Onestamente non mi sono mai schierato con il fronte pro-euro o con quello antieuro,perchè mi è sempre sembrata una querelle fra professori arroganti che non c'azzeccano mai,ma che per deformazione professionale credono che la realtà consista in ciò che scrivono sulla lavagna,e che chi pensi o faccia cose diverse da quelle scritte sulla lavagna semplicemente ''non abbia fatto i compiti a casa''.
Non mi sto riferendo solo all'odiato Monti,ma anche a Bagnai che quanto a saccenza ne ha anche lui da vendere, affibbiando l'appellativo di piddino a chi osa dissentire, e credetemi io sono tutto fuor che piddino,tranne che nei miei rapporti sadomaso con una boschi padrona che mi calpesta vestita color azzurro con le stelline dell'europa ingiungendomi in tono perentorio ''rimani nell'euro e tieni il deficit sotto il 3%,bamboccione!''.
O forse con la Merkel,ma questo mi rende meno credibile all'occhio del lettore,anche perchè non sarei sopravissuto a una simile pratica estrema sotto il peso dell'inchiavabile teutonica e non sarei qui a scriverlo ma sarei in coma con pneumotorace e prognosi riservata.
Ma è di una terza donna ''di peso'' di cui voglio parlare anche se il suo peso non è prettamente fisico,ma più che altro morale e di potere,questa donna,lo avrete capito bene è la regina di Inghilterra,non perchè la consideri intrinsecamente migliore di noi comuni mortali plebei,anzi il mio orientamento come avrete capito è di sinistra ''vera'',ovvero che vede un'unica lotta come quella vera,ovvero quella di classe e il resto un diversivo,fumo negli occhi,o finte pose per ricchi gay annoiati che abbisognano di pulire il culo a un tamagochi umano,dimenticando che un giorno il tamagochi un giorno crescerà e desiderà cacargli in testa,ho visto troppe adozioni in famiglie normali fallire,figurarsi in quelle ''arcobaleno'',forse la cosa più giusta sarebbe abolire le adozioni tout court altrochè estenderle ai gay...
Ma anche queste sono divagazioni,dal centro del mio post che ha a che fare con la nonna d'Inghilterra.
Ecco io ritengo che questo dibattito si sia svolto un pò troppo in stile ''bar dello sport'' tutti quanti nei panni del ct a pontificare di cose che fondamentalmente.diciamola tutta non capiamo appieno,e qui neanche i professori non possono venirci in aiuto,credo che solo chi comanda conosca il funzionamento del meccanismo e la più grande presunzione è pensare di capirci più di loro.
Io non ho assolutamente le idee chiare se agli inglesi convenga o meno uscire,non lo so perchè quando dicono che così si tagliano fuori da un mercato di 500 milioni di persone non dicono una sciocchezza.
Però ho un'impressione:quello che è stato fatto passare come un incidente di percorso,NON SIA UN INCIDENTE DI PERCORSO.
Per una volta tiro fuori la mia anima complottista,qui per me David Cameron è l'agnello sacrificale della corona britannica:
abbiamo visto come sono riusciti a ''correggere'' il voto in Austria senza troppi problemi quando si profilano percentuali molto simili sui due fronti,quindi se la Gran Bretagna ha votato così è perchè ''deus non vult'',d'altronde si sa che vox populi è vox dei.
Il fatto è che la più vecchia democrazia del mondo non è una democrazia,è una monarchia,costituzionale,ma pur sempre UNA MONARCHIA,il che vuol dire che si può lasciare giocare il popolo nel tempo libero,ma quando viene il tempo delle decisioni,decide la corona.
Io credo che se c'è una persona che è dentro i circoli che contano,ma proprio tutti i circoli che contano, quella è la regina di Inghilterra.
Ora il mio discorso non è la solita frittata riscaldata di ''moneta sovrana'' che onestamente non mi piace,perchè appunto occulta il tema fondamentale ovvero quello della lotta di classe,il discorso è che secondo me qui qualcosa bolle in pentola,QUALCOSA CHE PROBABILMENTE NOI NON SAPPIAMO,E NON POSSIAMO SAPERE,PERCHE' DOBBIAMO TOGLIERCI L'ILLUSIONE CHE INTERNET CI FORNISCA ''LE VERITA' OCCULTE''.
IL PUNTO E' CHE SE GLI INGLESI LASCIANO LA NAVE E' PERCHE' LA CORONA BRITANNICA E' A CONOSCENZA DI QUALCHE FALLA NELLA NAVE.
E NON E' LA SOLITA GRECIA,LA SOLITA ITALIA,I SOLITI PIGS CHE DRAGHI PUO' ''SALVARE AD LIBITUM'',QUI C'E' IN BALLO QUALCOSA DI PIU' GROSSO.
NON SO COSA SIA,MA L'OCCHIO LUNGO DELLA REGINA DEVE AVERLO VISTO,PUODARSI CHE NON SALTI FUORI SUBITO MA TRA QUALCHE ANNO, MA NELLA NAVE C'E' UN'ALTRO BUCO,E NON E' QUELLO RATTOPPATO DA DRAGHI.
AVANZO UN'IPOTESI...
2 PAROLE:
DEUTSCHE BANK?
Chi vivrà vedrà,ma credo che gli inglesi abbiano fatto bene a seguire i suggerimenti della regina.
God save the queen?
God save europe please...
Aveva visto giusto Corrado Ravazzini nel suo cortometraggio ”perfetto”
a identificare nel ristorante il luogo dove meglio emerge, e meglio viene esibito, lo ”status sociale” nel capitalismo post-moderno.
Si andava al ristorante banalmente per mangiare, ma ora tra cuochi che non sono più cuochi bensì ”chef”, tra piatti che non sono più piatti ma opere di arte moderna impossibilitate a riempire lo stomaco perchè miserrime nel contenuto e nelle dimensioni, diventa chiaro che tra il fine (mangiare, possibilmente bene) e il mezzo (il ristorante, guai a chiamarlo trattoria perchè troppo evocatoria di bifolchi camionisti con la camicia a quadretti) si sono inseriti una serie di sgradevoli ostentazioni di ”skill sociali” che contribuiscono a farmi guardare all’ambiente degli ”chef” e dei ristoranti ”blasonati” con una sorta di imponderabile disgusto.
L’avevamo già visto con il mercato del vino, dove per ”ribrandizzare” un buon Barbera erano arrivate orde di buffoni chiamati ”sommelier” a sentire retrogusti improbabili di tabacco e di cumino a questo e quell’altro vino; era necessario trasformare la bevanda popolare per eccellenza, il vino, in uno skill sociale da esibire per dimostrare il proprio status.
Tale disgusto si amplifica a dismisura quando accendo la televisione e osservo per alcuni minuti (limite massimo di tolleranza) una puntata di “masterchef”. Questa spiacevo sensazione (appunto di disgusto) non è tuttavia del tutto infruttuosa, perchè ha un effetto pedagogico e mostra chiaramente che l’equazione ”ristorante=ostentazione della differenza di classe sociale” non è solo frutto della mia immaginazione ma una realtà oggettiva e conclamata.
Del resto non si tratta solo di un paradigma sociale che ci ricorda – per chi l’avesse dimenticato – che viviamo ancora in una società divisa in classi, ma anche del paradigma del capolinea di una nazione, la nostra, che ormai si è ridotta come un paese del terzo mondo a vendere solo cibo e turismo.
Se penso all’expo del 2015 dedicato al cibo (si ricordi che per esempio la Tour Eiffel fu costruita appunto nell’expo del 1889, e si raffronti con la miserrima sagra del tartufo nostrana a cui l’abbiamo ridotta nel 2015) mi rendo conto che per un giovane in questo paese non c’è più speranza. L’unica prospettiva che gli offre questo paese è scegliere tra una carriera come cameriere o come cuoco, magari con la segreta speranza un giorno di diventare ”chef” e rifarsi delle umiliazioni subite dal cliente che per definizione ”ha sempre ragione”,e di quelle subite dal padrone che, per definizione, ha ancora più ragione del cliente.
Diventa così magicamente spiegabile,per noi outsider del mondo della cucina, tutto l’assurdo interesse sado-masochista,che in questa infelice nazione milioni di persone riversano in questa sarabanda di maleducazione e arroganza chiamata ”masterchef”:
Frotte di cuochi e camerieri vedono in masterchef una sorta di rievocazione della loro triste, alienante e frustrante vita quotidiana.
Ma c’è di più, masterchef è il momento pedagogico in cui bisogna insegnare a milioni di giovani italiani come ci si comporta nei confronti dei superiori, come subire i peggiori insulti senza fiatare; del resto è questo che offre il mercato del lavoro al giovane italian. Se l’industria è morta, finisce la possibilità anche solo teorica di fare una carriera ”tecnica” in cui il lavoro sia scisso dal suo aspetto servile di ”sudditanza al cliente” (e al padrone).
Ma l’industria è morta e all’expo si parlerà di cibo, cibo solo cibo e nient’altro che cibo…
Riflesso di ciò che l’Italia è diventata: un paese con una minoranza di ricchi e una maggioranza di poveri che possono lavorare solo e soltanto in una serie di lavori servili che gratifichino i padroni, perchè è questa la traduzione vera della parola arcana ”terziarizzazione” dietro la quale si cercano di nascondere le tremende condizioni della società capitalistica postindustriale.
Credevamo che la fabbrica fosse l’apice dello sfruttamento, e invece è arrivata l’era del ristorante, degli chef e dei masterchef:
Cari giovani, buona fortuna, ne avremo bisogno.