martedì 30 maggio 2023

Rinfrancante bellezza

Stupefatto di fronte alla sfera

viola del sole,

delicate e frizzanti

le carezze della sera

il vento sulle viole.

Se l'universo

non può vedere

con l'occhio umido

della luna satellite,

forse è perché il mio 

è più terso

se ne facciano ragione

le orbite ermite,

ha scelto me l'immenso

nero profondo,

per guardare i fiori rossi,

come un re si siede

sul trono

la coscienza in me risiede

forse mi sbaglio

non sono uno schiavo,

ma il signore del mondo.

E mentre gli ulivi

mostravano le loro foglie

aggraziate e sparse,

come chiome di dame,

sulle spalle scoperte

delle colline riarse.




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