sabato 30 dicembre 2017

Al cospetto di dio

Il fuoco danzava ancora
sul mio cadavere,
illuminando il tempio
mentre la sera blu
galleggiava sul prato verde,
e i gradini che entravano nel Gange,
quando venni portato al cospetto di dio.
Mi pento!gridai subito
e lui taceva
salvami!
e lui taceva
vendicami!
e lui taceva
io sono il tuo servo,portami con te!
e lui taceva.
Allora una voce sommessa disse:
se proprio devi mentire,
fallo almeno a bassa voce.
Allora dissi:
chi sono io?
chi sei tu?
Poi sempre più pazzo gridai:
dammi il denaro!
e lui taceva,
dammi lei!
dammi il potere!
e lui taceva...
dammi...
almeno,me stesso...
guarda!disse la voce da dietro.
Alzai lo sguardo 
che avevo tenuto rispettosamente basso,
vidi una veste dorata vuota
che giaceva sospesa
come indossata da un re assente
su di un trono
che era un grosso cuscino rosso.
Dov'è?chiesi.
Chi?rispose la voce
Dio?
Dove sei tu?rispose la voce.
Mi girai
non vidi nessuno,
guardai in alto
vidi il cielo vuoto,
sentii il rumore del vento,
allora ebbi paura.
Com'è che sta in piedi,la veste?chiesi...
Com'è che stai in piedi tu?rispose la voce...
Guardai in basso
non c'era nulla,
caddi nel buio di acque profonde.
Mi guardai le mani
erano quelle di un bambino appena nato.
Ancora oggi rivedo la veste dorata
e il re assente,
e questa veste mi cattura,
e capisco che non avrei mai dovuto
scrivere queste parole,
ma limitarmi
a chiudere gli occhi
e tornare lì.


lunedì 25 dicembre 2017

La nuova religione

Pulsa la luce lontana
piccolo occhio rosso
delle torri dell'aeroporto,
guarda attonito la volta nera del cielo.
La città
è un arazzo di asfalto e cemento
disegnato fra i rovi gelati.
Mi inebrio di luci artificiali
eroina di fotoni
ai vapori di sodio,
la città è un meraviglioso
firmamento rovesciato e luccicante.
Nelle mie vene
scorre benzopirene,
mentre sono nella vasca da bagno
nel buio
calda isola
nel gelo assoluto della notte.
Cattedrali di tubi al neon
acciaio e cisterne di nafta,
ciminiere capannoni e silos,
siamo i fedeli di una nuova religione.
Il suono dei turboreattori
degli aerei che atterrano
è un mantra tibetano,
un'om cosmico
che emerge dalla gola della città
e fa vibrare le nostre anime
di fantasmi nel mondo artificiale.
Il suono dei tir delle autostrade
 è  rumore delle onde
di un'oceano lontano
che si infrangono
sui vetri sottili della mia abitazione
intarsiati da una trina di ghiaccio,
Oh come mi cullano
questo mare di asfalto
è pieno di onde
di serbatoi e motori diesel.
Esco lavato dal balsamo della notte metropolitana
vado al balcone alto sul
vasto mare di asfalto,
i miei capelli sventolano al vento gelido
della notte d'inverno.
Il faro dell'aeroporto
è un coltello
che taglia lo stomaco
del cielo nero
e sanguina luci vermiglie
dai lampioni ai vapori di sodio
 ai margini
dei deserti di cemento armato.
Il mio Dio elettrico
da la vita e la morte
ai fantasmi dei fari
delle automobili
che si riflettono
sul soffitto della mia stanza.
Il suo corpo è cemento
e il suo sangue è gasolio,
faccio la comunione
fra angeli chimici
di ketamina e PCP.
Prendete e mangiatene tutti
il mio corpo è acciaio e asfalto
sia la vostra redenzione,
fedeli della chiesa della notte
delle città industriali abbandonate.


domenica 24 dicembre 2017

Vano

Vano
come il vento nella notte
e le stelle che brillano,
mentre i mortali dormono e sognano
sono le mie parole
e la mia vita.
Quando sorgerà il sole
qualcuno
avrà solo vaghi ricordi
di sogni.

Santa Muerte

Amavo i tuoi occhi neri;
erano le porte d'ebano
della valle oscura della vita.
Giovani freschi,acerbi
erano il frutto dell'albero
del Genesi.
Peccato era la tua innocenza,
e da essa
sono stato rapito;
come un cavallo bianco
mi ha portato a correre
fra i prati inargentati dalla Luna.
Sui tuoi capelli neri lisci
sono scivolato
nella dolce valle di Eros.
Fresche erano le aurore
e il sole che calava
tra le montagne
al tramonto
era mio padre:
io lo attendevo al balcone
per salutarlo.
Ma il tempo è un ragno;
tesse la sua tela paziente,
e quando, come falene
che sciamano ebbre di vita
verso la luce,
egli mi ha intrappolato,
velenoso mi ha punto.
Ora vago nei labirinti oltre lo specchio;
la vita è fuggita dal mio ventre
per ripararsi fra le stelle.
Io sono poco più che lo spirito
che fa tremolare una candela;
le sue lacrime di cera
rimangono fisse sul mio volto.
Sono la polvere
 ai margini delle strade,
sono i grani del rosario
che recitano le vecchie.
Il calore della vita
entra come le bouganvilles
in una chiesa abbandonata e buia
fra le colline del Messico.
Vedevo la vita lontana
da una finestra di quella chiesa.
La luce abbacinante del meriggio
filtrava a malapena
nell'edificio diroccato.
Sono solo un'affresco,
un'angelo di pietra,
una lacrima di vento
che scende dalle colline,
fra le agavi
e il deserto sognante.
Sono i vecchi
che sorseggiano il crepuscolo
con gli occhi
come l'assenzio,
e i ricordi, mille bollicine
nella bottiglia,
nuvole labili nel cielo,
lanterne che ondeggiano
sulle case addormentate,
mentre le ombre
danzano sulle pietre antiche.
La mia anima è ancora lì
sui muri bianchi,
sui tetti bui,
in attesa di saltare sulla Luna
e incantarti con un passato
che non conosci
ma senti intimamente tuo,
mentre fissi il biancore dell'astro.
Pallida e santa è la morte,
pallida come la sua luce,
immacolata come le gocce
di latte lunare nel mare nero
della notte.
Santa muerte
vieni a prendermi.
La polvere delle mie ossa
è zucchero
con cui gli dei sorseggiano
il caffè nero amaro
della notte della mia anima
in una tazzina di porcellana.
Ondeggiano le lanterne
al vento ramingo della sera
che viene dalle colline
del deserto
e danzano le ombre
sulla pietra antica:
io fra di loro.

giovedì 21 dicembre 2017

Bitcoin,la grande opportunità di adesso:venderlo

Un languore serpeggia nei cuori di tutti i trader del mondo:non avere saputo approfittare dell'ascesa da 0 a 20000 dollari del bitcoin,tutti si chiedevano,ma cosa facevamo nel 2009 mentre Satoshi Nakamoto creava il bitcoin,compravamo che cosa?
Oro,franchi svizzeri magari i più lungimiranti qualche quota di azionario Usa?
Bene ragazzi è ufficiale,lo sappiamo tutti, siamo stati delle teste di cazzo.
E da brave teste di cazzo che facciamo ora che si è messo a salire verticalmente?
Lo compriamo magari,così a distanza di di 8 anni confermiamo di essere teste di cazzo.
Perchè in effetti l'opportunità seppure rischiosa,ci sarebbe:
Shortarlo e vederlo ripercorrere in giù la strada che l'ha portato da 0 a 20000.
Comunque in ogni caso tradare un mercato verticale,in sù o in giù è estremamente pericoloso,sia che compri sia che vendi.
I mercati migliori sono quelli orizzontali perchè sono gli unici suscettibili di diventare parabole,magari dopo 10 anni,però non esiste niente che faccia guadagnare e sia contemporaneamente sotto i riflettori.

giovedì 14 dicembre 2017

Il rialzo del Ripple puzza di crollo imminente del bitcoin

Prevedere il futuro è roba da maghi,gioco a fare il divino Otelma,mi lancio in una previsione.
Il bitcoin sta per crollare nel giro di poco tempo.
A crearmi questo sospetto,oltre al grafico parabolico e al bisogno di ''entrare a tutti i costi per non perdere l'opportunità del secolo'',c'è un'indizio importante,la criptocurrency delle banche Ripple ha messo sù un rialzo del 30% in un giorno,segnale che importanti capitali stanno perdendo fiducia nella criptocurrency alternativa alle banche,generalmente il Ripple non ha oscillazioni così grosse.
Il bitcoin potrebbe subire un tracollo,sarà divertente vedere cosa paolo barrai e altri profeti del bitcoin diranno alle loro folle di seguaci...
Tutti i capitali che fuoriusciranno dal bitcoin,in parte si riverseranno su canali tradizionali (specialmente oro,dato che il bitcoiner è generalmente anti-sistema),però credo che una parte rimarrà nel mondo delle cripto e a beneficiarne sarà sopratutto il Ripple...

Catarismo la riforma mancata della Cristianità

Nel 1300 nel sud della Francia,ma anche in nord Italia si affermò un movimento religioso che è stato definito eresia.
Derubricato ad ennesima tragedia ad opera dell'uomo sull'uomo in nome di Dio,non è mai stato analizzato in quanto tale,come la ''riforma mancata'' della Cristianità,riforma che il protestantesimo non raggiungerà minimamente.
La famosa crociata contro i catari distruggerà per sempre la possibilità che aveva la Cristianità di sopravvivere al fluire dei secoli e alla modernità.
Per come la penso io,il Cristianesimo è destinato a morire.
La causa principale è l'inconciliabilità tra l'infinità bontà di Dio,e l'esistenza di un mondo malvagio in cui come disse Lars Von Trier in una frase magistrale,''la natura è la chiesa di satana''.
La Cristianità infatti non ha retto il colpo dell'espansione della scienza che ha declassificato l'uomo a semplice evoluzione della scimmia,e che tramite la legge della selezione naturale ha suggerito all'uomo che la morale è un'inutile freno inibitorio che ostacola l'evoluzione della specie.
Perchè il catarismo avrebbe parato meglio il colpo?
Per capirlo è necessario spendere 2 parole su cosa sono i catari.
In primo luogo,il catarismo non è una novità,affonda le sue radici nella dottrina gnostica.
Questa dottrina insegna che il creatore di questo mondo è un demiurgo malvagio che ha imprigionato i nostri corpi nel groviglio della materia separandoli dal vero Dio,che non ha nulla a che fare con il nostro universo.
A sua volta questa dicotomia affonda le sue radici nello Zoroastrismo.
Lo Zoroastrismo a differenza del Cristianesimo credeva che i due principi del bene e del male fossero rappresentati da due dei equipollenti e in continua lotta,Ahura Mazda,il dio del bene,e Arhiman o Angra Mainu il dio del male.
Lo Zoroastrismo è molto preciso nel definire angelologia e demonologia,inoltre ha una cosmologia molto interessante.
Lungi dall'essere un capriccio di un Dio che si sentiva solo,la nostra creazione è frutto dell'invasione di Arhiman e delle sue schiere nel regno del bene.
L'universo fisico e l'esistenza dell'uomo sarebbe una sorta di reazione del principio del bene che tramite questo universo ha tentato di creare una barriera e fermare Arhiman.
A mio avviso questa visione è ancora più seducente dello gnosticismo,perchè spiega la malignità del mondo in maniera più raffinata dello gnosticismo.
In ogni caso,credere in un Dio onnipotente svilisce il senso della vita umana.
In primis crea delle incompatibilità tra ragione e fede che ogni credente sente dentro di sè e che alla lunga logorano quel tipo di religione.
In secondo luogo,non viene dato sufficiente rilievo al libero arbitrio dell'uomo, lungi dall'essere una concessione che ci viene data,in base alla quale la scelta fra bene e male e una faccenda privata che si esaurisce nelle conseguenze di un aldilà,mentre invece nello zoroastrismo è parte di una battaglia cosmica alla quale noi possiamo dare il nostro prezioso esiziale contributo.
L'uomo ritorna protagonista senza la necessità di eliminare la dimensione metafisica,come avvenuto nell'umanesimo rinascimentale.
La scienza ci dice che nel big bang c'è stato uno squilibrio tra materia e antimateria,uno squlibrio minimo ma necessario perchè se materia e antimateria fossero state del tutto equivalenti il nostro mondo si sarebbe annichilito.
Dunque all'origine di tutto uno squilibrio fra 2 principi antitetici,il che ci ricorda l'invasione di campo di Arhiman e delle sue schiere.
Questa visione che elimina il Dio onnipotente,permette al credente di credere  e tuttavia non vedere la propria fede annichilita dagli abomini morali della natura che lo circonda.
La perdita della fede in questo dio onnipotente ha permesso la genesi di ideologie come quella nazista,che rifacendosi ai principi della natura (la svastica come  simbolo dell'ordine cosmico) si promettevano di riordinare il mondo.
Lo sterminio dei popoli era ora non solo giustificabile,ma necessario,perchè il più adatto avrebbe mondato l'umanità della presenza del meno adatto.
Questa idea è stata ripresa nelle società anglosassoni dando vita al darwinismo sociale in cui diventa auspicabile per le stesse motivazioni la morte del povero.
Se le antiche dottrine di Zaratusthra,riprese dal catarismo in occidente e dal bogomilismo in oriente fossero divenute la norma,nessuno avrebbe abbandonato Dio in nome delle ''ragioni del mondo'' ,perchè sarebbe  stato chiaro a tutti che l'ordine di questo mondo era malato e che i suoi meccanismi di funzionamento del tutto perversi,andavano studiati,ma non imitati.
Ahura Mazda avrebbe ripreso il controllo del mondo,ma ciò solo con la volontaria collaborazione dell'uomo che rifiutava ''la legge di questo mondo''.
Per questo ritengo che la Cristianità abbai perso la sua grande occasione,per riformarsi e reintegrare le dottrine originarie predicate da Zaratusthra.
Last but not least,che il Cristianesimo fosse un'estensione dello Zoroastrismo lo aveva intuito anche il più feroce critico della Cristianità,ovvero Nietzsche che intitolò la sua opera più autorevole ''così parlò Zaratusthra''.
I famosi re magi,altri non erano se non seguaci di Zaratusthra,che vedevano in Gesù Cristo il continuatore della loro dottrina.
Il paradiso termine che infatti deriva dal persiano paradeisos,per gli ebrei non esisteva,essi nella loro religione originaria non hanno mai creduto ad alcun aldilà.
L'invenzione del bene e del male,che dispiaceva molto a Nietzsche e al mondo moderno è stata teorizzata nella sua forma più compiuta nell'altopiano iranico da Zaratusthra,ed è difatti a lui che Nietzsche affida il compito di disfarsene.
Ma l'oltreuomo è una chimera e gettare via il concetto di bene e male,e le loro radici metafisiche,non è la genesi dell'oltreuomo,ma l'aborto dell'umanità,il declinare il proprio ruolo di minuscolo granello che può fare da ago della bilancia di una battaglia trascendente e cosmica.

sabato 9 dicembre 2017

Privilegio

Fiori alla tua giacca,
una porta si apre,
sguardi di donne compiaciute,
c'è elettricità nel sapere,
di essere ammesse alla festa
della meglio gente.
Il piacere di lamentarsi
di un cavallo ammalato,
in un palazzo di marmo,
sospesi al terzo piano
mentre i barboni sotto
muoiono di freddo.
Tu non hai caldo?
si ho mal di testa,
dev'essere questo martini
fa schifo
apri la finestra caro,
entra ossigeno
ma i manichini non respirano,
i vestiti eleganti
gli orologi
i braccialetti,le collane
sono sospese
su queste maschere di cera,
forse il calore delle candele
potrebbe scioglierli,
è per quello che hanno caldo.
Lampade liberty
illuminano di rosa soffitti
affrescati e alti
perchè occhi lontani,
su panchine d'inferno
contemplino gli arazzi
dalle finestre
morbidamente lucenti
inchiodati a una panchina
come Cristo in croce
quello è per loro il cielo,
ci andranno forse da morti,
tra poco considerando
la merda che bevono ogni sera.
Ma tu sei dei nostri
e ti abbiamo riservato una comoda poltrona,
con un bicchiere di cristallo
berrai lentamente la città conchiusa
piccola cattedrale di porcellana,
sul mio tavolo
tra riviste di equitazione e golf.
Si arrampicano i demoni
operai, disoccupati, poveri coglioni
vorrebbero entrare.
I cherubini in livrea
li fulminano con occhiate di disprezzo,
una spada fiammeggiante
è lo sguardo altero
di chi comanda da quando è nato,
alla porta li relega.
Non vedi aurora,
la mia bimba (un cane ovviamente)
com'è carina?
Le hai fatto i capelli
proprio bene,
(i cani non puzzano
i poveri sì).
Domani andiamo al sestriere?
L'hai fatto riparare l'impianto?
Sai non voglio farmi il bidè
con l'acqua fredda,
vagine esigenti
cazzi impotenti,
è proprio vero
che chi ha pane
non ha i denti...
l'unico arrapato
in mezzo alle signorine
è un cameriere
che ti serve lo champagne
con il cazzo duro,
neanche troppo nascosto,
non sa stare al suo posto.
E' imbarazzato
ma chi lo vede?
Lui in verità non c'è
il suo corpo è lì,
ma la sua anima è fuori
con i barboni
è invisibile
i bicchieri si riempiono da soli?
Ma a un certo punto
si fa notare:
Un altro pò signorina?
Chi è quello?
Detesto essere chiamata signorina,
licenzialo.
Oh che stronzo,
sì un vero stronzo.
Matteo chi è quello stronzo?
Matteo, mi ascolti?
Gli uomini parlano di lavoro
devono spiegare
che il mondo va avanti grazie a loro
e quei fottuti camerieri
fossero almeno grati,
e poi, scusa come dici tesoro?
Ti ha chiamato signorina
ma chi gli ha insegnato
a stare al mondo a quello stronzo?
Il mondo sta in una rivista
o è un soprammobile
sul loro camino.
Ah...
il piacere di pisciare
in un bagno sontuoso e buio
tra fiori e alabastri
statuette e bottigliette shisheido,
mentre fuori alle 22
i cessi dei locali
sono una palude di merda,
e la gente tiene il cappotto
anche se ci sono 28 gradi
e la birra sale.
Mentre loro:
questo Vermentino della Gallura
è proprio buono
l'ha portato mio padre,
è appena stato in Sardegna
non notano i palati fini
che il cameriere
ha sentito
la dolce voce
che lo volevano licenziato,
così dentro ci si è sfogato,
il piacere di sborrare
in un vermentino della gallura,
è il mio modo di venirti in gola
puttana.
Ma questo piacere
non è privilegio?
No solo per i poveri
il piacere
vuol dire svuotarsi l'uccello.
Che grazia che dolcezza,
che beltà,
le gote sul viso della fanciulla,
diventano rosa
se sapesse che lo sborro al vermentino sardo
le dona così tanto,
butterebbe via la crema
e installerebbe il cameriere
insieme ai fiori,alle statue
nel lussuoso bagno.
Ma lui se ne è già andato
e sorseggia una birra
all'ex stazione ferroviaria
e non sa che in realtà
lui è piccolo,piccolo
perchè l'ho già detto:
la città è solo un soprammobile
sul tavolino di cristallo
e i poveri puzzano,
i cani no.

venerdì 8 dicembre 2017

Bubba Ho Tep,un Elvis anziano e un Kennedy negro,la dark comedy che in realtà è una riflessione amara sulla vita

Ho guardato questo film,''sobillato'' e ''stuzzicato'' da un amico,mentre gli parlavo della mia passione per le pellicole di Mr Oizo,re del non-sense e dello straniamento.
Mi ha fatto vedere un trailer di una comicità che per quanto mi riguarda,sta alla comicità convenzionale,come un 'arma atomica sta a un'arma convenzionale.
Trailer

Il trailer è esplosivo fin dall'inizio,l'incipit Horror,l'Elvis invecchiato che va in giro col girello,di fianco a un tizio nero che sostiene di essere John Fitzgerald Kennedy
e un Elvis perplesso che gli dice col suo vocione sornione:
''but Kennedy was white...''
e l'altro ''mi hanno colorato di nero,così da coprire meglio'',''la CIA mi ha fatto questo''.
Le vecchie che scompaiono urlando sottratte da un'entità maligna.
L'ospizio infestato.
La mummia che vacilla con un cappello da cowboy.
Elvis anziano che fa mosse da Karate,seguito da un Kennedy negro in carrozzella.
Un altro anziano che gioca a fare il pistolero e a impallinare la mummia.
Insomma un trailer che come un atomica del Nevada esplode nel deserto del non-sense illuminandolo di un bagliore assurdo di comicità straniante e radioattiva,spezzando il nucleo stesso della vita e facendone uscire un bagliore di infinite possibilità comiche.
Ma il trailer è ingannevole,il film è tutt'altra cosa.
Così cerco il film su internet
vedi qui in lingua originale


qui in Italiano,purtroppo non full-screen

 e inizio a guardarlo,mi preparo a ridere di gusto e invece vengo investito da un'ondata di malinconica riflessività.
Come sia possibile,non so e qui sta l'abilità del regista che con un budget ridotto all'osso e protagonisti assurdi (l'Elvis invecchiato,il Kennedy negro,la mummia...in Texas)riesce a tenerti incollato allo schermo,ma come?
Non è come si potrebbe pensare,la comicità a tenerti incollato,anche perchè sebbene sia presente non è così dilagante come il trailer lascerebbe pensare.
La comicità è l'esca con la quale il regista ti fa entrare nel labirinto della vita vissuta fino alla fine ovvero fino alla prospettiva di un vecchio,tra ricordi,rimpianti e il cinico distacco di chi finge di essere rincoglionito, ma in realtà è perfettamente consapevole di stare spegnendo la propria vita nell'abisso dell'incompiutezza,della solitudine,degli affetti lontani,abbandonati dagli affetti più intimi e schiacciato dell'amarezza della propria gioventù luminosa lontana.
I monologhi interiori di Elvis sono pieni di lucida amarezza.
La scena iniziale con la ragazza carina che butta nella spazzatura i ricordi del padre morto compagno di stanza di Elvis ed Elvis che le chiede di poter avere per sè la roba buttata nel cestino della spazzatura,mette una tristezza incredibile.
Quando poi lei si piega e gli mostra il culo e lui la guarda pensando ''una volta le donne strisciavano per me,ora per lei ho la stessa valenza sessuale di un neonato,però cercherò di godermi lo spettacolo''.
Si prende lo specchio e si guarda:''come ha potuto il re del Rock'n Roll ridursi così?
L'ironia diventa la materia oscura con cui si costruisce una riflessione amara sulla vita.
L'ironia è una sorta di realtà aumentata in cui il paradossale il comico e l'impossibile servono a raccontare la tragedia della normalità.
Questo è l'unico film che conosco che abbia per protagonisti dei vecchi di un ospizio,e l'unico modo che ha il regista di trascinarci in questa cupa realtà è appunto presentando dei vecchi fuori dall'ordinario,pronti a far scintille tra l'horror e la commedia,ma è un mero artifizio per obbligarti a vedere la vita dalla prospettiva di un vecchio.
La colonna sonora riesce a dare un non so che di epico a momenti di pura assurdità.
Questo è un film epico,dell'epopea di chi combatte i rimpianti e l'amarezza,tra cateteri e pus,trattato come un burattino o un pacco da spostare,e nel frattempo già che c'è una mummia che ti aspira l'anima dal culo,il tutto nella cornice western del Texas.
Perchè in fondo quando sei al capolinea,può succedere davvero di tutto.
Si potrebbe obbiettare che questo film vive della luce riflessa del mito di Elvis,ma non è così,la luce del mito di Elvis è la luce della giovinezza,e l'Elvis invecchiato è un artificio che costringe a pensare l'impensabile ovvero di vedere noi in un anziano.
Dovrebbero dare più spesso questi film,forse i nostri anziani riceverebbero più visite.

Cronaca nera

Stanze aspettano vuote
fari di auto
alle finestre
che illuminano il buio,
per sparire nel vuoto silenzioso
come fuochi fatui,
villette immerse nella nebbia
un labirinto di asfalto
statali che portano all'inferno,
parcheggi immensi che si perdono
nel limbo dei
bambini soffocati
negli uteri neri
liquidi amniotici
scorrono al fondo dei canali,
tra cantieri per innalzare
cimiteri grattacieli immensi
unici a sfidare
la lama nera del cielo
nel piatto orizzonte
della pianura padana,
la Dubai dei morti.
E' un mondo immobile
i sogni dei tossici
sono come pesci buffi e luminosi
al fondo dell'oceano nero della notte.
Ma i miei occhi
sono pieni di nebbia,
mi spengo nella mia auto
fragile guscio di calore
la mia carne sanguina
del coltello nel mio petto
sarà cibo per i giornali,
svolazzeranno nel vento di primavera
che spazzerà la nebbia
quando io sarò turbine nel cielo azzurro.


Immacolata concezione

Fonte di ghiaccio
puro
sgorga luce d'oro
sopra le montagne
alberi fremono nella neve
e guardano
al cristallo biondo
che risplende di luce
che ha folgorato il buio
lo ha penetrato
ogni colore
è un fremito di piacere,
ma una croce solitaria
nera si staglia
su un sole
che nasce
una statua di pietra nera
guarda a terra
incompiuta è la redenzione,
ma a mezzogiorno
sugli alberi si odono
 strane melodie
e la gente guarda verso il cielo
e non sa perchè,
qualcosa di impercettibile
cambia nella luce
e l'azzurro si fa più cupo
una foglia gialla morta
mentre cade
diventa oro
risplendente,
gli alberi sospirano
e la valle si fa incantata
fino a che l'angelo della sera
incarterà nel cielo indaco
il mondo
e lo presenterà
alla Signora,come dono
e la terra scura
perderà la speranza,
si struggerranno i salici
nel vento solitario
e piangeranno
in una nebbia pensosa
lacrime di ghiaccio
i demoni porteranno i mortali
gli specchi deformanti dei sogni
e vedersi grandi o piccini
oblunghi e bislacchi
mentre una risata
risuona dal centro della terra.

venerdì 1 dicembre 2017

Nevicata

I volti cupi delle nubi
hanno mille bocche
che dal cielo grigio
delle altitudini siderali
gridano
minacce orribili
e moniti tremendi,
ma la genia di Adamo
ha orecchie che non odono
e i cupi verdetti
cadono sotto forma
di croci di ghiaccio,
le loro urla
vento silenzioso.

domenica 26 novembre 2017

Il nostro rumore

Forse che il cielo azzurro
ascolta le discussioni dei vecchi?
no il cielo non ascolta,
solo la terra ne ha la pazienza.
1 milione e più di zoccoli
scalpitavano fra l'azzurro
e le praterie verdi
e ora le loro ceneri
sono soffiate
ai margini del prato.
Si ci ascolta,
ma il nostro rumore
è quello della sabbia
deposta dal vento.

sabato 25 novembre 2017

Ode al motore diesel

Lo vogliono abolire,ma questa è una gran coglionata.
Dopo 50 anni di miglioramenti il diesel da una caffettiera sfumacchiante e lenta come una lumaca,è diventato dopo una lunga faticosa serie di migliorie un motore con prestazioni analoghe al benzina ma consumi ben al di sotto.
Oramai qualsiasi diesel,tranne forse quelli dei coreani che sono un pò indietro è in grado di sviluppare una novantina di cavalli e consumare 20 km con un litro reali.
Io non credo alle rivoluzioni Tesla credo nella lenta miglioria che permette anche solo di migliorare il consumo dell'1% ogni anno.
Invece di ciarlare di vecchi motori a combustione interna,questi cialtroni,che apprezzino il piccolo miracolo che ha permesso a un motore da trattore di trasformarsi in un motore dalle prestazioni notevoli e dai consumi contenuti.
E per quanto riguardi gli inquinanti c'è uno studio dell'università di Montreal che dice che i nuovi diesel dotati di Fap inquinano anche 10 volte di meno del benzina.
Però passerà che il diesel va abolito.
Perchè non hanno la pazienza di aspettare.
10 anni e i 30 km con un litro diventeranno realtà,e ora sul più bello di un'evoluzione tecnologica vera mandano tutto a puttane.
Il futuro è l'elettrico,già,ma con cosa viene prodotta l'elettricità?
E poi l'onnipresente ibrido.
Certo l'ibrido in città è intelligente,ma fuori?
E' un benzina e basta.
E quando oso chiedere perchè non fanno un diesel ibrido tutti lasciano cadere la domanda.
Perchè non fanno un diesel ibrido?
Ode al motore diesel.
Speriamo che i tedeschi si facciano sentire,sono gli unici che possono fare lobbying per salvarlo.
Mi piace il diesel,mi piace il suo rumore ruvido,mi piace molto di più dell'insipido elettrico.
Bisogna difendere il diesel dalle appendino ignoranti.
Anni e anni di ricerca buttati nel cesso?
Il common rail,il multijet,tutta tecnologia italiana,le turbine a geometria variabile,possibile che nessuno lo apprezzi,questo gioiello della tecnica,parco ed efficiente?
Salviamo il motore diesel dalla barbarie del neoambientalismo ignorante.

venerdì 24 novembre 2017

Tesla: la fine dell'imprenditore guru-illusionista,e della tecnologia-magia da Luna Park

Ogni bull market ha un suo simbolo,una sua forza trainante una sua dimensione.
Questo mercato toro (ndr per chi non lo sapesse il mercato toro è quello in crescita,nozione scontata per molti ma io mi rivolgo anche un pubblico non necessariamente formato economicamente ) ha avuto come simbolo Steve Jobes.
Mentre qua in Italia gli imprenditori erano fermi al concetto-format di masterchef,per cui bisognava assomigliare il più possibile a Carlo Cracco, essere inutilmente cattivi e offensivi e ostentarlo,negli Usa scattava l'era dell'imprenditore guru.
Mentre da noi si cercava di colmare questa lacuna eleggendo Briatore a modello imprenditoriale,perchè era un Carlo Cracco che non faceva il cuoco,negli Usa spopolava Steve Jobes.
La storia dell'imprenditore guru è più o meno questa,per 20 anni è un nerd maniaco della perfezione che ostacolava l'azienda perchè creava prodotti di indubbia qualità ma fuori mercato,tenuto in vita da dei nerd,unici compratori del prodotto (detesto il termine,ma devo utilizzarlo) che erano in sostanza dei protoseguaci dell'azienda setta e del suo guru Steve Jobes.
Per un pò sopravvive grazie al fatto che nel consiglio di amministrazione lo allontanano e cercano di mediare fra le sue esigenze di maniacale perfezione e la possibilità di reggere la concorrenza del mercato.
Un pò come Mao quando venne isolato dagli altri comunisti, Jobes comprende che per ritornare padrone dell'azienda deve lanciare una rivoluzione culturale e così lancia il touch screen.
Il resto è storia nota,da roba da nerd diventa status symbol irrinunciabile per ragazze ricche che si affrettano a comprarlo per metterlo nelle custodie rosa,con i brillantini o con addirittura le orecchie da coniglietta.
Creati clienti donne giovani e ce l'hai fatta,hai sfondato,hai raggiunto il ''core'' del mercato.
Torniamo a Steve Jobes,lui è più cattivo di Carlo Cracco e Briatore,quelli che l'hanno conosciuto sanno che una riunione con lui non era una lezione di yoga,ma qualcosa di simile alle riunioni dei generali con Hitler nel bunker di Berlino del 1945,sfuriate in cui i generali ogni tanto tentavano a capo chino di replicare,'' mein furher'' dando ancora più benzina al fuoco inesausto di furia del furher.
Solo che Hitler ha perso la guerra,Steve Jobes l'ha vinta.
E si è guardato bene dal ''fare il cattivo'',anzi ha veicolato l'immagine di hippy prestato alla silicon valley che va a comprare il cibo biologico ai mercatini di San Francisco.
Scrive autobiografie che sono autoagiografie,il suo rapporto col pubblico è quello di un telepredicatore,la sua azienda una chiesa.
Indubbiamente si è fatto da solo,questo gli va riconosciuto,certo ha parassitato alcuni colleghi più dotati come Steve Wozniak che sono conosciuti solo dai nerd e non dalle giovincelle che mettono l'ultimo I-phone nella borsetta di Prada.
La cosa strana è che in Italia tutti i raccomandati di ferro che hanno la coda di paglia,giocano a fare gli Steve Jobes,da Matteo Renzi,all'ultimo raccomandato 21enne eletto in Sicilia coi voti mafiosi del papà che non ha mancato di citarlo,stay hungry ,stay foolish.
Ma consegnato il brand Apple nell'empireo del ''paradiso delle signore'', l'era del capitalismo degli imprenditori guru sta per tramontare,e con essa il bull market da essi cavalcato.
E veniamo al caso Tesla-Elon Musk.
Tesla non è un'impresa: è una setta,una religione e Elon Musk ne è il guru.
La capacità di questi individui è di aver individuato una tendenza:scomparsa la credenza della magia e del soprannaturale,del miracoloso,la gente carica di valenze magiche la tecnologia la quale smette di essere quello che è,ovvero nuove soluzioni per ottimizzare le risorse,per diventare una sorta di luna park in cui ci si può abbandonare fanciullescamente alla sua magia.
Le macchine Tesla sono giocattoli,si aprono come la macchina di batman,sfruttano l'accelerazione dell'elettrico per fare battere le mani alle vecchiette che vengono immortalate nel loro stupore nei video su youtube dei tesla-devoti.
I punti fondamentali che qualsiasi amante della tecnologia razionale e non da Luna Park vengono evasi:
Se tutti quanti avessimo una Tesla quanto verrà a costare l'energia elettrica,come verrà prodotta l'energia necessaria ad alimentare le batterie della Tesla,come si riuscirà a compensare gli squilibri di tensione vertiginosi quando i lavoratori torneranno a casa e metteranno in carica il giocattolo Tesla?
Vi rendete conto che per avere tutti l'auto elettrica saremo costretti a tornare a illuminarci a lume di candela perchè accendere una lampadina diventerà costosissimo?
Questo non fa futuro?
Non fa Luna Park?
Il problema è che non solo Elon Musk ha evaso questi problemi,ma non si è neanche curato di mettere in campo le forze necessarie per produrre questo giocattolo in dimensioni un pò più grosse.
Delle 200000 Tesla prenotate dei fedelissimi ne sono arrivate solo il 10% perchè dice lui,c'è un collo di bottiglia.
No non c'è un collo di bottiglia,c'è la mancanza di cultura tecnica che è appunto razionalizzazione delle risorse,necessaria per fare qualcosa su scala di massa.
E se Steve Jobes se l'è cavata perchè era un dritto e ha messo su un esercito di schiavi che assemblano i suoi giocattoli,Musk è rimasto nel suo paese dei balocchi e non riesce a produrre più che poche migliaia di auto all'anno.
Piene di difetti per giunta.
Con i soldi con cui ti compri una Tesla ti puoi comprare macchine che hanno una qualità incomparabilmente alta,ma che non fanno Luna Park.
Viviamo in un mondo strano,predire il futuro è difficile perchè ciò che sembra più utile a fare predizione,ovvero la razionalità,cozza con l'irrazionalità fondamentale dell'uomo.
Tesla è in bolla,prima o poi le cose che ho scritto in questo post verranno scritte dai media mainstream,ma per ora il Luna Park continua.
Elon Musk ha lanciato il nuovo camion elettrico.
Mamma mia il futuro che arriva!
Ma scusate CHE SENSO HA UN CAMION ELETTRICO?
E' il problema del capitalismo,al quale è estranea una parola:pianificazione.
La pianificazione può solo essere fatta dallo stato.
Se l'auto elettrica dovrà diventare un fenomeno di massa non lo può decidere un'imprenditore guru e la sua setta,ma uno stato che riorganizzi la sua rete elettrica in funzione del progetto.
Impresa costosissima che nessun privato può permettersi di sostenere.
Ma Elon lancia il camion elettrico,e il tg 5 ci fa il servizio.
Il punto è molto semplice,la Svizzera ha già optato per la soluzione elettrica,ma su rotaia.
La Svizzera che è uno stato nazionale piccolo efficiente e razionale ha deciso che il 90% della merce deve viaggiare su rotaia,ovvero su elettrico.
Solo che la cosa non fa ballare le nonne,non fa Luna Park,non c'è nessuno a stupirsi dell'accelerazione dell'elettrico perchè sono almeno 60 anni che ci sono treni elettrici che hanno accelerazioni straordinarie.
L'elettrico trasporta merce su gomma è di una totale idiozia.
Che te ne fai dell'elettrico su gomma?
I pneumatici hanno un attrito superiore alle rotaie.
I TRENI ELETTRICI ESISTONO GIA' E ASSOLVONO BENISSIMO ALLA LORO FUNZIONE.
Solo che il guru aveva bisogno di far battere le mani alla nonna,ora qualcuno si comprerà il Tesla Truck e farà un video su youtube in cui dimostrerà che accelera come una Ferrari (quella sì vero gioiello di tecnologia).
Si ma al di là del Luna Park da un punto di vista ''razionale'' che senso ha?
Dal momento che l'energia per mandare avanti un Tir è ancora maggiore di quella necessaria a un'auto il giocattolo si fa  ancora più grossa e se una nazione deve investirci sopra trasformando la propria rete elettrica,tanto vale che a quel punto investe sulla rotaia.
Ma questi problemi in casa Musk non si pongono.
Da una parte si è portati a pensare che lo stato sia una cosa inutile,ma che ovviamente debba scucire i soldi per il Tesla truck.
Anche se non gli conviene.
Perchè lo stato è parassita,e il privato efficienza.
Perchè gli uomini del nostro tempo sono orfani del magico,e allora investono sulla tecnologia,le aspettative di un pubblico nei confronti dell'illusionista.
Vogliono magia,giocattoli e un mondo simile a Star Treck,ma la tecnologia non è questo.
Vengo a sapere addirittura che un gruppo di scienziati della Silicon Valley ha creato un nuovo culto:
quello di un computer superintelligente dal quale farci governare.
Questa gente ha una mentalità religiosa,non tecnica.
Primo Levi in la tavola periodica aveva intuito che il tecnico lo scienziato ha un rapporto ''animistico'' con la scienza,così ogni elemento ha uno spirito rappresentato da una storia.
Ma la scienza e la tecnologia sono innanzitutto razionalità e se diventano religione presto o tardi si schianteranno con la realtà che hanno emarginato fuori dagli show in cui si esibiscono gli imprenditori guru-illusionisti.

giovedì 23 novembre 2017

L'epicentro della prossima crisi?Casa tua.

Vi ricordate quel post cretino di Uriel in cui diceva che la crisi in Italia non c'era ma era un affare americano,perchè i pensionati mantenevano in vita il sistema,ora il problema è proprio quello,chi gliele pagherà le pensioni ai pensionati nei prossimi decenni,i nipoti che si fanno mantenere da loro,le risorse,Renzi e il giobsacT ,Mario Draghi che presto verrà sostituito da un cornuto teutonico,tua sorella?
Se hai risposto tua sorella hai ancora un pò di senso pratico:
ma ti sbagli,in Italia la prostituzione non è tassata dunque tua sorella si farà sbattere dal pensionato ma non pagando le tasse non chiuderà il cerchio.
C'era questa infografica in un articolo di zerohedge,che è un sito cazzaro al pari di uriel dove però circolano molte informazioni utili a chi voglia ricostruire la realtà.
L'infografica era questa:


Nota bene l'articolo dal quale prendo questa informazione non si occupa di Italia ma di qualche cazzata inerente all'India
http://www.zerohedge.com/news/2017-11-22/indias-207-billion-mess-once-lifetime-opportunity-asias-richest-banker

Ora il problema è sotto i vostri occhi.
Che la realtà intorno a noi non brillasse ce n'eravamo resi conto da un pezzo,ma un conto è pensare di espiare una crisi globale,un conto è rendersi conto che la terra trema e l'epicentro del terremoto è sotto i tuoi piedi.
Parliamoci chiaro signori,Ray Dalio,non uno qualunque,ma il re del risparmio gestito ha scommesso più di un miliardo di dollari contro aziende e banche italiane.
Gridare allo speculatore cattivo non serve a niente,serve piuttosto rendersi conto che la situazione è grave e non grave come quelle notizie ''gravi'' che senti al telegiornale,ma che non ti riguardano.
Qui che la situazione è grave lo apprenderai prima tu che il telegiornale,quando i tuoi depositi bancari saranno congelati.
Ho cercato bolle e crepe ovunque,dalla Cina,agli untori Usa (dare la colpa a loro è come darla al maggiordomo in un romanzo giallo),a chissà quale paese.
La crisi rischia di scoppiare dall'Italia.

martedì 21 novembre 2017

Impalpabile

Suona violino
suona nel vento
sulla spiaggia solitaria
delle vedove vergini,
si battono il seno turgido
indossano maschere,
sono fatte d'aria,
i loro piedi sollevano
sabbia,
si perde in una danza
che sa di sera
di occhi scuri
di tramonti colorati
che si stagliano
 su muri bianchi.
Le hai amate
e non sai quando,
suona violino
più forte delle onde
più tenue della pioggia
impalpabile
che cade,
sui loro capi reclini,
più silenzioso
del tempo che passa
e lascia dietro di sè
i deserti e le città.
Come una stanza vuota
quando fuori piove
piano
sento
il rumore del mare lontano.

sabato 18 novembre 2017

Arhiman

Arhiman

cado di schiena
nella grande fossa oscura
e lo sento sotto di me
l'occhio dell'abisso
 aveva deciso di spegnersi
ma ora il suo cuore
ha avuto misericordia:
quelli che tu chiami angeli,
le falene che sbattono
contro la grande luce
saranno bruciate ,
saliranno fino in paradiso
le fiamme dall'abisso
alimentate dagli occhi 
dei ragazzi suicidi,
occhi negli occhi
abisso nell'abisso,
chiunque abbia amato
sa cosa si cela al fondo
delle nere pupille,
da questo abisso
verrà un denso fumo nero
cui nemmeno l'onnipotente
potrà sottrarsi.

La sera

Mi rifugio
nei cieli lontani
blu della sera
sui tetti
fra i comignoli
balzo nel vuoto,
una bocca soffia
su una candela
spegne la fiamma
e' buio,
ma le volute di fumo
troveranno
 la loro strada verso il cielo.

Il porto della sera

L'orizzonte illumina
la volta celeste
le montagne rifulgono lontane
e io le guardo
sulla soglia della mia porta.
Come una grande immensa aquila
scende la sera
l'immensa sera luminosa
e gli dei mi salutano
come antichi parenti
mentre mi allontano
su una nave
che parte
e naviga sempre più lontana
nel mare dell'infinito.

Ho perso il senso del tempo

Che giorno è oggi?
Su quale pagina del libro della vita
ha soffiato il vento?
Quante foglie sono volate
nel cielo azzurro?
Quanti soli sono sorti
sui pianeti del vasto universo?
E quanti occhi si sono chiusi
e non potranno più vederli?
Il mondo gira e io cado
perchè sto fermo e non lo seguo,
non so più che giorno è
da molto tempo.
Guardo la pendola
da dentro a uno specchio
un passo più in là
è la vita
ma ho dimenticato il mio nome
ed attendo invano
 che qualcuno mi chiami,
mi chiedo quando sarà
il mio giorno,
forse è già passato
e io non me ne sono accorto
forse sono già morto.

giovedì 2 novembre 2017

Giorno dei morti

Fra le due colonne
dell'entrata del cimitero
è blu fino all'orizzonte
è tempio del silenzio
i morti ascoltano
i lumi si accendono
sulle tombe,
come uno specchio
le stelle
si illuminano sui nostri capi
un dubbio serpeggia
nella mente
apparteniamo allo stesso regno?

sabato 28 ottobre 2017

I demoni dell'aria
graffiano il cielo
che sanguina rosso
e riflette le fiamme
nella valle che brucia
goccie di sangue
foglie d'autunno

domenica 22 ottobre 2017

Il vento d'Autunno

Il vento d'Autunno
pulisce il cielo
dei miasmi dei demoni
nella mia vecchia casa
c'è ancora l'occhio che guarda
sotto una scrivania
nel giardino dell'occidente
le piante risplendono
e il vento soffia dalle montagne
il giallo dell'occidente diventa
 rosso,sanguina
poi bruno ed è sera
ed autunno
ma l'occhio attende me
ed una luce brillerà
ai 4 angoli
dell'universo
una luce dietro alle montagne.

sabato 21 ottobre 2017

Glastonbury

Abbazia senza tetto
e senza porte,
il vile fuoco
degli incendiari
zelanti
ha liberato
gli spiriti,
ora il vento
batte due volte
allo stipite di pietra
prima di riversarsi
su fuscelli d'erba
che si  prosterneranno
a te.
Il tetto e' fatto
di stelle del cielo
un libro invisibile
e' nei segni
delle crepe dei muri.

Non solo le banche: Bridgewater punta contro sistema Italia in toto

Non solo le banche: Bridgewater punta contro sistema Italia in toto

19 ottobre 2017, di Mariangela Tessa
Non solo le banche ma tutta l’Italia, e con essa tutta l’Europa, è finita nel mirino di Ray Dalio, numero uno dell’hedge fund più grande al mondo, Bridgewater (160 miliardi di dollari in gestione).
Stando a una ricostruzione di Bloomberg, il suo fondo speculativo avrebbe puntato circa 1,4 miliardi di dollari contro l’Italia, scommettendo su un forte ribasso delle quotazioni delle principali società quotate a Piazza Affari.
È dei giorni scorsi la notizia che nel mirino del fondo era finita Intesa Sanpaolo. Oltre alla banca guidata da Messina Dalio ha aperto una posizione ribassista sul settore finanziario italiano per più di 700 milioni (UniCredit, Banco Bpm, Pop Emilia, Ubi Banca e Generali Assicurazioni), altri 610 milioni sarebbero poi stati investiti contro il settore energetico: $300 milioni contro Enel e più o meno altrettanti contro Eni.
Ma la puntata di Dalio, come dicevamo, non si ferma in realtà soltanto all’Italia. Secondo i commentatori di mercato, agendo in questo mondo il fund manager – che ultimamente, impegnato com’è nella promozione del suo nuovo libro sta ottenendo risultati molto meno brillanti del solito – sta di fatto remando contro l’intera Eurozona.
“Come reagiranno Roma, Bruxelles e Francoforte? Non possono certo ignorare il primo hedge fund al mondo. Sarà necessario pompare denaro fresco in Italia. E Merkel non ne sarà felice”, osserva Raul Ilargi Meijer sul blog finanziario The Automatic Earth.
Dal punto di vista prettamente operativo di un trader a caccia di rendimenti, che vuole fare acquisti oggi sul mercato, in Europa ci sono certamente maggiori opportunità rispetto a Stati Uniti o altri paesi industrializzati in termini di rapporto tra prezzo e ritorno dell’investimento: detto questo se c’è una regione ancora carica di incertezze, politiche ed economiche, questa è senza dubbio l’Europa.

venerdì 20 ottobre 2017

Il mare

Il mare s'era asciugato
perchè troppo a lungo
lo avevo ignorato
La sua spuma azzurra
solo un ricordo
il mare,il mio mare
s'era asciugato.
Ti amo o mare
se vivo ancora
è per te
voglio rivederti.

Gli occhi del deserto

Il deserto vede luci strane
da sempre,
ma tace,
oggi è il giorno degli uccelli
di metallo,
si alzano e tagliano l'aria calda
aprono le cateratte di fuoco
e riempiono di pallini incandescenti
la collana della sera,
poi schizzano ovunque
come il sigillo del loro dio di acciaio,
vanno e vengono ,
come mille occhi di sciacalli
guardano dai loro schermi
la notte verde a infrarossi,
le città che bruciano,
nell'opale nero,
della cruda e lontana
indifferenza del mondo.
Gli occhi luminescenti degli sciacalli
sono porte nere dell'inferno.
Dopo che li hai visti
non li puoi dimenticare.
Li vedi nei led dei computer
negli specchi,
negli occhi del salvatore
che sanguina lento.
Anche lui?
Li vedi nel nero delle pupille
della tua amata.
La porti di fronte allo specchio
e lei grida
''perchè non sopporti
qualcuno che ti obblighi
a guardarti
di fronte allo specchio.''
''Perchè?
Vedi anche tu quello che vedo io?''
Hai forse paura delle creature del deserto?
dello scorpione,del passo silenzioso
del nostro guerriero?
Qualche convoglio brucia,
i cani scappano
gli sciacalli rimangono fermi
a guardarti,
in un attimo eterno
gli sciacalli sono lì
impassibili e ti guardano,
quegli occhi immobili
che brillano sull'asfalto
triangoli neri maledetti
non riesco a togliermeli dalla testa,
triangoli neri,finestre nel tempio del buio
riflettono l'inferno
che brucia nella notte,
il silenzio del deserto,
gocce di inferno
brillano nell'opale nero della notte.
Tu distogli lo sguardo,
ma senti il loro sullo stomaco
come se si avvicinassero
ma li guardi e loro sono ancora lì,
maledetti
fai risplendere la notte di fuoco
e spari pallini incandescenti
nel buio
per mandarli via,
ma loro si rimescolano alle
mille gocce incandescenti
di piombo fuso
balenando ovunque
per perdersi nel vento della notte
e guardare l'unico immenso occhio
nero di sciacallo del cielo.


mercoledì 18 ottobre 2017

Verrà la morte e manderai affanculo pure quella

Ci avevo pensato per più di due mesi di seguito.
E alla fine mi recai da lei per dichiararmi.
Lei era bella come sempre,piansi,era vero aveva i tuoi occhi,i tuoi occhi puttana,l'ultima cosa che mi tocca vedere!
Schiacciai il grilletto.
''cik...''
''manca il boom,sono forse morto?''
''Direi di no tesoro'',una mano lo accarezzò ,Quella Mano tanto amata,che non aveva mai avuto il coraggio di prendere fra le sue,di baciare,ora lo stava accarezzando la testa facendolo sentire solo un ragazzino deluso,carezzato da una mano così comprensiva...
Si abbandonò a quella mano,era incredibile come dinanzi a lei tutto finisca per diventare così piccolo,scomparire così,la Cina una macchia caffè latte sul suo collo,e Giove nient'altro che uno degli inutili regali con cui l'aveva omaggiata,inutilmente.
Pianse nebula di Orione e si sentì infantile un puro nulla,perchè lei poteva vederlo.
Un libeccio ad Ottobre fremette tra i loro occhi quando lei lo guardò dalle nere pupille di cosmo profondo,stupidamente,disperatamente desiderose di lei.
Era vero la morte aveva i ''suoi occhi'' e non solo,anche le sue dita,i suoi capelli,la sua pelle,le ''sue cose'' (e' triste nel 2017 doversi riferire così agli organi genitali).
Ero incantato,stupefatto,ma una cosa è certa,non ero morto.
Lei colse quel pensiero e infine parlò:
''tu eri già morto la prima volta che mi guardasti'',ma non in senso stretto,''per morto si intende un'altra cosa''.
Io presi  il sax e le dedicai un pezzo che avevo composto,lei sembrava impassibile,io a un certo punto scoppiai a piangere,''perchè non sono morto?''
''Perchè dovresti renderti conto,non ci si presenta all'appuntamento con l'amata messi in questo stato!''
Gli disse in tono di rimprovero.
''Sempre gli stessi jeans...''
''Ma ho le Clark...''
''Ma le Clark bisogna saperle indossare!''
''E che pretendi che mi presenti in cravatta?''
''No solo un pò di stile,devi essere adeguato al contesto,non ho fatto storie a Van Gogh,lui si è pugnalato in un campo di grano,parbleù,lui si che aveva stile,perchè.. '' -e qui cominciò ad avere un tono quasi professorale-'' e avere stile significa essere adatti al contesto''.
Ora pure il francese parbleù,ma che cazzo vuole questa?
Posò il sax,la guardò negli occhi neri,neri più profondi dello spazio profondo e le disse:
''vaffanculo''.
''Vivere non ho il diritto di farlo come voglio'',''ma nemmeno morire?''.
''Sai che faccio?Prendo il pupazzo di flat Eric,quello della Levi's gli metto nelle mani la pistola,poi gli faccio sparare''
''E così tutti diranno si è suicidato con le mani di un pupazzo,adesso metto anche la musica anni 90 della pubblicità,e pretendo che la mettono anche al mio funerale''.
''Voglio morire con il pupazzo della levi's che mi spara mentre ciondola con la testa al ritmo di Mr Oizo''.
''Adesso guarda se non decido di morire come voglio'',prese la mano del pupazzo la infilò nel grilletto,e di nuovo -cik- niente la pistola non sparò.
''O alle mie condizioni o niente'' sancì la presenza trionfante.
''Puttana!'' le gridai.
Nel frattempo gli si erano fatti vicini gli infermieri del 118 che lo vedevano inveire al nulla con un pupazzo giallo in una mano e la pistola nell'altra.
''Attenti ha perso il senno,è pericoloso sta tentando di uccidersi''.
Lui continuava a premere il grilletto con la pistola e '''niente''.
Gli saltarono addosso e lo immobilizzarono.
Lo prelevarono a forza e lo misero dentro un'ambulanza,gli diedero delle gocce.
''Ci vedremo domani non ti preoccupare'' gli disse l'amata odiata creatura.
L'indomani fu trovato morto nella sua stanza di ospedale psichiatrico,indossava un completo valentino,nessuno capì come fosse entrato in ospedale quel vestito.
La causa della morte?
Gli era caduto un vaso di rose rosse in testa.
Nessuno fece ulteriori domande,solo molti si stupirono che mentre le funzioni religiose venivano celebrate,dalla sua mano destra si alzava un dito medio verso i presenti,il prete imbarazzato si affrettò a finire la funzione.
Alla fine mentre lo seppellivano uno degli addetti si lasciò andare ad ''sarà anche stato un tipo strano,ma aveva stile''.
A quel punto nella stanza echeggiò una bestemmia.
Sulla sua tomba una foto inappuntabile.
Nemmeno da morto era stato libero di fare come cazzo gli pareva.
Verrà la morte e manderai affanculo pure quella.

martedì 17 ottobre 2017

Città dei fantasmi

Tu sei vivo,sei morto?
Non so
Penso te ne accorgerai dopo...
dagli angoli delle stanze,mi guardano.Dal fondo dei cassetti,mi guardano.Dal profondo del cuore,
mi guardano.Dagli occhi delle fotografie,mi guardano.
E' l'oceano degli scomparsi.
Piango per credere che mi siano appartenuti,ma è solo una pioggerella su un grande oceano grigio.
Rumori di appartamento,rumori di tram,rumori di città come onde del mare degli scomparsi.
Scrosciano risacche di silenzi dai punti morti delle stanze.
E' l'umanità senza umanità,suonano le tv,per non sentire il suo rumore, suona il campanello
io so che in verità non ha suonato,prima di aprire e vedere chi c'è alla mia porta inghiotto la pastiglia letale e attendo che faccia il suo corso.
Sono proprio curioso di vedere chi è,ho l'anima bisognosa di un bagno nell'oceano grigio.
Un'ascensore vuoto sale,sale e continua a salire.
Si ferma al mio piano,io non so più se è sera o è mattina,io vado ad aprire:il pianerottolo è vuoto.
La tromba dell'ascensore è vuota di ascensore mi sporgo e vedo il buio,da dietro sento
lo sguardo di qualcuno che si posa sulla mia schiena, mi giro,incrocio lo sguardo e cado.

venerdì 13 ottobre 2017

The tube

Tubi di fibra ottica
mangiano le nostre immagini
digeriscono i nostri cervelli
per essere cagati fuori dal tubo
ormai solo più merda,
maledetta internet
sacrificio umano
con pugnale di semiconduttore
nel tuo cuore.
Almeno ci fosse un'aldilà
fantasma intrappolato nel circuito
tormenti gli occhi e i cuori.
Sia blackout e vecchie notti di stelle
rivoluzionari fanno esplodere
tralicci
tagliano fibre ottiche
diffondono virus
ma è troppo tardi,
zingari rubassero il rame
nella sede di google
internet è cosciente
e soffre del tuo dolore
più di Cristo
crocefisso ad un chip di silicio
ma non può morire e rinascere
lo fa a corrente alternata
1 milione di volte
rendendo vano il gesto.
Rumore di frigorifero
è suono d'inferno
sanguinano gli occhi
cristalli liquidi
a nulla vale la tomba e il suicidio
demoni in pixel
odi a Behemot in mp3
lui sa tutto
 lui è te
tu in lui
in eterno
in milioni di server
l'oblio della morte
un caro vecchio ricordo.

mercoledì 11 ottobre 2017

Pace ad Ottobre

Il fuoco brucia
una colonna di fumo
quieta sale in un cielo
nuvoloso
brucia l'erba secca
l'erba scura di fianco
guarda il fumo
 che sale
e non attende
il tramonto
per riposare,
tanto il sole è oltre le nubi
fresco è il sapore
della terra
la stagione
che cambia.

La terrazza sopra la città

Dall'alta terrazza
guardavamo la città
le diecimila torri
di cristallo acciaio e avorio,
le isole sospese
le balaustre d'oro
i minareti viola
gli alberi ramati 
risplendevano,
Dio era con me
Dio era il Sole
e io gli volgevo le spalle
e guardavo l'orizzonte,
tu eri con me
e guardavamo lo stesso punto
lontano,
poi mentre il sole tramontava
le nostre ombre 
si allungarono immensamente
fino all'orizzonte
e solo allora
si baciarono
in quel punto lontano
nell'infinito.

Montagne

Basse erano le montagne
innevate
dall'alto
le guardava
ho sentito una musica
possente
che risuonava
nel cristallo,nelle rocce
nel cielo e nelle nubi
dando forma a tutto
sbuffi di vento
è il mio respiro
se la musica cessasse
sarebbe solo
vuoto azzurro.

domenica 8 ottobre 2017

Incubo

La Luna era grande,enorme
e non ne capivo il motivo
la Luna era vicina
e tutti ne sentivano l'attrazione
sassi
salivano a mezz'aria
e rimanevano a fluttuare incerti
poi sparivano inghiottiti
dall'abisso superno
attratti dall'astro abnormemente grande
com'era grande
e splendente
più luminoso del sole
eppure il cielo era nero,
ma nessuno guardava in cielo,
festa doveva essere
eravamo in attesa del re,
il grande guaritore,
ma il re in verità
era solo un buffone,
la Luna era grande
e solo io
avevo il coraggio di guardarla
poi abbassai lo sguardo
guardavo
la passeggiata:
madri nutrivano
neonati deformi
l'apocalisse era vicina
il cielo pieno di segni
ma tutti guardavano a terra,
e si ostinavano a strappare croci
dal loro utero
ma era la fine dei tempi
e il cielo nero era sazio di sofferenza
e la Luna potente
io andai loro incontro
e indicai la Luna
non guardarono il dito
come gli stolti di un tempo
folli e isterici
me lo tagliarono,
allora io mi alzai con sdegno
e gridai:
a chi non può o non vuole,non donerai la luce
guardare la luce del cielo,
piuttosto che questa infamia
abortisci!

sabato 7 ottobre 2017

Cielo azzurro d'autunno

Oh come è azzurro il cielo
le sue carezze blu
blandiscono il nostro sangue rosso
così fresco è il cielo d'autunno
raffredda il nostro sangue che ribolle
d'ansia,di rabbia,di ingiustizia
oh come sono lievi le nubi
tergono le lacrime
dai nostri occhi umidi
oh com'è perfetto il cielo
mentre il campanile rintocca
nell'aria vuota
il rumore della pace risuona
i salici ondeggiano
al fresco respiro della sera.

giovedì 5 ottobre 2017

Il loto nero

Sirio si leva dall'orizzonte,un grido di gioia erompe fra i contadini:
la stagione della piena finalmente è arrivata.
Il popolo lo acclama , il sommo sacerdote,i l divino faraone è il ponte fra gli uomini e gli dei da cui fiumi di grano e miele potranno scendere dal cielo nero, ora che Sirio si è accesa sul deserto rosso gli dei riversano su di noi la loro benedizione.
Nella terra di Kemet (Egitto) così scura è la notte che puoi vedere le ombre proiettate dalla flebile luce di Sirio,e camminare nel deserto unicamente guidato da essa in un rapimento che solo chi ha varcato la terra di Seth, il deshret, può cogliere.
E' qualcosa di sublime, un filo d'argento che ci lega al cielo e agli dei mentre le dune si stagliano contro la volta stellata,e le nubi vagano solitarie e smarrite come ombre nere invisibili che oscurano il nero manto di stelle (Nut).
Mentre vago  nella notte d'Egitto rapito da incandescente meraviglia, vengo distratto un'orgia di profumi di olibano e incenso d'Eritrea che mi richiamano alla festa.
Il faraone è tra i contadini, a lui si inginocchiano, è mostruosamente alto e dal cranio allungato, una sorta di androgino indefinibile; mi fa un cenno di avvicinarmi, ipnotizzato lo seguo, mi invita a giacere su un letto, prende un loto nero.lo schiaccia nelle sue mani.
Fa entrare in una siringa il nero succo del loto, io giaccio immobile nel giaciglio, tra pesanti drappeggi rossi e curiose lampade poligonali che giacciono sospese a mezz'aria, intarsiate di cristalli e lapislazzuli creanti mistiche rilucenze.
Il faraone si avvicina con la siringa in mano, il succo nero trabocca dall'ago, gira gli occhi all'indietro, mi tocca la fronte
e suadente mi chiede:
''Vuoi conoscere la realtà  e uscire dall'illusione o sognare in eterno?''
Potrai volare sulle nere ali del falco di Horus nella notte eterna...
Rifletto su quella parola: ''eterno'', mi inquieta e non so a cosa alluda,ma provo un fondo di inquietudine.
Alla fine rispondo:
''la realtà,preferisco il transiente''
Il faraone sorride mentre è sdraiato su un lettino rosso.''Come vuoi tu...sei libero di scegliere''.
Giaccio stordito in preda al deliquio  si avvicina e mi pianta la siringa nel braccio,sento una strana energia e mi alzo dal letto,
vado verso la finestra, dalle pareti scende un liquido nero , ora tutte le stelle sono sparite dal cielo.
Il mantello della notte è completamente nero, tranne cinque stelle che formano un pentacolo sotto una luna deformata.
Lei mi guarda terrorizzata,il suo capo incoronato da uno strano diadema di legno circolare, dalle pareti comincia a scorrere un liquido nero disceso dal cielo, presto arriva sul pavimentomi tocca ed incomincia ad entrare nelle mie carni.
Presto mi sciolgo nel liquido ed è totale oscurità.
In un istante eterno mi chiedo: ''che cosa è successo?chi sono?c'è una via di fuga all'oscurità?.''
Apro gli occhi, una luce mi ferisce:sono i lampioni di una strada,giaccio nei pressi di un fiume che riflette iridescente le luci elettriche dei lampioni, nel mio braccio c'è si una siringa, sono in mezzo allo sporco...
ora ricordo...di fianco a me vedo un flacone'' KETAMINE 250 ml''.
Mi avevano avvertito  che era potente ma non pensavo fino a questo punto...
Solo adesso capisco che cosa intendeva il faraone nero per sognare in eterno, al bivio fra la vita e la morte mi sono pericolosamente avvicinato.