I corpi bianchi nudi giacciono in cerchio.
Io sono l'alchimista, io guardo la notte dall'alto, prigioniero della mia torre.
In centro a essi, disegno il glifo.
Sono prigioniero della mia torre.
Sopra i loro corpi, pietra dopo pietra, io costruisco la mia torre.
Che loro siano a ottagono.
Pietra dopo pietra, la mia torre si innalza.
Se posso farvi una confidenza, è così sciocco, credere a qualcosa.
Io vetro dopo vetro, coloro le navate della mia torre.
Quando sorgono le stelle, io so che essi sorridono, e che nelle pietre, e negli uomini giace il buono.
Prima che le stelle si presentassero sulla volta al mio occhio, io ero.
Io sono l'alchimista e le stelle giacevano in cerchio.
Dalla parte opposta dell'universo.
In centro ad esse ho disegnato il glifo.
Io sono l'alchimista e guardo la notte dall'alto.
Io sono prigioniero della mia torre.
Vuoto dopo vuoto, io ho costruito la torre dell'Universo.
Cuore dopo cuore, corpo dopo corpo, insetto dopo insetto, essere vivente dopo essere vivente, sofferenza dopo sofferenza, morte dopo morte, ho costruito una torre di esseri vuotati di se stessi dal fondo dell'universo.
Le 8 stelle sognano, e sulle navate, coloro i diafani sogni delle loro vite.
Nubi interstellari, deserti, venti, rami, pietre.
La luna sorride nei colori dei sogni delle vite , sulle navate della torre, i vostri occhi.
La torre di cui sono prigioniero si fa sempre più alta.
E dall'altra parte dell'universo, la torre dell'alchimista, quella fondata sugli 8 corpi nudi, pietra dopo pietra, sabbia dopo sabbia, quarzo dopo quarzo, cresce.
Un giorno le due torri si incontreranno al centro dell'universo , dicono gli sciocchi.
Perché la torre è una, e il bianco e il nero , il bene e il male mentono, dai tempi.
Si fonderanno dicono gli stolti.
E allora i corpi nudi apriranno gli occhi e si solleveranno, e con le loro membra, si scuoteranno di dosso l'immensa mia torre ed essa crollerà nel cuore nero dell'abisso.
E dall'altro lato le stelle apriranno i loro occhi e conosceranno i colori, e la luce, e le lacrime, e guarderanno nei loro cuori con quelle luci, e coi loro raggi si scuoteranno di dosso pianeta su pianeta, galassia su galassia.
Queste apocalissi fatue, sono disegnate sui vetri della mia torre, quando sorrido alla notte, guardando le 8 stelle dormienti, le cullo, nei loro sogni.
Io sono l'alchimista.
E sono ancora prigioniero della mia torre.
Essa cresce sempre più alta.
Guardo la notte dall'alto.
Ho messo al dito lo smeraldo.
E non credo troppo alle leggende.
Il mio trono precipita e rimane fermo, esso è già al centro dell'universo infinito.
Amico.
La mano che ha disegnato il glifo.
E' la mia.
E se la torre cresce, pietra dopo pietra, molecola dopo molecola, cellula dopo cellula, è perché voglio che chi lo conosca e si risvegli, invece di rimanerne schiacciato, abbia la forza di sollevare, il peso immenso, il dolore cosmico, e l'immensità labirintica dell'intero universo, e di alzarsi e fare crollare la torre.
Fragili le menti che si avventurano, e poveri i corpi.
Sorridi alla tua stessa ombra.
Gli 8 corpi sognano, le 8 stelle anche.
La torre è infinitamente pesante.
Per questo mai cadrà.
E fra 8 stelle, 8 corpi e 80 triliardi di ombre disegnate sulle navate di vetro io sono prigioniero della mia torre, e credimi, chino la testa nella speranza, che qualcuno possa realmente svegliarsi e sollevare tutto ciò.
Fratello, tu potresti essere, o no.
Io l'ho creata, codesta torre, non già per fare me prigioniero, ne te, ma perché l'essere la cui forza ferale abissale, l'intelligenza iniqua, sollevi tutto ciò egli, egli solo ,egli sarà Dio.
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