I fantasmi notturni
accarezzano l'erba come vento
sotto un cielo stellato
increspano le acque di oceani
si perde il suono delle onde
fra le canne a ridosso delle spiaggie
mi siedo sulla spiaggia
abbandono ogni vestito
mi immergo
lascio che la correnti mi culli
che il freddo prenda possesso del mio corpo
che le mie pupille siano l'unico riflesso delle stelle
che io diventi l'occhio degli dei
nelle caverne sotto il mare
per vedere con i loro occhi
per sentirmi tutt'uno coi pesci dell'oceano
per avere accesso al loro cuore
e conoscere il mio futuro
e provare freddo uscito dalle acque
sferzato dal vento
e sentire la mia solitudine
come Adamo uscito dall'Eden.
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