sabato 11 settembre 2021

Una prospettiva sui vaccini in un ottica economico-scientifica-fluviale

 E' l'argomento del momento.

Non si parla di altro.

Pro o contro.

Mi dispiace dirlo, ma scientificamente parlando non sono ancora in grado di esprimermi su questi vaccini in modo completo.

L'argomento è troppo complesso.

Io faccio solo notare che l'argomento scientifico è quello legale sono due cose separate, su una cosa concordo, sono contro l'obbligo vaccinale diretto o indiretto.

Sarei contro anche se fossi convinto che il vaccino fosse perfetto e funzionasse perfettamente senza effetti collaterali, la libertà è il cardine che se perso, annulla il significato della nostra civiltà e delle nostre vite.

E sta venendo perso, ma non solo da adesso, me ne rendo conto e non è che posso voltarmi dall'altra parte.

Entriamo nel discorso vaccini però con in una prospettiva piu' ampia.

La nostra è un economia capitalista.

Tutto si regge sul guadagno.

Anche il covid è diventato un business.

Vediamo ''cosa è nell'interesse di chi è in questo business'' e come intende gestirne i rischi, chi non risica, non rosica, ogni potenzialità di guadagno implica una possibilità di perdita.

Allora, se Pfizer, un azienda solida, con un business già consolidato ha scelto di buttarsi nel business dei vaccini, questa scelta dev'essere comunque stata fatta non prima di aver saggiato potenziali guadagni e perdite.

Tendenzialmente, la tecnologia a mRNA, di cui tutti si chiedono i rischi a lungo termine, è stata scelta per minimizzare i rischi a breve termine.

Se si vuole comprendere il mondo capitalista, si deve capire che ogni scelta di investimento ha un orizzonte temporale, che un detto della borsa è ''nel lungo termine tutti hanno ragione'', ma anche quello piu' caustico di Keynes ''nel lungo termine siamo tutti morti.''

E non credo si stesse riferendo ai vaccini, ma a una tendenza complessiva dell'homo economicus, deve affrontare il rischio a lungo termine a favore del guadagno a breve, perchè piu' si avvicina al lungo termine e piu' il significato del suo investimento si annulla con il dato di fatto della morte.

Non sto dicendo che i vaccini a lungo termine ci faranno morire tutti, sto dicendo che ogni investitore, azienda deve bilanciare il suo orizzonte temporale di investimento.

Ora io dubito, fortemente, che questa scelta, di fare il vaccino con mRNA, sia stata fatta a cuor leggero, e perchè ''c'era fretta di combattere la pandemia''.

Nessun investitore di un certo peso si fa spingere dalla fretta, scoppiasse anche la terza guerra mondiale.

Questa scelta sarà stata soppesata, molto probabilmente ci si è scontrati contro il fatto che usando un virus replicante che utilizza la proteina spike, o anche un virus non replicante che la esprime (per esempio Astrazeneca) magari aumenta le potenzialità di immunizzazione (anche se si dice il contrario), ma proprio perchè le aumenta somiglia sempre di piu' al covid stesso, non il patogeno, il demonico virus, ma la reazione immunitaria all'organismo stesso.

Quello che tutti dovrebbero comprendere, e qui faccio una piccola parentesi scientifica, tendenzialmente, qualsiasi intervento terapeutico efficace ha piu' effetti collaterali di uno meno efficace.

Anche se questa proprietà non puo' essere ribaltata, ciò che ha piu' effetti collaterali non necessariamente è piu' efficacec.

Veniamo al come l'azionariato Pfizer ha cercato di cavalcare la tigre Covid, ma difendersi dai suoi morsi.

In primo luogo va fatta una riflessione, la Pfizer controlla Biontech, ma non si è fusa in essa, né ha deciso come si fa adesso quando si vuole ''pararsi il culo'' dal fallimento dell'azienda, creare una società parallela che controllasse entrambe.

Se ciò non è avvenuto è perchè nonostante gli enormi profitti di Biontech che l'hanno resa piu' grande finanziariamente parlando dell'azienda ''padrona'' sono visti come profitti comunque suscettibili di perdite e la situazione è stata valutata complessivamente come ''contingenziale'' e passibile di scomparire da un momento all'altro o di incattivirsi in maniera tale di vanificare qualsiasi sforzo contro di essa.

Insomma, un bel business, ma rischioso.

Tendenzialmente però, non voglio essere frainteso.

Non è questione di essere cavie.

Noi siamo cavie sempre ogni volta che un farmaco, o un nuovo intervento medico  viene lanciato.

E la sperimentazione umana purtroppo, non può essere evitata ed è l'unica che da dati affidabili.

Quelli che sono contro la vivisezione sono degli ingenui, i topi non sono uomini, e sovente la sperimentazione sui topi non replica i risultati sugli esseri umani, ma è comunque una strategia che difende gli esseri umani dal rischio di venire bersagliati da strumenti efficaci solo ''in provetta'' e ancora piu' potenzialmente inutili e pericolosi.

Queste cose, andrebbero dette, come premessa.

Non le ho mai sentite.

Continuo a ripetere, la strategia di risk management impone di valutare molto bene i rischi a breve termine, valutare quelli a lungo termine, e fare un bilancio che permetta di inserirsi in una finestra temporale che comunque implichi un guadagno.

Tendenzialmente le nazioni che si affidano al capitalismo puro sono piu' portate ad adottare strategie a breve termine.

Tendenzialmente il vaccino a mRNA deve essere stato fatto per minimizzare gli effetti collaterali a breve termine e non certo di massimizzarli.

Se tu vuoi sterminare la popolazione mondiale, o sei pazzo, o non sei capitalista.

Che convenienza ha Pfizer a sterminare la popolazione mondiale?

Chi le compra le pillole per il diabete, per il colesterolo, l'attività ''core'' dell'azienda?

D'altro canto se il fenomeno covid viene arrestato del tutto e la tigre domata si perde questo business.

Le aziende farmaceutiche operano sempre in un ottica di controllo della patologia, difficilmente della sua eradicazione.

Ma al tempo stesso, le aziende farmaceutiche hanno subito piu' e piu' volte class action contro questo o quell'altro farmaco che hanno lanciato.

La class action è un azione legale di massa contro un azienda adottata dal diritto statunitense in difesa dei ''consumatori''.

Aldilà degli ''scudi penali'' che sono stati imposti in alcuni paesi, negli Stati Uniti la class action rimane uno spettro che le case farmaceutiche devono accuratamente evitare.

Per questo ritengo che la tecnologia a mRNA sia stata concepita per minimizzare questo rischio, sopratutto a breve termine.

Altre nazioni meno devote al capitalismo hanno scelto vaccini convenzionali.

Va fatta anche questa distinzione.

Ma qual è a mio avviso il reale problema a lungo termine?

A mio avviso non trasformazioni geniche.

Anche in questo caso va fatta una premessa.

Tutti i farmaci possono determinare cambiamenti genetici che non significa necessariamente cambiare il DNA ma la sua espressione, e quell'eredità che non è mediata dal DNA ma esiste comunque, questi cambiamenti vengono detti epigentici e si sa poco o nulla su come affrontarli.

Ma è un discorso valido per tutti i farmaci.

A dir la verità anche ogni stimolo ambientale, la nostra alimentazione, le stagioni, lo stress, il successo, l'insuccesso o ciò che viene concepito come tale può influire e determinare cambiamenti epigenetici in maniera non completamente nota.

Io non mi concentrerei su di questo perchè è un discorso enorme che poi tendenzialmente interessa una minoranza di soggetti sottoposti a trattamenti farmacologici.

Non che chi ne sia colpito non abbia le sue ragioni e abbia il diritto di protestarle, ma questo discorso rischia di essere dispersivo.

Scendo nel campo scientifico senza entrare nei dettagli.

Faccio un discorso complessivo.

Che cosa sono i farmaci che cos'è la medicina scientifica occidentale, qual è il suo limite?

E' proprio il fatto di guardare il tutto in un ottica a breve termine e creare ''dighe''.

Ogni farmaco è una ''diga'' al processo patologico.

La strategia della diga funziona se:

1)il fiume o l'alluvione che si cerca di contrastare non è così dirompente

2)se si guarda solo alla situazione nell'immediato, il che può volere dire anche anni, non giorni o mesi.

Diciamo una cosa, tutta la civiltà è nata in seno ai fiumi, ma ci sono civiltà fluviali che hanno dovuto confrontarsi contro fiumi piu' devastanti, imprevedibili e incontrollabili dei nostri Tigri, Eufrate, Nilo, Tevere.

In Cina le inondazioni erano così violente che l'ingegnere che aveva tentato di controllarle solo con dighe, e sappiamo come i cinesi siano capaci di opere gigantesche anche in epoca preindustriali, bhe quell'ingegnere ha fallito, le dighe hanno tenuto per un pò, poi sono esplose causando danni piu' grossi di quelli originari.

Il suo successore, suo figlio ha capito che l'acqua andava si contenuta, ma fatta defluire laddove non era possibile arrestarla.

I cosiddetti ''canali di scolo''.

Che sono un opera molto piu' gigante della diga stessa e necessitano di continue modifiche.

In linea di massima il rischio della vaccinazione covid è a mio avviso questo, si rischia di contenere questa patologia per un pò, e poi sfondato l'argine, arrivederci e grazie.

Non possiamo quantificare quanto e come, non possono neanche gli investitori di Pfizer, che pure non dispongono di informatori ''idioti''.

Tendenzialmente sono piu' i governi a preoccuparmi per la loro strategia di incorporare personale incompetente, e in linea di massima possiamo dire che il lockdown è una strategia da vedere in questi termini.

Il vaccino, toccando i portafogli è stato sicuramente valutato meglio, e con meno fretta.

Ma comunque in generale la medicina occidentale, la civiltà occidentale, risente di questa pecca di costruire dighe, su dighe, su dighe.

E non si creda che la Cina moderna sia oriente, essa ha adottatato la nostra scienza, la nostra medicina, e la nostra tecnica anche perchè diciamola tutta, è stata obbligata dall'occidente ad adottarla.

L'umiliazione all'imperatore cinese nella guerra dell'oppio, il fallimento della rivolta dei boxeur l'hanno forzata a entrare nella modernità e a tagliare frettolosamente i ponti con il passato.

Come ha saggiamente detto Evola, l'occidente se l'è voluta, e l'ha detto negli anni 70, ma come argutamente ha fatto notare , l'ascesa dell'oriente è in realtà il suo tramonto, il suo seguire l'occidente nella strategia suicida di tagliare i ponti con il proprio passato.

Ma come argutamente ha fatto notare Evola, l'occidente, proprio perchè la malattia della modernità è iniziata prima qui, è piu' avanti e piu' capace a concepire una medicina ad essa che non può essere solo il passato.

Tornando all'argomento principe ecco ciò che penso complessivamente.

Attenzione a creare dighe.

Quegli studi che citano come la carica virale nell'orofaringe dei vaccinati sia superiore di migliaia di volte non vanno sottovalutati.

Il fenomeno può essere spiegato così: se tu inoculi l'antigene o fai produrre l'antigene nel sangue produci IGM o IGG, che sono fondamentali nel controllo della malattia, ma non fai aumentare le IGA che sono nelle mucose dell'apparato respiratorio e in tutte le mucose, nell'intestino, sulla pelle ovunque ci sia un contatto con ''l'esterno''.

Se va fatta una terza dose andrebbe fatta con spray nasale, il virus rischia di replicarsi in modo massivo nell'orofaringe, e rimanere lì, proprio perchè trova sbarrata la strada nel torrente sanguigno.

Rischiamo di diventare dei ''supervettori'', ma in linea di massima va visto come un fenomeno di accumulo, la diga è stata approntata, il virus un po' passa un po' no, ma bisogna anche valutare il bacino che si sta formando e cosa si sta formando in esso.

Anche la domanda fatidica che molti mi hanno fatto: (ma io, non la popolazione, cosa mi conviene) è una domanda miope, rischia di non vedere che il fenomeno è collettivo e dunque tu rischi in rapporto a quello che rischiano tutti gli altri, ma non vanno fatte alcune semplicizzazioni.

Insomma, nessuno gioca a sterminare la popolazione, il risk management come ho già detto di determinate aziende è molto attento, ma il fatto che Pfizer non si sia fusa in Biontech, o per contro abbia creato una società terza per controllare tutte e due, la start up vaccinale, e il business core dell'azienda, suggerisce che anche gli investitori di Pfizer sono costretti ad attuare strategie a breve termine, perchè oggettivamente anche con tutti gli strumenti scientifico razionali possibili non è possibile fare diverso.

2 commenti:

  1. Complimenti. Molto interessante e ragionevole. Sai se il vaccino con spry nasale per stimolare la risposta IgA sia già stato sperentato? Mi pareva di aver sentito che Israele avesse un prototipo.

    RispondiElimina