''Questi occhi hanno visto l'inferno'' disse Patrick.
''Sai cosa mi manca di più?''
''Cosa Patrick?''
''Il dolore''
''Questa merda di flebo mi sta rubando, l'ultimo reflusso di dignità.''
''Quale?''
''Il mio dolore,il mio dolore è la cosa più preziosa, significa che sono ancora vivo, che spero, che sogno, che qualcosa di me si ribella a questo schifo, che non lo accetta.''
''Secondo te la felicità sta in un po' di dopamina nello striato?''
''Tutto è chimica,Patrick ''.
''No ti sbagli''.
''Non tutto è chimica,noi abbiamo un'anima''.
''E che cos'è l'anima Patrick?''
''L'anima per esempio è preferire il proprio dolore a questa schifezza immonda che ti anestetizza,significa coccolare la propria amarezza,accendere una lucina di natale in una serata di novembre,pensando a tua madre morta''.
''La vedi questa lucina di Natale?''
''Sì''
''Me l'ha regalata un marrocchino''.
''Ma i marrocchini non festeggiano il Natale''
''Si ma lui mi ha visto triste e me l'ha regalata,è stato il mio più bel regalo di natale''.
''Hai fatto pena a un marrocchino Patrick?''
''Forse...''
''O forse lui sa cos'è l'anima''.
''Tieni prendila''
''Perché?''
''Perché questo è il segreto dell'anima''.
''Sono triste e mi tengo il mio dolore,è mio,solo mio,e sarebbe mortalmente ingiusto soffocarlo,c'è ancora un bambino dentro di me,e nonostante tutti i natali senza un regalo,ha deciso di regalarti il suo più bel regalo di natale''.
''A novembre?''
''In una giornata di novembre le lacrime finiscono nella pioggia''.
''Non la voglio è tua''.
''No è questo il bello dell'anima,che non è mia,non è tua,non è nel cervello,non è nel cuore''.
''E dov'è?''
''E' nella gioia di donarti il mio dolore,l'unica cosa che mi è rimasta''.
''Sei felice Patrick?''
''Si''.
''Perché?''
''Perché ti voglio bene e ti dono l'ultima cosa che mi è rimasta,il mio dolore''.
Si staccò la flebo e pianse.
Fuori smise di piovere.
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