sabato 18 aprile 2020

Oro e fine della coronacrisi?

Cari 4 gatti lettori, tempo fa avevo dato un segnale d'acquisto sull'oro.
Questo segnale d'acquisto indicava che una crisi,una grossa crisi stava bollendo in pentola.
L'oro infatti è il cosiddetto canary in a coalmine,segnala che una crisi è in fieri,perchè come avevo spiegato nel mio precedente post sull'oro,esso è un importante indicatore dei flussi monetari mondiali,nello specifico, del gigantico swap monetario tra merci cinesi e debito pubblico americano.
Io sono appassionato di finanza perchè il prezzo e le posizioni in gioco dei principali attori finanziari ci permettono di fare una fotografia in tempo reale della situazione bypassando anche la cosiddetta ''controinformazione'' o informazione indipendente che dir si voglia che talvolta ha delle lacune altrettanto grandi rispetto all'informazione ufficiale.
Per essere trasparenti cito la mia fonte che è zerohedge, probabilmente il miglior sito di informazione finanziaria e generalista attualmente esistente.
A sua volta zerohedge trae l'articolo da goldmoney,l'articolo contiene una grossa mole di informazioni cui però gli autori secondo il mio modesto parere danno un'interpretazione tendenziosa e sbagliata.
Per trasparenza riporto l'articolo in originale da zerohedge
https://www.zerohedge.com/markets/lethal-bullion-banks-looming-600-trillion-derivatives-crisis

Nell'articolo viene trattata l'annosa questione dei famosi ''derivati'' che si credeva morta e sepolta con la crisi del 2008 e adesso ritorna di attualità dal momento che i lockdown imposti dai vari governi hanno determinato una crisi economico finanziaria che rischia di far apparire quella del 2008 una banale passeggiata.
So che già il termine derivato fa rizzare i peli sulla schiena a molti.
Evito di fare il professorino e vi risparmio il pippone di matematica finanziaria cioè l'equazione di Black Scholes con cui viene calcolato il valore di un prodotto derivato
1)perchè nemmeno io l'ho capita
2)perchè evidentemente e' sbagliata dal momento che con la crisi del 2008 si è visto che molti di questi valori erano sballati.

Sta di fatto che l'articolista prende per buoni i bilanci delle banche che armeggiano in derivati e arriva a stimare in 600 trilioni il valore complessivo dei prodotti derivati attualmente in circolazione sul mercato mondiale.
Questa cifra alla ''zio Paperone'' è a mio avviso discutibile perchè non tiene in conto dellla natura intrinseca di un prodotto derivato.
E qui proviamo a definire cosa sia un prodotto derivato.
Sarò banale.
E' una scommessa.
Una scommessa il cui valore dipende da un sottostante e da altri parametri come la data di scadenza del prodotto ecc...
Ma si tratta di una scommessa.
E qual è il valore complessivo delle scommesse in un casinò?
Il valore complessivo di puntate di un casinò è zero.
Perchè indipendentemente dai soldi scommessi dagli scommettitori,il gioco è a somma zero.
Cioè se il valore complessivo delle scommesse fosse anche 600 trilioni di dollari,questi 600 trilioni a seconda dell'andamento della scommessa verranno semplicemente spostati dalla tasca di uno a quella dell'altro.
E veniamo all'oro.
In questo specifico momento c'è una crescita di prezzo dovuta alla domanda di un porto sicuro in cui allocare i propri risparmi.
Se si considera poi che molte zecche di stato e la maggior parte dei distributori dell'oro al dettaglio a livello mondiale hanno la produzione bloccata in quanto ''attività non essenziale'' questo getta ulteriore fuoco sul prezzo del metallo giallo.
Tornando all'articolo di zerohedge ci dà un infografica delle posizioni ribassiste delle cosiddette bullion banks cioè le banche si occupano del commercio di oro nei due mercati mondiali principali,il Comex di New York,e il LBMA di Londra.


Come si può vedere dal grafico in questo momento le bullion banks stanno accumulando posizioni fortemente ribassiste sull'oro come mai registrato prima.L'articolo di zerohedge ha un taglio diciamo così,complottista,cioè teorizza che le bullion banks stiano aprendo valanghe di posizioni ribassiste per impedire al prezzo dell'oro di esplodere a rialzo.
Ma la mia domanda è ''davvero credete che in un mondo basato sul profitto,delle entità private accettino di assumersi il rischio di perdere il proprio denaro solo per arginare il prezzo dell'oro per conto del governo americano,dal momento che l'oro è il principale concorrente al dollaro come moneta di scambio internazionale,cioè una sorta di ''anti-dollaro''?
E' una teoria che secondo me non sta in piedi.
L'articolista conclude sostenendo che le bullion banks dovranno liquidare le loro posizioni ribassiste  dato che il prezzo è destinato a salire determinando ,in una sorta di feedback positivo,un ulterore crescita dello stesso o sopportare gravi perdite.
Questa la sintesi dell'articolo del pure ottimo zerohedge.
Ma io sono di diverso avviso.
Le bullion banks dispongono di informazioni a noi sconosciute e tramite queste si posizionano sul mercato.Come ho già ripetuto,mi piace la finanza perchè permette di prevedere il futuro,anche non finanziario.
Ora così come nel dicembre del 2019 il prezzo dell'oro aveva segnalato l'arrivo di una crisi imminente perchè i flussi monetari Usa Cina si erano interrotti, ora la posizione così negativa delle bullion banks ci indica che evidentemente sono in possesso di informazioni non note al grande pubblico e tantomeno ai seppur meritori analisti indipendenti del mondo del web,per cui il prezzo del metallo giallo da qui in poi è destinato a scendere.
E questo con buona probabilità è perchè questi grossi attori del mercato sanno che la crisi indotta dal coronavirus e' destinata in breve tempo a risolversi.
Probabilmente si è già individuata una cura efficace,ma le aziende sviluppatrici della suddetta aspettano a rivelarne i dettagli.
In ogni caso,o uomini di poca fede,chi è nella stanza dei bottoni non scommette sul crack del sistema finanziario economico mondiale,diversamente non si esporrebbe in questa maniera.
Se tanto mi dà tanto la coronacrisi è destinata a durare poco,e chi è nelle stanze dei bottoni lo sa.
Ora adesso anche voi.

1 commento:

  1. Ho letto con piacere l'articolo di Simone e mi sento di condividerne la conclusione : e' sempre un problema di visuale , chi vive al primo piano nel grattacelo della vita non avra' mai la visione di chi si e' alloggiato al 300 /simo piano .

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