L'imperativo categorico kantiano mi impone di fornire un ulteriore parere sulla gestione mediatica del caso Cecchettin.
Anche se si sta smontando il caso, proprio perché si sta smontando il caso.
Mi permetto di dire che questo pezzo è rivolto più agli ''interni'' della questione maschile, già avvezzi alle controargomentazioni alla vulgata femminista che non a visitatori casuali curiosi, non pratichi delle nostre controargomentazioni.
Io do per acquisito la controargomentazione che l'omicidio di Giulia Cecchettin NON è un qualche prodotto di una costruzione culturale collettiva chiamata ''patriarcato'', così come do per acquisito che non sussiste alcun trend di incremento di omicidi di donne da parte di uomini, né insomma per andare sintetici ritengo regga tutto il discorso pronunciato dai familiari della stessa assassinata urbi et orbi.
Il punto è questo:
La sua interpretazione.
Diceva un tale che mi duole citare, dal nome di Federico Nietszche diceva che ''non esistono fatti, ma solo interpretazioni'' e quando la gente pretende di parlare di ''fatti'' o peggio ancora di ''numeri'' o è perché sono in campagna elettorale (''fatti non parole''), o è perché hanno una cattedra da qualche parte, o semplicemente non accettano un contraddittorio o tutti e tre insieme.
Fatti una sega.
Nel senso proprio del termine.
Magari ragioni meglio.
Allora, tutto questo preambolo per dire cosa?
Che il signor Federico Nietzsche va quantomeno citato per comprendere che comunque in sostanza codesta predica ''femminista antipatriarcato'' Urbi et Orbi in seguito all'omicidio Cecchettin, pure in diretta papale da Fabio Fazio non è semplicemente ''ideologia''.
Magari lo fosse.
Le ideologie hanno una base collettivistica cui piace coinvolgere il ventre vuoto della gente parlando di nobili ideali, sono una creatura novecentesca e sembrano rimanere confinate li.
No signori questa roba è religione.
E' la nuova religione.
Tolta la D maiuscola a dio, codesti hanno pensato bene di metterla alla Donna.
E così ci siam capiti.
Tutta la retorica del femminicidio è' una replica in salsa moderna della passione e morte di Cristo.
Il Satana maschio prova a inficiare la venuta in terra del regno perfetto dei cieli in terra della ''parità'' della ''liberazione sessuale'', della manfrina LGBTQI e dunque la prende e le pianta dei chiodi nella carne e la ammazza.
Ma lei tramite il suo sangue compie la sua vittoria, in fondo...
Quale prova più evidente della tua ''invidia'' o satana maschio?
E Federico Nietzsche ebbe a dire che ''il sangue è un pessimo testimone della verità''.
Tutta la retorica del femminicidio è una trasposizione della passione di Cristo in chiave moderna fruibile dalle trasmissioni che parlano di cronaca nera.
Il sangue.
Io noto anche una crescente propensione ''religiosa'' di zelo di molti uomini nei confronti di questo nuovo oggetto di culto ''la Donna'', che ha qualche lieve precedente nel dolce stil novo di Dante, ma che adesso sta prendendo delle dimensioni di ''sostituzione'' della vecchia religione con la nuova.
L'uomo moderno fatica a credere in Dio.
Ed è complicato che noi ci crediamo nel senso proprio delle antiche religioni monoteistiche.
Il vuoto di religioni e ideologie che si è creato, nella nuova koinè anglo-social-internettiana tenta di creare nuove strutture religiose sulla base di quelle vecchie.
Io non sto in tutto ciò ''attaccando'' il Cristianesimo, o sostenendo che la sua matrice sia indecentemente negativa come Nietzsche però se siamo moderni e vogliamo esserlo sul serio dobbiamo esserlo sul serio.
La degenerazione social tv mediatica sta producendo nuovi idoli, e nuove religioni, nuovi preti, nuovi papi, nuovi martiri e nuovi dogmi.
Con questo concludo come ''postilla ulteriore''.