lunedì 10 ottobre 2022

La storia

Senza dubbio la dialettica è l'arte di rigirare le frittate.

Se dobbiamo riassumere la filosofia in qualcosa, lo riassumeremo come l'arte di rigirare la solita frittata scotta di 100 millenni a questa parte, con sempre i soliti 4 ingredienti, o meglio senza precisare gli ingredienti, e senza precisare come è venuta fuori, limitandosi a rigirarla infinite volte.

Il pensiero scientifico è una novità sul panorama dei rigiratori di frittate, si pretende di conoscere bene gli ingredienti, e anzi il metodo scientifico consiste nel scriverli su carta apertamente senza barare e nel scrivere che frittata è venuta fuori, non tanto per fare frittate migliori, ma per scoprire i misteri meravigliosi della padella e del tegame, nonché del fuoco che li cuoce.

La discussione non consiste tanto nel saggiare se è buona o cattiva, perché tutti sono unanimemente d'accordo sul fatto che fa schifo (tranne chi non l'ha mangiata), ma nel rigirarla infinite volte, infinite volte, perché a seconda di come la giri sembrerebbe che ha ragione uno piuttosto che l'altro.

Ma veniamo a ''la storia''.

Immaginiamo la storia come la bettola degli ubriaconi, (io dico immaginiamo ma c'è poco da immaginare), in sostanza l'uomo arriva sfatto dal lavoro della settimana e anziché solidarizzare coi suoi simili si ubriaca e incomincia a prendere i tavoli e a spaccarseli in testa in una maxi-rissa, perché sono tutti frustrati stanchi e non sanno a chi dare la colpa.

L'uomo dice alla donna: ''vado un attimo al bar''.

Lei non dice niente perché continua a pulire e il suo continuare a pulire in modo insistente è un atto di protesta silenziosa ma devo dire un vaffanculo piuttosto eloquente, e più è insistente il pulire e più' il vaffanculo è palese.

''Che hai?'' chiede l'uomo mentre lei riassetta i bicchieri.

''Ma avevi tutta la settimana per pulirli, proprio la domenica devi stare a pulire?''

Chiede nervosamente l'uomo.

''Fai tu.'' Risponde lei scazzata in modo palese.

L'uomo non risponde e esce quasi a togliersi un peso, accende il sigaro e si reca alla bettola del paese.

E' stata una settimana di merda.

Per tutti.

Gli altri vecchi giocano a carte e fumano il sigaro.

L'alcool incomincia a girare dalle 3 del pomeriggio.

Si gioca a carte, a un certo punto partono i discorsi degli ubriachi, qualche risatina e tutto quanto sembra divertente, se non fosse che l'alcool anziché detendere i nervi li tira ancora di più e partono le invettive, da battute buttate lì si passa ai monologhi, dai monologhi alle invettive, dalle invettive agli insulti, dagli insulti alle provocazioni, dalle provocazioni ai tavoli e alle sedie spaccate in testa.

Potremo saggiare la storia in termini di gradazione alcolica.

La logica di questa ''storia'' è  più la bevanda che consumi ha un tenore alcolico alto e più avrai chance di vincere la rissa della bettola, ovvero la ''guerra''.

Diciamo che il nazismo tanto vituperato è nato così, il posto dove Hitler teneva le arringhe era la birreria di Monaco HB, Hofbrau Haus, una birreria enorme, non comparabile alle nostre, piena di migliaia di stomaci bisognosi di birra ma anche un luogo più ''sociale''.

Un luogo dove sbiascicare in pubblico sicuri dell'approvazione degli altri avventori.

Tenore alcolico alto, discorsi sempre più simili a monologhi, monologhi sempre più simili a invettive, invettive sempre più' simili a sedie spaccate in testa e parte il putsch di Monaco.

Dal putsch di Monaco alla seconda guerra mondiale il passo è stato breve.

Diciamo che ai tedeschi è andata male che i russi nella bettola bevono vodka che ha una gradazione alcolica più alta della birra.

La storia andrebbe riscritta in termini di gradazione alcolica.

Una delle massime di Stalin che mi piace citare è : ''i più grandi piaceri della vita sono bere vodka, mangiare carne cruda e vendicarsi''.

Hitler la pensava più o meno uguale ma era più dispersivo, Stalin più sintetico.

La vodka più alcolica.

I russi ubriaconi più molesti dei tedeschi?

La guerra intesa come sbornia in cui ci si ''diverte'', la pace come il tempo a smaltire i postumi da sbornia per poi rincominciarne un'altra?





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