Tu sei salice a Primavera
io la pioggia,
cerco di afferrare le tue foglie
ma scivolo
nei rivi del passato,
grigie le nuvole
si riflettono
nello stagno dei tuoi occhi.
Sono un fiore
strappato
dalla terra
i miei petali
li ha presi la notte.
Se solo bastasse
seguire il sentiero
delle bianche montagne
e toccare
le nuvole
tu li ritroveresti.
Io dispero di nuove albe,
elettrici i fulmini
mi illuminano
per pochi attimi,
poi torno nell'oscurità.
Che senso ha
un fiore nella notte?
Mentre tento di rispondere
spero che la mia anima
riprenda fuoco.
Ma l'umida pioggia
dell'autunno
è penetrata
nelle mie ossa.
Un giorno i nostri rivi
si perderanno
nel mare,
io spero
sia prima del sorgere del sole.
Ora cade la pioggia
su di noi
e solo gli isterici
fulmini
mi illuminano per un istante.
Tienilo
nel tuo cuore.
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