martedì 24 marzo 2020

Il dollar-oil standard e la mossa di Putin

La Fed ha lanciato il QE to infinity replicando le misure che ha preso la banca centrale del Giappone negli anni 90.
Questo approccio per quanto estremo a me pare sensato,i mercati stanno reagendo bene e per la prima volta viene applicato il famoso helycopter-money ovvero dollari distribuiti non più presso la banche ma presso la gente comune che potrà spenderli.
Ancora una volta la presidenza Trump nonostante le critiche si dimostra all'altezza della situazione e spara tutte le munizioni che ha a disposizione, senza esclusione di colpi.
Ma c'è un incognita su tutto questo,si chiama Arabia Saudita.
Il provvedimento in sè non creerà chissà quale inflazione perchè il mondo è avido di dollari e se la Fed stampa c'è un vasto mercato pronto ad assorbire questi dollari.
Questo mercato è principalmente quello del debito e quello delle materie prime.
Mi concentrerò sul secondo.
Viene purtroppo contrabbandata l'idea che viviamo in un regime di fiat currency,ovvero di moneta a corso legale,che viene accettata in quanto accettata dallo stato,in particolare per il pagamento delle tasse.
Questa idea è a mio avviso,semplicemente sbagliata.
Il dollaro può essere stampato a iosa perchè esiste una domanda di dollari guidata dal bisogno delle materie prime,in primo luogo, il petrolio.
Non mi stancherò mai di ripetere che noi non viviamo in un dollar-standard,ma in un dollar oil standard.
Se il petrolio non fosse quotato in dollari non ci sarebbe questa domanda di dollari in grado di assorbire i dollari stampati dalla banca centrale americana.
Chi ha osato minacciare questo ordine ha fatto una brutta fine:chiedete a Gheddafi e Saddam Hussein che proponevano una quotazione del petrolio in euro,o in'altra valuta.
Ora il coronavirus (si l'ho pronunciato,mi ero riproposto di non parlarne più visto che è letteralmente sulla bocca di tutti),è stato l'ago che ha fatto scoppiare la bolla speculativa americana,cinese e mondiale.
Non so se sia pilotato tutto questo,come molti sostengono,perchè rischia di far saltare lo status quo.
In particolar modo lo sanno i russi.
Siccome l'Arabia Saudita è il grande pilastro del dollar-oil standard,perchè detiene la maggiore riserva di petrolio del mondo e lo quota SOLO in dollari, i russi fanno di tutto per mettere in difficoltà il regime saudita di Bin Salman e creare un nuovo regime non più fedele a Washington.
I sauditi avendo un economia interamente basata sul petrolio hanno bisogno di un prezzo del petrolio molto più alto,molti calcolano in 80 dollari al barile.
Ora è a 23.
Minimo da 30 anni a questa parte.
I russi lo sanno perfettamente,e sono consci della dipendenza degli Stati Uniti dalla casa del Saud,e tentano di metterli in difficoltà andando contro l'opec guidato dagli arabi e pompando petrolio nel mercato,proprio quando il prezzo è ai minimi storici e la domanda mondiale di petrolio sta crollando a causa del congelamento di molte economie dovuto alla pandemia in atto.
Con un' astuta mossa degna di uno scacchista,Putin dimostra di aver capito come funziona l'attuale sistema monetario mondiale e spara un proiettile fatto di barili di petrolio nel sistema monetario mondiale basato sul dollar-oil standard.
A questo punto diventa cruciale per gli Usa sostenere i loro alleati sauditi,e impedire un colpo di stato,o diversamente Putin punterà non un cannone,ma una pompa di benzina contro l'attuale sistema monetario basato sul dollaro

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