giovedì 25 aprile 2024

Etruria

 L'oriente della Luna

a cui tendono le membra

ossa di terre,

stelle morte

nuvole sconvolte

sul colle delle serre

l'antica fortuna

rimembra.

Flauti baccanti

occhi strani

inni sacri

dei piaceri profani.

L'eco di una moto

si spegne sulla collina

il vento porta i canti

la tua ora si avvicina.

L'erba, i riti, i carri.

Il vento soffia

fronde.

Lontano il paradiso

annega nelle onde.

Lampi e cieli

suonano i baccanti

occhi strani

di là della morte

i veli.

1 commento:

  1. È questa poesia lirica che evoca immagini oniriche sfumate da plastici sogni .

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