La notte non promette ma mantiene
le nostre vite soffocano rantolando
per tutta la durata del giorno
la notte sopravviene
atomi di pulviscolo nero
circonda e soffoca la luce
pietosa uccide i nostri giorni
li macella al margine di una strada scura
sotto un cartello stradale
tagliati dalle lame di luce
delle auto solitarie
i giorni diafani si spezzano
in milioni di cristalli di brina
rifrangenti sull'asfalto
i loro cadaveri vengono inghiottiti
dal vortice nero al centro dell'universo
danzano in un walzer storpio di morte
e trasformati in incubi
escono dall'anello di ghiaccio
che circonda la falce di luna
per piombare nelle anime
degli stolti che dormono
vegliati dalle stelle maligne
per lacerare le loro finzioni
e riaccompagnarli al biancore cereo dell'alba.
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