domenica 23 aprile 2023

Peccioli

I papaveri 

si specchiano nell'eternità,

come fugaci baci rossi,

alla terra gialla riarsa

sopra i fossi,

durano un attimo

eppure sempre son là.

Il glicine 

che cade da un muro,

come la zampa 

del gatto che dorme,

che ne sai se son vere le forme,

sognati da lui noi e il nostro mondo

passato presente e futuro?

Nuvole sciolte dal vento

che carezza il verde prato con zelo,

pennellate di bianco,

sopra il teatro di un colle

nell'azzurro del cielo.

Quel campanile sembra una nota

una melodia invisibile

che si sparge nella valle immota,

il gatto continua a dormire

e a quella nota tende

l'orecchio,

chiusi i suoi occhi lo vede:

il campanile è un sogno

la terra e il cielo

il suo specchio.


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