sabato 16 dicembre 2023

Contro la neolingua: parla come mangi!Zitti webeti!

 Italia 2023

Proliferano tutta una serie di nuovi termini atti a definire la realtà moderna.

Le riviste pazientemente ce li spiegano e passano in rassegna.

Ghosting, gaslithing , sexbombing, benching, sexting, manspreading.

Cosa vogliono dire?

Che il vostro interlocutore che li usa  è un idiota.

E basta.

Il linguaggio dovrebbe essere un punteruolo, un escavatore per tentare di penetrare in quella cosa misteriosa chiamata realtà. 

Inutilmente i linguisti se interpellati ci spiegano che non c'è nulla di male nel prestito anglosassone il linguaggio è una  cosa fluida e si evolve.

Già. 

Non c'è nulla di male nel prestito anglosassone. 

Sono d'accordo. 

C'e' invece qualcosa di molto negativo nella neolingua anglosassone concepita come categoria internettiana.

Il linguaggio così utilizzato, questi neologismi sono solo scatole di cartone in cui infilare tutta la realtà.

Chi sono quelli che usano questi termini?

Gli straccioni del pensiero.

I barboni del raziocinio.

Ma cosa diamine ti inventi il ghosting?

Si, i social hanno reso più dura la realtà. 

Anche una volta ci si lasciava però ora whatsapp acuisce la ferita.

Si, non risponde su whatsapp.

Va bene.

È ghosting?

 C'è un problema.

La scatola di cartone del termine.

Cosa vuol dire ghosting?

È implicito: ha un accezione negativa.

Ma...

Specifico, se una sconosciuta dopo due giorni di conversazione amabile su Tinder sparisce... è frustrante...d'accordo.

Ma se a non rispondere è  la donna con cui avete condiviso dieci anni della vostra vita è la stessa   cosa?

Ha lo stesso valore di frustrazione, di sofferenza?

Ovvio che no.

È questo il problema di questi neologismi, sono scatole di cartone in cui ci sta l'oro e la merda assieme, non vogliono dire nulla perché si riferiscono ad una app, ad un comportamento su una chat, ma escludono la realtà al di fuori.

Ti lasci?

Vuol dire qualcosa.

È doloroso.

Ti ghosta....

Ok dopo 10 minuti di conversazione appena conosciuta su tinder sparisce.

Ok frustrante.

Frustrante l'app.

Il ghosting cos'è però? 

Puoi mettere sullo stesso piano la sconosciuta della roulette online con una donna che ci sei stato assieme 10 anni?

A quanto pare si.

Dopo 10 messaggi o 10 milioni se non risponde è ghosting, magie dell' alienazione tecnologica.

Scatole di cartone semantiche.

Sexbombing?

Cosa vuol dire?

Sexting?

Devo andare sul dizionario?

Ma che mi frega?

E continuano...

Il problema non è il prestito dall'inglese.

Il problema è l'impatto del web sulla psiche sopratutto spiace dirlo, degli stupidi o dei "nuovi intelligenti".

Sanno tutto. 

Google gli ha dato il beneficio di soddisfare la curiosità. 

Google ha rivestito la loro ignoranza di saccenza.

Non si rendono conto che la realtà è alquanto differente dalle "ricerchine".

Non percepiscono neanche il decadimento del motore di ricerca.

Perché non hanno una visione della realtà loro vera e propria.

La rete rischia di avere un impatto negativo sulla mente umana per vari motivi.

Classifica, incasella, inchioda a un termine, la pratica già di per sé negativa del pensiero classificativo trova su internet la sponda giusta per proliferare.

Credono di sapere...

Oh stupidi google formati...

Che bisogno c'è della realtà se tutto è sulla vostra "query" su google.

Non cerchi più la " verità là fuori " la cerchi su google.

O su chat gpt.

E i risultati quali sono?

Da " storico" di internet devo dire...

Un po' deludenti.

La prima internet quella dell' era presocial era intellettuale fino all' eccesso, puntigliosa nella punteggiatura, cesellata nell' italiano, dispotica nel presentarsi come autorità intellettuale e severissima con tutti.

Non ti bastava essere gnocca.

La Ferragni?

Uno tsunami di ignoranza di bella forma rivestito di like che ha distrutto la prima internet.

I like?

Ma la punteggiatura?

E lei? Lei chi è?

Lei non usa un  italiano corretto.

Impari la punteggiatura!

Erano gli anni migliori e più sperimentali di internet non c'erano byte a sufficienza per ospitare foto di te.

Poi l'ignominia e la barbarie social.

Facebook.

Instagram.

Tiktok.

Il video e l'immagine contro la parola.

E il Cristo logos viene crocefisso ad un meme idiota.

Webeti.

Ecco l'unico neologismo atto a definirli.

Webeti.

Sexbombing?

Ghosting?

Sexting?

Gaslighting?

Benching?

Resilienza?

Body shaming?

Sei un webete se usi queste parole.

Non significano:NULLA.

Significano solo che se parli così sei un idiota.


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