domenica 10 gennaio 2021

Sogno di Dio

 Il cuculo veglia

le sue uova

nel deserto,

nessuno le rapisce

sono sassi

è uno sciocco.

Sciocco

è chi si chiede

il perchè,

non esiste alcuno,

sono l'Iddio 

di questo universo,

non fornisco spiegazioni,

io non sono uno schiavo,

io sono il Re.

Sciocco

è chi crede

di aver trovato

la via,

costui è pazzo,

io questa chiamo

follia.

Non chiedere

e ti sarà dato,

una misura colma

di piacere

e non di peccato.

Raramente

ci si ricorda un sogno,

io tento di ricordare,

quell'unica volta,

che ho trovato

il vero amore.

Io tento di ricordare

chi ha fatto piangere

le pietre assassine,

per questo

nel deserto

vi ho lasciato,

non fra le verdi colline.

Io sono la luce,

ma la luce è cieca e sola,

è vecchia e oramai smarrita,

solo un sogno

nel mio sogno,

statemi vicini,

io cerco anch'io l'amor perduto,

voi siete i miei messi,

cercatelo per Me,

non prendete sul serio la vita.

Siate languidi

come nuvole,

che si perdono nel meriggio,

non chiedetevi alcun perchè,

ma continuate a cercare,

l'eternità è troppo grande per voi,

io ve ne dò un assaggio.

Io cerco di spiegarvi

cos'ho perso, e cosa sto cercando,

sottile e lontano

è il mio sogno...

che sia stato un miraggio?

Innumerevoli

miei figli,

sono tornati a mani vuote,

io non ho pietà,

se vi schiaccio,

non è crudeltà:

Io sono il carro,

voi le mie ruote.

Non c'è fine senza un inizio,

l'uomo pensa,

questo è il suo vizo.

Ma io non vi chiedo,

di spiegare alcunchè,

ve l'ho già detto,

tutto accade perché lo voglio,

io sono il Re.

Il Re è vecchio e triste,

sciocchi sono i vecchi,

non ricordo

cosa ho visto,

è per questo che cerco

di ricordare,

è per questo

che il tempo va avanti,

tu non lo puoi fermare.

Ma chi avrà trovato

chi sto cercando,

lui avrà il premio,

io serberò lui nel mio cuore.

Per farvi comprendere

la mia condizione,

voi state sperimentando,

l'atroce dolore.

Io non vi chiedo

di risolvere l'enigma,

io vi chiedo solo

figli miei

siate nubi

sopra il mio deserto,

non piangete invano,

lasciatevi condurre

dal vento,

lasciatevi prendere

per mano.

Forse è sciocco

cercare ciò

che si è visto in sogno,

ma la mia solitudine

è immensa

l'universo nero

nemmeno la contiene,

ma ne è un segno.

Io sono la luce nelle tenebre,

ma non voglio essere trovato,

già so chi sono,

non c'è nulla di cui pentirsi,

siete fiaccole

e io il fuoco,

in voi c'è la mia virtù,

e il mio peccato.

Io vi chiedo solo

di vedere bene,

chi amate e chi vi ama,

o frutto della mia speme.

E perdonatemi

se questo vi sembrerà un sogno,

la mia compagna io cerco,

di voi ho bisogno.

L'onda si estingue

sugli scogli,

non prima di aver tentato

di toccare il cielo.

Imparate miei sciocchi,

non riuscirete mai

a sollevare il mio velo.

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