giovedì 23 aprile 2020

Astaroth

O candida rosa bianca,
dei sudori
e di Ofelia il lamento
tu gridi senza essere
mai stanca,
senza pentimento.
Hai perduto il giavellotto
 del destino,
per colpire
il mio cuore
per farne bottino.
Hai perduto
la fragile inconsistenza,
che dona effluvi
di aroma di donna
alle tue giornate,
alla tua esistenza.
E ora vaghi smarrita,
ma non sai rispondermi,
e apri pagine a caso
del libro della vita.
E hai perduto
l'innocenza,
hai perduto
il diadema della Luna,
di Ecate,
la Luna nera,
tu vagheggi gli antichi fuochi
e ne sogni la sera.
Ma di perpetua
c'è solo la pioggia
nelle silve di Avalon
oltre le montagne dell'occidente
Tra demoni e sospiri,
tu cerchi
l'antico sussurratore,
il tentatore
il serpente.
Ma hai sbagliato
a gettare il tuo destriero
all'orizzonte,
dell'eterna giovinezza
lui ti aveva promesso la fonte.
Ma se segui
il sentiero delle quliphot
giungerai all'universo
oramai sepolto
dove il signore Astaroth
i frutti della rosa nera
ha seminato
e tu hai colto.

1 commento:

  1. Bello , oltre che onirico e poetico e' semplicemente bello !

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