sabato 25 novembre 2017

Ode al motore diesel

Lo vogliono abolire,ma questa è una gran coglionata.
Dopo 50 anni di miglioramenti il diesel da una caffettiera sfumacchiante e lenta come una lumaca,è diventato dopo una lunga faticosa serie di migliorie un motore con prestazioni analoghe al benzina ma consumi ben al di sotto.
Oramai qualsiasi diesel,tranne forse quelli dei coreani che sono un pò indietro è in grado di sviluppare una novantina di cavalli e consumare 20 km con un litro reali.
Io non credo alle rivoluzioni Tesla credo nella lenta miglioria che permette anche solo di migliorare il consumo dell'1% ogni anno.
Invece di ciarlare di vecchi motori a combustione interna,questi cialtroni,che apprezzino il piccolo miracolo che ha permesso a un motore da trattore di trasformarsi in un motore dalle prestazioni notevoli e dai consumi contenuti.
E per quanto riguardi gli inquinanti c'è uno studio dell'università di Montreal che dice che i nuovi diesel dotati di Fap inquinano anche 10 volte di meno del benzina.
Però passerà che il diesel va abolito.
Perchè non hanno la pazienza di aspettare.
10 anni e i 30 km con un litro diventeranno realtà,e ora sul più bello di un'evoluzione tecnologica vera mandano tutto a puttane.
Il futuro è l'elettrico,già,ma con cosa viene prodotta l'elettricità?
E poi l'onnipresente ibrido.
Certo l'ibrido in città è intelligente,ma fuori?
E' un benzina e basta.
E quando oso chiedere perchè non fanno un diesel ibrido tutti lasciano cadere la domanda.
Perchè non fanno un diesel ibrido?
Ode al motore diesel.
Speriamo che i tedeschi si facciano sentire,sono gli unici che possono fare lobbying per salvarlo.
Mi piace il diesel,mi piace il suo rumore ruvido,mi piace molto di più dell'insipido elettrico.
Bisogna difendere il diesel dalle appendino ignoranti.
Anni e anni di ricerca buttati nel cesso?
Il common rail,il multijet,tutta tecnologia italiana,le turbine a geometria variabile,possibile che nessuno lo apprezzi,questo gioiello della tecnica,parco ed efficiente?
Salviamo il motore diesel dalla barbarie del neoambientalismo ignorante.

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