sabato 22 settembre 2018

Il sole del mezzogiorno

Come è tenue e incerta
la luce del mattino,
fra nebbie
il maglio del sole
lentamente lavora
il cielo
come una lamina d'oro.
Silenzioso
nella sua fornace di rubino
potente
ha pietà dei fiori
che gemono solitari,
e nell'istante del mezzogiorno
si asside sul suo trono.
Ora tutto prende colore
le rose rosse
dopo aver punto
l'aria fredda
con le loro spine
rilucono e sanguinano
vermiglie,piene di vita
non più esangui.
Dodici rintocchi
e il mondo si trasforma.
Ora le foglie ondeggiano
e respirano
nei vasti spazi
azzurri
il sole nel mezzogiorno
 ha preso il potere
e dal suo cocchio d'oro
porta per mano i fiori
le silve,e i viventi
ai campi elisi sognanti
del meriggio d'autunno.

venerdì 21 settembre 2018

Il santuario

Il pomeriggio d'autunno
è un'esplosione d'oro:
riluce il sole, pietra arcana
fra tenui nembi,
il cielo è sciolto
azzurro,bianco e rosa,
sembra cera sciolta
tenue come una pittura a olio.
Immobile è il tempo
nel santuario
di pietra fredda.
Le statue sbirciano
l'ultima luce
dai pannelli policromi.
Rintoccano le campane
a disgelare l'attimo:
dalla valle scura
di ebano nero
finalmente le ombre
si allungano
fino all'oscurità
della notte.
Invano il sole
intona un canto
che parla di oro rubino
e perla rosa
a occidente.
Ora è il tempo dell'ombra.
Sola rimane una candela
al fondo della chiesa.


martedì 18 settembre 2018

La Luna di Settembre

La Luna di Settembre

La luna dI SETTEMBRE
occhieggia,timida e spaventata
nei tiepidi azzurri spazi
nel cielo vasto e sonnacchioso.
Ma il crepuscolo
grigio
ghermisce la terra
con artigli di nebbia e ombra.
Un altare di erba verde
sono i prati.
I figli di Oberon
tendono le loro foglie
a buttarle in sacrificio
silenziose nel vento.
Pronto è il pugnale
di rovo,
sanguinano
le verdi colline,
mosto rosso profumato.

domenica 16 settembre 2018

Brindiamo all'autunno!


Il latrato di un cane
ghermito dalla sera
è un triste presagio?
Per tutti,ma non per noi
Ma noi uniamoci
agli dei dell'oscurità
innalziamo
calici di acqua fresca
e rovesciamoli
sulle case dormienti,
e brindiamo:
alla notte nostra sovrana!
ai soli morenti
che indorano i boschi!
alle querce silenziose e umide
dove cresce il vischio
caro a Giove
e ai nostri padri druidi!
Al fumo che si innalza
quieto
sotto una pentola che ribolle
abbandonata...
Concerto di vento
sonata di foglie d'oro!
Ai crepuscoli grigi
e incerti
dove l'anima vaga
oltre lo specchio
e alle albe
vestite a nozze di morte
con un delicato vestito
di nebbia.
Alla nebbia quieta
che arriva in punta di piedi
e si innalza
sui palazzi di Torino
sotto i demoni
di pietra ghignanti!
E alle stelle del cielo lavato
dalla pioggia!
Alla notte nostra sovrana!

mercoledì 12 settembre 2018

Cthulu

Cthulhu,
urlo primordiale
sole che esplode
stelle che si perdono
nell'oscura caverna
del cielo
Cthulhu
unico occhio cieco
di verde smeraldo di Caldea
che tutto vede
tramite i sogni dei viventi.
Fulmini che si rincorrono
turbine di vento nel deserto,
silenzioso,
se lo segui
ti conduce alla città perduta:
Irem dalle mille colonne
 di marmo bianco
scintilla
mentre dal pertugio
che conduce all'abisso
i Grandi Antichi
sognano la congiunzione
di stelle
che risveglierà Cthulu.

domenica 9 settembre 2018

La ragazza del fiume

Era appassionata di aghi

e tramite aghi compiva i suoi sacrifici.

Si nascondeva sotto il ponte della Moscova,

la chiamavano

la ragazza del fiume,

perchè aveva sempre i piedi bagnati.

Quattro aghi dietro a un fantoccio

e milioni di persone morivano,

ma c'è del vero che non sono

mai morti,

c'è molto più nel fantoccio

che in milioni di uomini.

Ora quei fantocci sono ancora lì,

I Romanoff erano statuette di porcellana

sul suo camino scuro,vuoto e spento.

Fantoccio è anche il grande popolo

vincitore da occidente

che lei volle personalmente

perchè disperdesse di lei ogni ricordo.

La cercava la banda dei quattro

sotto il ponte della Moscova,

quattro è il numero di aghi

che serve a uccidere un'essere umano

da una mano sapiente

che sappia dove metterli.

Vestita di bianco

 l'acqua le scorreva dietro

i lunghi capelli neri e la schiena

senza mai tornare indietro.

Lavorava in una sartoria

dietro una pesante vetrina

il destino scorre angusto e preciso

come il filo che procede

nella cruna d'un'ago.

Si dice che il re

così abbia ucciso la regina,

per punirla perchè trascorreva

troppo tempo nei mari del Sud.

Tra Ceylon e Giava

un'anima triste

mi ha sussurrato

il segreto della ragazza del fiume.

Solitudine

Sul selciato ancora risuona
l'eco dei passi che non erano tuoi

martedì 4 settembre 2018

Giardino di Eris

Nel giardino di Eris
i fiori rossi
sono scossi dalla rabbia
al vento della notte.
Dalla terra
l'erba stritola
il ghiaccio
nelle sue mani.
Alla luce tenue
della luna nuova
si aggirano
spettri
bisognosi del sangue
che cade da sacrifici blasfemi.
Con il coltello
tagli un nuovo sentiero
di perdizione
nelle linee della tua mano.

Il giardino dell'autunno

Mentre il sole
intona un coro solenne d'addio,
dietro le montagne,
le foglie gialle,
ancelle
ricoprono
il corpo nudo
della loro signora:
una rosa rossa sfiorita
vecchia fascinosa signora
del giardino d'autunno,
per proteggerla dal vento fresco
della sera.
In anticipo
dopo mesi di solenne puntualità
 le campane
suonano l'ora.