Di recente è passato alle cronache che il prode Prighozin che già da tempo stava lisciando il pelo agli Usa abbia sostanzialmente tradito il proprio paese.
Non è questo l'oggetto della polemica.
Il punto è l'opacità del potere qui in Italia e nel resto dell'occidente.
Si per carità Russia e Cina sono brutti mondi.
Il punto è:
Cosa sta succedendo qui nell'ex libero occidente?
Per informarmi sul tentativo di colpo di stato accendo la tv e osservo Rai news 24.
Non l'avessi mai fatto.
Subisco una sensazione di rigetto totale.
La giornalista fa una pseudointervista a Khodorkovsky per ''commentare'' i fatti di cronaca recente
Khodorkhowsky è un'oligarca ebreo-russo, misteriosamente ancora in vita , che a suo tempo voleva regalare il petrolio russo per 2 noccioline alle società petrolifere occidentali.
E Putin glielo ha impedito.
La grande tentazione di codesti oligarchi è sempre la stessa, svendere tutte le risorse russe all'occidente e farsi dare il patentino di ''leader democratico'' dal certificatore americano.
Ora chi osserva la pseudointervista difficilmente può sapere i precedenti di costui.
Ma a meno di essere un ebete un certo gelo allo stomaco gli viene.
Neanche per lui, che è l'ennesima bestia affamata di potere.
Il potere è un aspetto dell'umano, imprescindibile.
Il problema è come viene trattato lo spettatore.
La ''giornalista'' fa domande in italiano a codesto oligarca presentato come oppositore democratico.
Lui viene presentato allo spettatore in modo non diverso da Immanuel Goldstein in 1984 di Orwell.
Un viso quasi deforme in un quasi bianco e nero.
Primo piano sul suo volto, non è dato di sapere da dove si collega, non si osservano mobili nella sua stanza, bandiere , nulla.
Solo il suo viso cereo malato di potere metastatico.
Probabilmente questa assenza di dettagli sarà voluta per evitare di farsi rintracciare da Putin, l'impressione è di avere a che fare con un mafioso che parla dal covo, un mafioso sapiens di quelli che non fanno pagliacciate di paese come il Matteo Messina Denaro, un mafioso sapiens capace di metastatizzare e infiltrarsi a livelli importanti e che ha ricevuto l'investitura dagli altri mafiosi sapiens del covo dei mafiosi bancari occidentali.
Non è neanche dato di sapere se il collegamento è in diretta.
Ed è questa la cosa che mi ha scandalizzato di più.
Una scena in stile 1984.
Tipo i 5 minuti di odio contro Immanuel Goldstein.
Consiglio caladamente la lettura di 1984 di Orwell a chi ne fosse digiuno.
Pesante al punto giusto da aprirti gli occhi sul volto dello stato totalitario.
Che non sono solo l'Unione Sovietica e la Germania nazista come ci viene detto a scuola.
E' un processo in divenire.
E questa ''intervista'' uno dei chiodi sulla bara della libertà?
Il martello della propaganda sciente prosegue, l'intervistatrice fa le sue domande e Khodorkovsky risponde da Immanuel Goldstein di 1984.
Vedi solo la sua bocca aprirsi.
Non senti la sua voce.
Non sai se sta parlando in russo o in inglese.
Non si sente la sua voce.
La ''traduttrice'' è ansiosa di farci sapere la sua risposta traducendo le sue parole senza che dal collegamento filtri qualsiasi tipo di audio prodotto dal figuro.
Un ''uomo'' che non mi stupirei conoscesse molto bene l'italiano.
Propaganda.
Propaganda allo stato puro.
Ciò che dice non è importante.
E' il come lo dice.
E' il contorno.
L'intervista è probabilmente preregistrata.
Probabilmente no.
Probabilmente forse.
Cosa può capire uno che accende la televisione per cercare di capire cosa sta succedendo in quel momento?
Che quel che sta ''succedendo'' in Russia non è dato di saperlo.
Mentre è dato di sapere che la rai si sta trasformando nel teleschermo del socing orwelliano e che Khodorkowsky o chiunque altro con un nome inquietantemente simile a Goldstein con un pedigree inquietantemente simile a Goldstein, con un intervista che appare propaganda anti Putin ma che sembra talmente fatta male da apparire un progetto più sottile.
E qui ci metto il mio tocco di complottismo personale.
Non semplicemente una guerra fredda.
Ma uno scivolamento verso il 1984 di Orwell e un'intervista atta a scatenare odio non già nei confronti di Putin, ma nei confronti dell' ''oppositore'' che si presenta in modo così ambiguo da suscitare un tale ribrezzo che incomincio a credere che la cosa sia stata voluta.
Tipo i 5 minuti di odio nei confronti di Goldstein.
Non chiedetemi di articolare meglio questa sensazione con teorie.
Non ho la minima idea di ciò che sta succedendo.
Ma quel che vedo ha delle somiglianze inquietanti con 1984.
Ne urgo la lettura.
Analisi accurata conclusioni possibili ma non assolute . Mancano per evidenti ragioni tutti gli elementi che nessuno , tranne i diretti interessati conoscono.
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