venerdì 1 ottobre 2021

Il castagnaro

Era l'autunno del 2020 quando la sera correvo per la città deserta.

Deserta, deserta, deserta totalmente deserta.

A un certo punto vedo apparire una colonna di fumo dall'angolo della piazza.

Totalmente vuota.

Un signore di una certa età, seduto su una sedia vendeva delle castagne che bruciavano rossicce, nel magnifico rozzo calderone di metallo.

Poteva essere un fantasma?

O eravamo noi i fantasmi, che ignoravamo le consuetudine della vita e delle stagioni per chiuderci nelle nostre abitazioni?

Io ero troppo preso dalla mia nevrosi corridoresca per fare l'unica cosa sensata, fermarmi e passare il resto della serata con il castagnaro.

L'ho salutato e non ricordo neanche cosa gli ho detto, penso qualche battuta infelice su codesto ''lockdown''.

''Non si vende niente, eh?''

''E che ci possiamo fare?''

''Ciao''...

''Ciao''...

''Buona serata...''

Ma poi lo rivedo e passo vicino al suo calderone, sprigiona squisito odore di castagne.

Mi piace la brace rossa, mi piace il fumo.

Ovviamente la prova che non è un fantasma ma un castagnaro è nel prezzo esorbitante delle castagne...

Ma tanto...

Chi le compra?

Lui è lì per vendere?

O è lì perchè il suo posto giusto d'autunno è lì?

E' una sorta di genius loci vivente, con un codice fiscale, un nome un cognome, un documento d'identità da esibire a solerti forze dell'ordine per tremenda sanzione orribile, che pare tuttavia lo abbiano sempre solertemente ignorato nonostante passassero con lampeggianti piu' volte.

E allora chi è costui?

E' l'eroe dei nostri tempi?

No, detesto la parola eroe, 2 volte eroe significa imbecille parafrasando un detto napoletano.

E allora chi è?

Non lo so, non ci ho parlato piu' di tanto, appare una persona comunissima, che fa qualcosa che viene fatto da qualche millennio a questa parte, non è il custode di un culto, eppure ha veramente qualcosa di religioso, è il sacerdote dell'autunno che celebra la sua messa anche se i fedeli di questa religione pare siano spariti.

E tanti se la prendono con Bergoglio, e qualcuno con Conte, e adesso qualcuno con Draghi.

Ho l'impressione che costoro siano solo nuvole arcigne che passano nel limpido cielo d'autunno.

Nulla di piu'.

Ciaula dopo la miniera è uscito fuori e ha visto la Luna ed è rimasto attonito.

La gente non vuole uscire dal proprio antro e chi esce e vede un fuoco acceso in città la sera d'autunno se è un uomo non può che fermarsi.

Il fuoco lo stupisce.

Lo accarezza.

Il fumo è fragranza di sere quiete.

Costretto a correre all'interno del mio comune gioco a passare fra le case.

Chiuse, mute, al posto del fuoco il bagliore azzurrino dei teleschermi.

Vedo muri cadenti.

Giardini abbandonati.

La gente se ne sta chiusa come in una specie di medioevo moderno, arroccati nelle proprie casupole, come abitanti di un villaggio di quelli in cima alle colline interne della Liguria, per il terrore dei saraceni.

Una claustrofobia ricercata, autoimposta.

Casupole sovente squallide, una bici scassata, una carriola, qualche eterno lavoro di ristrutturazione sospeso in un limbo nero di inquietudine.

E io ho come l'impressione di essere precipitato indietro di dieci secoli.

Di non trovarmi in un epoca moderna.

Aspettano i saraceni.

Volgono le spalle al mare oscuro della notte per il terrore del ''nemico invisibile''.

Talmente invisibile che non si paleserà mai e noi non potremo nè combatterlo nè fuggirlo.

E allora vengo alla questione.

Ma sarebbe stato possibile tutto questo senza teleschermi, smartphone, computer questa clausura piu' soffocante di un sepolcro egizio a 1 km di profondità?

Ma noi viviamo nella realtà?

Il bagliore azzurrino degli schermi è reale o è il fuoco fatuo di un immenso cimitero?

Hanno compiuto uno strano incantesimo i teleschermi?

Uno stregone direbbe di si, l'anima non venduta al diavolo, ma prigioniera di un circuito.

Eppure a me la tecnologia attraeva, quel bagliore dai tasti del telefono, fibre ottiche, neon, sembrava un grande immenso videogioco.

Sta di fatto che il castagnaro stava al suo posto, e c'era qualcosa di religioso in questo, a chi vendeva le castagne?

Ipnotizzati dal bagliore azzurrino, abbiamo dimenticato, semplicemente che era autunno.

E io ho sentito che il tempo non sempre va avanti, a volte va avanti, a volte sta fermo, a volte si tuffa all'indietro di un migliaio di anni.

In Australia hanno usato una versione smart di lockdown, non ti puoi allontanare piu' di 5 km dalla tua abitazione.

Servi della gleba?

Bho c'è una nuova chiesa.

Lancia accuse di eresia a chi dissente.

Cosa c'è di scientifico e di moderno in tutto questo?

Tutto eppure niente.

Qualche cretino si è chiesto come sarebbe stato il lockdown neglia anni 90, facendo vedere come adesso si che siamo fortunati, negli anni 90 parlavi per 2 minuti, poi mandavi uno squillo.

Invece adesso, Netflix, connessioni, uh!

Un altra vita!

E poi il coglione va oltre e si chiede come sarebbe stato il lockdown negli anni 60.

Immaginando un umanità rincoglionita come quella attuale che poteva solo vedere il carosello o girare la rotella del telefono.

Senza poter fare woodstoock con google meet, ma che sfigati!

E allora come sarebbe stato negli anni 30?

Tralascio, perchè se no faccio apologia del regime fascista.

Ma diamine, ma chi se ne frega sarebbe stata la risposta del nostro duce!

''Il virus giallo!

Me ne frego!

Che crepino gli imbelli e gli imbecilli, Charles Darwin ci ha insegnato che solo le razze e gli individui piu' forti sopravvivono!''

E sti cazzi, oggi Darwin viene tirato per la barba solo per dire che Dio non esiste.


E come sarebbe stato negli anni 30 d,C se Gesu' non avesse trovato nessuno a cui predicare?

Vogliamo spingerci ancora piu' indietro?

Per aumentare esponenzialmente il senso dell'assurdo e del ridicolo?

Mosè dopo aver aperto le acque doveva fare passare solo  chi aveva un tampone negativo?

Dico basta all'iperbole dell'assurdo.

Il castagnaro pare custode di un culto piu' antico, se ne sta li senza bisogno di dire niente a nessuno, perchè non c'è nessuno, e celebra il suo culto nella piazza vuota.

Qua c'è qualcosa che non mi torna.

Qua niente mi torna.

E infatti se niente torna, si fa prima a vedere cosa torna.

Niente sembra reale, tranne il castagnaro.

Noi non abbiamo capito una cosa.

Tutta quanta questa ''pseudorealtà'' è esistita in funzione dei teleschermi.

Sono stati loro a ipnotizzare l'umanità e a chiuderla.

Molte persone non capiscono il mondo attuale, cosa c'è di vero, cosa c'è di falso, c'è un complotto...

La massoneria...

Ma signori.

La risposta è lì.

Non è cambiato nulla.

Il castagnaro è li'.



1 commento:

  1. Poeti si nasce ma ... Attento al LUPO che seduce il poeta in un bozzolo di false attenzioni . Meglio una verita' amara che una bugia bugiarda !

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