Sirio si leva dall'orizzonte,un grido di gioia erompe fra i contadini:
la stagione della piena finalmente è arrivata.
Il popolo lo acclama , il sommo sacerdote,i l divino faraone è il ponte fra gli uomini e gli dei da cui fiumi di grano e miele potranno scendere dal cielo nero, ora che Sirio si è accesa sul deserto rosso gli dei riversano su di noi la loro benedizione.
Nella terra di Kemet (Egitto) così scura è la notte che puoi vedere le ombre proiettate dalla flebile luce di Sirio,e camminare nel deserto unicamente guidato da essa in un rapimento che solo chi ha varcato la terra di Seth, il deshret, può cogliere.
E' qualcosa di sublime, un filo d'argento che ci lega al cielo e agli dei mentre le dune si stagliano contro la volta stellata,e le nubi vagano solitarie e smarrite come ombre nere invisibili che oscurano il nero manto di stelle (Nut).
Mentre vago nella notte d'Egitto rapito da incandescente meraviglia, vengo distratto un'orgia di profumi di olibano e incenso d'Eritrea che mi richiamano alla festa.
Il faraone è tra i contadini, a lui si inginocchiano, è mostruosamente alto e dal cranio allungato, una sorta di androgino indefinibile; mi fa un cenno di avvicinarmi, ipnotizzato lo seguo, mi invita a giacere su un letto, prende un loto nero.lo schiaccia nelle sue mani.
Fa entrare in una siringa il nero succo del loto, io giaccio immobile nel giaciglio, tra pesanti drappeggi rossi e curiose lampade poligonali che giacciono sospese a mezz'aria, intarsiate di cristalli e lapislazzuli creanti mistiche rilucenze.
Il faraone si avvicina con la siringa in mano, il succo nero trabocca dall'ago, gira gli occhi all'indietro, mi tocca la fronte
e suadente mi chiede:
''Vuoi conoscere la realtà e uscire dall'illusione o sognare in eterno?''
Potrai volare sulle nere ali del falco di Horus nella notte eterna...
Rifletto su quella parola: ''eterno'', mi inquieta e non so a cosa alluda,ma provo un fondo di inquietudine.
Alla fine rispondo:
''la realtà,preferisco il transiente''
Il faraone sorride mentre è sdraiato su un lettino rosso.''Come vuoi tu...sei libero di scegliere''.
Giaccio stordito in preda al deliquio si avvicina e mi pianta la siringa nel braccio,sento una strana energia e mi alzo dal letto,
vado verso la finestra, dalle pareti scende un liquido nero , ora tutte le stelle sono sparite dal cielo.
Il mantello della notte è completamente nero, tranne cinque stelle che formano un pentacolo sotto una luna deformata.
Lei mi guarda terrorizzata,il suo capo incoronato da uno strano diadema di legno circolare, dalle pareti comincia a scorrere un liquido nero disceso dal cielo, presto arriva sul pavimentomi tocca ed incomincia ad entrare nelle mie carni.
Presto mi sciolgo nel liquido ed è totale oscurità.
In un istante eterno mi chiedo: ''che cosa è successo?chi sono?c'è una via di fuga all'oscurità?.''
Apro gli occhi, una luce mi ferisce:sono i lampioni di una strada,giaccio nei pressi di un fiume che riflette iridescente le luci elettriche dei lampioni, nel mio braccio c'è si una siringa, sono in mezzo allo sporco...
ora ricordo...di fianco a me vedo un flacone'' KETAMINE 250 ml''.
Mi avevano avvertito che era potente ma non pensavo fino a questo punto...
Solo adesso capisco che cosa intendeva il faraone nero per sognare in eterno, al bivio fra la vita e la morte mi sono pericolosamente avvicinato.
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