giovedì 14 aprile 2022

Caos, la strategia del partito democratico americano

Volevo mostrarvi quanto è brutta la guerra, quanto sono cattivi i russi e quanto è devastata l'Ucraina:






Bombe su Kiev?
Non esattamente.
Vi ho fatto uno scherzetto.
Forse non avete mai visto queste immagini.
Sono foto di Minneapolis circa un anno e mezzo fa.
Nessun bombardamento.
Queste massicce devastazioni nel cuore dell'America furono derubricate a ''proteste per la morte di George Floyd''.
Qualche scemo inginocchiato e via, la piu' grande operazione di caos inscenata negli Stati Uniti dal partito democratico è stata archiviata a ''manifestazioni contro il razzismo''-
Purtroppo il pubblico ha la memoria corta.
Possiamo dire che i russi in Ucraina fanno meno danni di questi pacifici dimostranti in America.
Vedete il grosso problema sia del mondo dell'informazione, ma anche proprio dei media, internet compreso è il fatto di assolutizzare una vicenda che per carità è reale polarizzandogli addosso tutta l'attenzione utilizzando il panico come convettore, come se nel mondo stesse accadendo solo quello e dimenticando ben presto o addirittura omettendo fatti gravi che invece dovrebbero destare innanzitutto domande.
In linea di massima anche i non professionisti dell'informazione sono succubi di questa strategia.
Ora siccome in occidente è in corso un'isteria anti-russa la ''controinformazione'' dovrebbe cercare di ''bilanciare'' questa unilateralità con approfondimenti pro-Russia e pro-Putin.
Nulla di piu' sbagliato.
Siamo in una società dove il maestro, ''informazione mainstream'' decide l'argomento del tema e gli allievi giornalisti giocano se fare un tema secondo il mainstream o contro ma sempre ossessivamente parlando dello stesso argomento.
I media si stanno scatenando, speculazioni totalmente infondate su presunti ''clisteri magici'' a Putin perchè lui sarebbe un fan della ''medicina alternativa russa'', basata su presunti miracolosi clisteri, fatti da presunti sciamani siberiani nei monti Altaj, per curare un ''presunto tumore alla tiroide di Putin'', che essendo trattato con steroidi (e clisteri siberiani) causerebbe in lui presunte crisi di rabbia.
Siamo inondati di questa spazzatura ogni giorno.
Non c'è minuto senza il quale non arrivi uno sciame di pseudonotizie tese a rivelarci quante figlie ha codesto Putin, le ville, cosa fanno i cugini e ogni sesquipedale sciocchezza compresi talk show totalmente ignoranti che sotterrano il pubblico di idioti battibecchi tra leader di talk show e sconosciuti russi presentati come portavoce di Putin.
Questa non è informazione signori.
Ma neanche Orsini che paragona l'Ucraina all'Iraq lo è.
Vi riporto alle immagini di prima, Minneapolis solo un anno e mezzo fa.
Ma anche New York, San Francisco.



C'è qualcosa di orwelliano in questa frenesia a correre dietro alla cosiddetta ''attualità'', a dimenticare cose di un anno fa a schierarsi come se fosse una partita di calcio.
Si perde ''the Big Picture'' la visione d'insieme.
Perchè ho postato queste immagini di un anno e mezzo fa?
Perchè la regia della guerra all'Ucraina e delle cosiddette ''proteste per George Floyd'' è la stessa.
Ovvero il vero criminale di oggi è il partito democratico americano.
Non posso dire Biden di per se stesso, per paradosso i fatti di oggi iniziano da un ''golpe morbido'' nel 2014 per abbattere il governo Yanukovic che morbido non è stato.
Non mi interessa sotolineare che erano bande armate di estrema destra ad assaltare i palazzi del potere in Ucraina, reputo idiota la retorica ''antinazista'', mi interessa sottolineare che ai tempi c'era un presidente americano insignito del premio nobel, il signor Obama per la pace a finanziare ed armare quei gruppi.
La strategia del partito democratico americano mi sembra chiara:
Dividere, scagliare schegge impazzite di violenti contro il resto della società per disarcionare dal potere coloro i quali non rispecchiano i loro piani.
Presentare volgari saccheggi come proteste pacifiche, e proteste pacifiche come opera di facinorosi.
Nell'estate del 2020 l'America bruciava.
I media nostrani ci mostravano la copertura, erano proteste per la morte di ''George Floyd.''
Non ci hanno mostrato l'entità dei saccheggi.
Il gioco giocato dai democratici era molto sporco.
Si trattava di istigare frange di sbandati per fargli distruggere tutto.
Il gioco del ''defund the police'' era quello di rendere impotente la polizia a ripristinare l'ordine per creare una gigantesca trappola per Trump:
''Utilizzare l'esercito.''
Con il gioco del defund the police, con i criminali che davano fuoco alle principali città dell'America spacciati per ''proteste per la morte di George Floyd'', il gioco pericoloso e anche criminale di questi folli era forzare la mano di Trump a usare l'esercito.
Trump è stato un signore.
A differenza di Putin non è caduto nel vile trappolone creato dai democratici, se avesse usato l'esercito si sarebbe creata una guerra civile in America e non staremo a parlare di Ucraina.
Purtroppo Putin è caduto con tutti e due i piedi in questa trappolona e non si sa quando la Russia ne uscirà.
Le provocazioni sono il gioco del partito democratico ed essi sono la prima e principale fonte di caos nel mondo.
E' una strategia sporca: ''creare caos''.
Le elezioni in America sono state clamorosamente rubate.
Zelensky è un omuncolo di Biden ed era uno della ciurma che ha cercato di produrre le inesistenti prove del cosiddetto ''Russiagate'' ovvero che fossero stati i russi a far vincere Trump.
Tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 è andata in scena la somma pagliacciata dell'impeachment a Trump perchè egli sarebbe stato ''comprato dai russi''.
Questo attacco frontale non solo alla democrazia, ma anche alla convivenza civile tra etnie e popoli va avanti da anni perpetrato dal partito democratico americano.
L'unica speranza della fine di questa instabilità continua, di un ritorno alla pace si chiama Donald Trump.
Con Trump tutto questo non sarebbe successo, ricordatevelo.
Purtroppo non ho la cittadinanza americana se no lo voterei.
E' l'unica speranza rimasta a questo mondo in delirio febbrile.






















Forse giova ricordare in questo momento che neanche un anno e mezzo era l'America a bruciare e non l'Ucraina.




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