I palazzi della notte
rilucono alieni nel buio del vasto cielo
trasformandolo in nebula di aranciata tristezza
sono bocche di cemento
che inghiottono le nostre vite
le portinerie illuminate di sera
disadorne,e illuminate e vuote e silenziose
sarcofago di vetro
delle tv al plasma e del monitor dei nostri video
abbiamo rivestito i nostri visi di plastica
trasformato il nostro sangue in acqua del fiume Lete
che recano l'oblio
e fra negozi e jingle
pacchi e panettoni
hanno sostituito il fascino di una luce tremula
di una candela che brilla solitaria in una casa disadorna
simbolo della luce interiore
che si farà strada nel buio
per trasformare i pallidi cieli grigi
specchio del cemento
che tutto affoga
in vasti cieli azzurri
e distese gialle di bocche di leone
che riempiono il mio cuore
svuotato da una festa grigia
come il cemento pesante dei viadotti nelle autostrade
che geme sotto il peso delle nostre macchine
lanciate in piena solitudine
fra i fari che ci feriscono gli occhi
sul nastro nero d'asfalto della nostra vita.
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