Milano.
Ritengo che la causa non sia necessariamente dolosa.
Oggi per esempio mentre correvo ho sentito una sirena.
Vigili del fuoco.
Adesso scopro che in questa stramba giornata ha preso fuoco un capannone a Rivarolo canavese.
Non so, troppi, e troppo ravvicinati nel tempo, queste particelle cariche fungono probabilmente da innesco elettrostatico di questi incendi.
Lo so dare la colpa ai mozziconi di sigarette è piu' facile, ''MA NON SIAMO IN UNA BOSCAGLIA DELLA LUCANIA, SIAMO IN ZONE URBANE, NON SI SPIEGA COSI' FACILMENTE.''
Latitudini molto alte hanno avuti picchi di temperature mai visti prima.
Contrariamente a studi precedenti che correlavano al vento solare un incremento della nuvolosità, si è osservato che il vento solare dirada le nubi.
In sostanza una giornata partita come autunnale classica si è progressivamente trasformata in una giornata afosa estiva.
Il sole le ha magicamente, non fatte sparire, ma le ha come bloccate nel loro processo di accumulo.
Anche se si sono formati cumulonembi, che ho visto verso il tardo pomeriggio, questi non hanno scaricato nessun piovasco.
Se piove, piove tendenzialmente la notte o il mattino presto.
Da notare la forte escursione termica, da fresco autunnale la mattina presto, ad afa estiva pomeridiana.
Questa strana ''micropioggia'' è ciò che mi ha fatto pensare di trovarmi di fronte a qualcosa di realmente nuovo, il fatto che sporcasse tutto, e che le macchine fossero ''tutte sporche'', mi ha fatto pensare che le particelle di pulviscolo ionizzate al suolo facessero da materiale condensante per le molecole d'acqua, tale da innescare un fenomeno di condensazioni che con le nubi centrava poco o nulla.
Non c'era vento.
E' da circa quando è iniziata la pandemia che ho cominciato ad osservare un fenomeno curioso:
''le previsioni del tempo sbagliano sistematicamente''.
Che una previsione del tempo possa essere sbagliato oltre le 24-48 ore è assolutamente normale.
Che tu vai su un sito di meteo e vedi che sono le 17, e alle 17 nella tua località ci sia scritto ''pioggia'' e fuori c'è un sole splendente è un fenomeno nuovo.
Questo post è concepito come un estensione del post sulla correlazione fra contagi e sabbia in sospensione dal Sahara.
http://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.com/2021/07/correlazione-tra-contagi-e-sabbia-in.html
Se probabilmente gli impulsi di sabbia dal Sahara aumentano il rischio di contagi perchè le particelle di sabbia fanno da stabilizzatore del virus in sospensione, oggi il cielo era comunque giallo, ma le immagini satellitari da Skiron, il satellite che osserva questi movimenti non davano risultanza di particolari impulsi dal Sahara.
Il fenomeno della sospensione di particelle di sabbia dal Sahara può essere sicuramente amplificato dalla presenza di vento solare che carica queste particelle al suolo facendole rimanere in sospensione e difatti si è assistito a fenomeni molto rari come una tempesta di sabbia che non ha attraversato il Mediterraneo, ma l'intero oceano atlantico, oscurando Caraibi e Golfo del Messico.
Ora in sintesi.
La tesi presentata è questa:
1) il riscaldamento globale esiste ma non è causato dal CO2 quanto dall'indebolimento del campo magnetico terrestre che non scherma piu' il vento solare, diradando la copertura nuvolosa, e al tempo stesso ionizzando le particelle sia della bassa atmosfera sia del suolo
2)a questo fenomeno fa seguito un mantenimento in sospensione del pulviscolo, che esiste anche senza impulsi da territori desertici, ma che al tempo stesso amplifica e aumenta la quantità di questi impulsi da territori desertici
3)i patogeni hanno giocoforza un vantaggio dal mantenimento di questo pulviscolo in sospensione.
Questo è quanto per oggi.
io mi alzo presto al mattino, talvolta all'alba. Passano degli aerei, fanno la scia e poi questa si allarga fino a coprire tutto, in particolar modo dove c'è il sole. Il clima è completamente artificiale
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