L'oriente della Luna
a cui tendono le membra
ossa di terre,
stelle morte
nuvole sconvolte
sul colle delle serre
l'antica fortuna
rimembra.
Flauti baccanti
occhi strani
inni sacri
dei piaceri profani.
L'eco di una moto
si spegne sulla collina
il vento porta i canti
la tua ora si avvicina.
L'erba, i riti, i carri.
Il vento soffia
fronde.
Lontano il paradiso
annega nelle onde.
Lampi e cieli
suonano i baccanti
occhi strani
di là della morte
i veli.
È questa poesia lirica che evoca immagini oniriche sfumate da plastici sogni .
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