lunedì 19 luglio 2021

Correlazione tra contagi e sabbia in sospensione atmosferica

 Credo sia doveroso esprimere un dubbio se anche le circolazioni atmosferiche non abbiano un ruolo nell'evoluzione della pandemia, nello specifico la quantità di sabbia che dal Sahara si muove in direzione dell'Europa.

Sono stati fatti studi che dimostrano come una singola particella di polline possa veicolare i famigerati coronavirus, non vedo perchè debba essere diverso per i granelli di sabbia.

Se entriamo nel merito stiamo vedendo una crescita di contagi della variante delta, proviamo a vedere cosa succede a livello atmosferico.


Un insolita propaggine di sabbia del Sahara si protende da diversi giorni in paesi atlantici come Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Danimarca paesi interessati dal picco di contagi.

Questa schermata è del 17 luglio.

Da notare anche come insista sul mediterraneo orientale, ovvero Grecia e Cipro, due altri paesi interessati.




Questi flussi di sabbia si spingono fino a latitudini molto alte anche in paesi ''atlantici''.
Io vorrei fare osservare come questo fenomeno avvenga sempre piu' spesso anche nella stagione fredda, paradossalmente piu' nella stagione fredda che d'estate.

Questa è un'animazione di ciò che è successo nel Febbraio del 2021.

 
Come possiamo vedere dai dati satellitari la quantità di sabbia sahariana era molto piu' cospicua a Febbraio che non nella stagione estiva.



Il fenomeno non è passato inosservato ed è per certi versi inedito, la sabbia si è depositata sulle regioni alpine e le ha valicate.

Queste alcune foto dell'inverno 2021.





Questa è una veduta di Lione del Febbraio 2021 interamente rossa.

Il fenomeno per proporzioni e persistenza è per certi versi inedito, viene da pensare se il focus vada spostato dal contatto interumano alle circolazioni atmosferiche.







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