sabato 30 dicembre 2017

Al cospetto di dio

Il fuoco danzava ancora
sul mio cadavere,
illuminando il tempio
mentre la sera blu
galleggiava sul prato verde,
e i gradini che entravano nel Gange,
quando venni portato al cospetto di dio.
Mi pento!gridai subito
e lui taceva
salvami!
e lui taceva
vendicami!
e lui taceva
io sono il tuo servo,portami con te!
e lui taceva.
Allora una voce sommessa disse:
se proprio devi mentire,
fallo almeno a bassa voce.
Allora dissi:
chi sono io?
chi sei tu?
Poi sempre più pazzo gridai:
dammi il denaro!
e lui taceva,
dammi lei!
dammi il potere!
e lui taceva...
dammi...
almeno,me stesso...
guarda!disse la voce da dietro.
Alzai lo sguardo 
che avevo tenuto rispettosamente basso,
vidi una veste dorata vuota
che giaceva sospesa
come indossata da un re assente
su di un trono
che era un grosso cuscino rosso.
Dov'è?chiesi.
Chi?rispose la voce
Dio?
Dove sei tu?rispose la voce.
Mi girai
non vidi nessuno,
guardai in alto
vidi il cielo vuoto,
sentii il rumore del vento,
allora ebbi paura.
Com'è che sta in piedi,la veste?chiesi...
Com'è che stai in piedi tu?rispose la voce...
Guardai in basso
non c'era nulla,
caddi nel buio di acque profonde.
Mi guardai le mani
erano quelle di un bambino appena nato.
Ancora oggi rivedo la veste dorata
e il re assente,
e questa veste mi cattura,
e capisco che non avrei mai dovuto
scrivere queste parole,
ma limitarmi
a chiudere gli occhi
e tornare lì.


lunedì 25 dicembre 2017

La nuova religione

Pulsa la luce lontana
piccolo occhio rosso
delle torri dell'aeroporto,
guarda attonito la volta nera del cielo.
La città
è un arazzo di asfalto e cemento
disegnato fra i rovi gelati.
Mi inebrio di luci artificiali
eroina di fotoni
ai vapori di sodio,
la città è un meraviglioso
firmamento rovesciato e luccicante.
Nelle mie vene
scorre benzopirene,
mentre sono nella vasca da bagno
nel buio
calda isola
nel gelo assoluto della notte.
Cattedrali di tubi al neon
acciaio e cisterne di nafta,
ciminiere capannoni e silos,
siamo i fedeli di una nuova religione.
Il suono dei turboreattori
degli aerei che atterrano
è un mantra tibetano,
un'om cosmico
che emerge dalla gola della città
e fa vibrare le nostre anime
di fantasmi nel mondo artificiale.
Il suono dei tir delle autostrade
 è  rumore delle onde
di un'oceano lontano
che si infrangono
sui vetri sottili della mia abitazione
intarsiati da una trina di ghiaccio,
Oh come mi cullano
questo mare di asfalto
è pieno di onde
di serbatoi e motori diesel.
Esco lavato dal balsamo della notte metropolitana
vado al balcone alto sul
vasto mare di asfalto,
i miei capelli sventolano al vento gelido
della notte d'inverno.
Il faro dell'aeroporto
è un coltello
che taglia lo stomaco
del cielo nero
e sanguina luci vermiglie
dai lampioni ai vapori di sodio
 ai margini
dei deserti di cemento armato.
Il mio Dio elettrico
da la vita e la morte
ai fantasmi dei fari
delle automobili
che si riflettono
sul soffitto della mia stanza.
Il suo corpo è cemento
e il suo sangue è gasolio,
faccio la comunione
fra angeli chimici
di ketamina e PCP.
Prendete e mangiatene tutti
il mio corpo è acciaio e asfalto
sia la vostra redenzione,
fedeli della chiesa della notte
delle città industriali abbandonate.


domenica 24 dicembre 2017

Vano

Vano
come il vento nella notte
e le stelle che brillano,
mentre i mortali dormono e sognano
sono le mie parole
e la mia vita.
Quando sorgerà il sole
qualcuno
avrà solo vaghi ricordi
di sogni.

Santa Muerte

Amavo i tuoi occhi neri;
erano le porte d'ebano
della valle oscura della vita.
Giovani freschi,acerbi
erano il frutto dell'albero
del Genesi.
Peccato era la tua innocenza,
e da essa
sono stato rapito;
come un cavallo bianco
mi ha portato a correre
fra i prati inargentati dalla Luna.
Sui tuoi capelli neri lisci
sono scivolato
nella dolce valle di Eros.
Fresche erano le aurore
e il sole che calava
tra le montagne
al tramonto
era mio padre:
io lo attendevo al balcone
per salutarlo.
Ma il tempo è un ragno;
tesse la sua tela paziente,
e quando, come falene
che sciamano ebbre di vita
verso la luce,
egli mi ha intrappolato,
velenoso mi ha punto.
Ora vago nei labirinti oltre lo specchio;
la vita è fuggita dal mio ventre
per ripararsi fra le stelle.
Io sono poco più che lo spirito
che fa tremolare una candela;
le sue lacrime di cera
rimangono fisse sul mio volto.
Sono la polvere
 ai margini delle strade,
sono i grani del rosario
che recitano le vecchie.
Il calore della vita
entra come le bouganvilles
in una chiesa abbandonata e buia
fra le colline del Messico.
Vedevo la vita lontana
da una finestra di quella chiesa.
La luce abbacinante del meriggio
filtrava a malapena
nell'edificio diroccato.
Sono solo un'affresco,
un'angelo di pietra,
una lacrima di vento
che scende dalle colline,
fra le agavi
e il deserto sognante.
Sono i vecchi
che sorseggiano il crepuscolo
con gli occhi
come l'assenzio,
e i ricordi, mille bollicine
nella bottiglia,
nuvole labili nel cielo,
lanterne che ondeggiano
sulle case addormentate,
mentre le ombre
danzano sulle pietre antiche.
La mia anima è ancora lì
sui muri bianchi,
sui tetti bui,
in attesa di saltare sulla Luna
e incantarti con un passato
che non conosci
ma senti intimamente tuo,
mentre fissi il biancore dell'astro.
Pallida e santa è la morte,
pallida come la sua luce,
immacolata come le gocce
di latte lunare nel mare nero
della notte.
Santa muerte
vieni a prendermi.
La polvere delle mie ossa
è zucchero
con cui gli dei sorseggiano
il caffè nero amaro
della notte della mia anima
in una tazzina di porcellana.
Ondeggiano le lanterne
al vento ramingo della sera
che viene dalle colline
del deserto
e danzano le ombre
sulla pietra antica:
io fra di loro.

giovedì 21 dicembre 2017

Bitcoin,la grande opportunità di adesso:venderlo

Un languore serpeggia nei cuori di tutti i trader del mondo:non avere saputo approfittare dell'ascesa da 0 a 20000 dollari del bitcoin,tutti si chiedevano,ma cosa facevamo nel 2009 mentre Satoshi Nakamoto creava il bitcoin,compravamo che cosa?
Oro,franchi svizzeri magari i più lungimiranti qualche quota di azionario Usa?
Bene ragazzi è ufficiale,lo sappiamo tutti, siamo stati delle teste di cazzo.
E da brave teste di cazzo che facciamo ora che si è messo a salire verticalmente?
Lo compriamo magari,così a distanza di di 8 anni confermiamo di essere teste di cazzo.
Perchè in effetti l'opportunità seppure rischiosa,ci sarebbe:
Shortarlo e vederlo ripercorrere in giù la strada che l'ha portato da 0 a 20000.
Comunque in ogni caso tradare un mercato verticale,in sù o in giù è estremamente pericoloso,sia che compri sia che vendi.
I mercati migliori sono quelli orizzontali perchè sono gli unici suscettibili di diventare parabole,magari dopo 10 anni,però non esiste niente che faccia guadagnare e sia contemporaneamente sotto i riflettori.

giovedì 14 dicembre 2017

Il rialzo del Ripple puzza di crollo imminente del bitcoin

Prevedere il futuro è roba da maghi,gioco a fare il divino Otelma,mi lancio in una previsione.
Il bitcoin sta per crollare nel giro di poco tempo.
A crearmi questo sospetto,oltre al grafico parabolico e al bisogno di ''entrare a tutti i costi per non perdere l'opportunità del secolo'',c'è un'indizio importante,la criptocurrency delle banche Ripple ha messo sù un rialzo del 30% in un giorno,segnale che importanti capitali stanno perdendo fiducia nella criptocurrency alternativa alle banche,generalmente il Ripple non ha oscillazioni così grosse.
Il bitcoin potrebbe subire un tracollo,sarà divertente vedere cosa paolo barrai e altri profeti del bitcoin diranno alle loro folle di seguaci...
Tutti i capitali che fuoriusciranno dal bitcoin,in parte si riverseranno su canali tradizionali (specialmente oro,dato che il bitcoiner è generalmente anti-sistema),però credo che una parte rimarrà nel mondo delle cripto e a beneficiarne sarà sopratutto il Ripple...

Catarismo la riforma mancata della Cristianità

Nel 1300 nel sud della Francia,ma anche in nord Italia si affermò un movimento religioso che è stato definito eresia.
Derubricato ad ennesima tragedia ad opera dell'uomo sull'uomo in nome di Dio,non è mai stato analizzato in quanto tale,come la ''riforma mancata'' della Cristianità,riforma che il protestantesimo non raggiungerà minimamente.
La famosa crociata contro i catari distruggerà per sempre la possibilità che aveva la Cristianità di sopravvivere al fluire dei secoli e alla modernità.
Per come la penso io,il Cristianesimo è destinato a morire.
La causa principale è l'inconciliabilità tra l'infinità bontà di Dio,e l'esistenza di un mondo malvagio in cui come disse Lars Von Trier in una frase magistrale,''la natura è la chiesa di satana''.
La Cristianità infatti non ha retto il colpo dell'espansione della scienza che ha declassificato l'uomo a semplice evoluzione della scimmia,e che tramite la legge della selezione naturale ha suggerito all'uomo che la morale è un'inutile freno inibitorio che ostacola l'evoluzione della specie.
Perchè il catarismo avrebbe parato meglio il colpo?
Per capirlo è necessario spendere 2 parole su cosa sono i catari.
In primo luogo,il catarismo non è una novità,affonda le sue radici nella dottrina gnostica.
Questa dottrina insegna che il creatore di questo mondo è un demiurgo malvagio che ha imprigionato i nostri corpi nel groviglio della materia separandoli dal vero Dio,che non ha nulla a che fare con il nostro universo.
A sua volta questa dicotomia affonda le sue radici nello Zoroastrismo.
Lo Zoroastrismo a differenza del Cristianesimo credeva che i due principi del bene e del male fossero rappresentati da due dei equipollenti e in continua lotta,Ahura Mazda,il dio del bene,e Arhiman o Angra Mainu il dio del male.
Lo Zoroastrismo è molto preciso nel definire angelologia e demonologia,inoltre ha una cosmologia molto interessante.
Lungi dall'essere un capriccio di un Dio che si sentiva solo,la nostra creazione è frutto dell'invasione di Arhiman e delle sue schiere nel regno del bene.
L'universo fisico e l'esistenza dell'uomo sarebbe una sorta di reazione del principio del bene che tramite questo universo ha tentato di creare una barriera e fermare Arhiman.
A mio avviso questa visione è ancora più seducente dello gnosticismo,perchè spiega la malignità del mondo in maniera più raffinata dello gnosticismo.
In ogni caso,credere in un Dio onnipotente svilisce il senso della vita umana.
In primis crea delle incompatibilità tra ragione e fede che ogni credente sente dentro di sè e che alla lunga logorano quel tipo di religione.
In secondo luogo,non viene dato sufficiente rilievo al libero arbitrio dell'uomo, lungi dall'essere una concessione che ci viene data,in base alla quale la scelta fra bene e male e una faccenda privata che si esaurisce nelle conseguenze di un aldilà,mentre invece nello zoroastrismo è parte di una battaglia cosmica alla quale noi possiamo dare il nostro prezioso esiziale contributo.
L'uomo ritorna protagonista senza la necessità di eliminare la dimensione metafisica,come avvenuto nell'umanesimo rinascimentale.
La scienza ci dice che nel big bang c'è stato uno squilibrio tra materia e antimateria,uno squlibrio minimo ma necessario perchè se materia e antimateria fossero state del tutto equivalenti il nostro mondo si sarebbe annichilito.
Dunque all'origine di tutto uno squilibrio fra 2 principi antitetici,il che ci ricorda l'invasione di campo di Arhiman e delle sue schiere.
Questa visione che elimina il Dio onnipotente,permette al credente di credere  e tuttavia non vedere la propria fede annichilita dagli abomini morali della natura che lo circonda.
La perdita della fede in questo dio onnipotente ha permesso la genesi di ideologie come quella nazista,che rifacendosi ai principi della natura (la svastica come  simbolo dell'ordine cosmico) si promettevano di riordinare il mondo.
Lo sterminio dei popoli era ora non solo giustificabile,ma necessario,perchè il più adatto avrebbe mondato l'umanità della presenza del meno adatto.
Questa idea è stata ripresa nelle società anglosassoni dando vita al darwinismo sociale in cui diventa auspicabile per le stesse motivazioni la morte del povero.
Se le antiche dottrine di Zaratusthra,riprese dal catarismo in occidente e dal bogomilismo in oriente fossero divenute la norma,nessuno avrebbe abbandonato Dio in nome delle ''ragioni del mondo'' ,perchè sarebbe  stato chiaro a tutti che l'ordine di questo mondo era malato e che i suoi meccanismi di funzionamento del tutto perversi,andavano studiati,ma non imitati.
Ahura Mazda avrebbe ripreso il controllo del mondo,ma ciò solo con la volontaria collaborazione dell'uomo che rifiutava ''la legge di questo mondo''.
Per questo ritengo che la Cristianità abbai perso la sua grande occasione,per riformarsi e reintegrare le dottrine originarie predicate da Zaratusthra.
Last but not least,che il Cristianesimo fosse un'estensione dello Zoroastrismo lo aveva intuito anche il più feroce critico della Cristianità,ovvero Nietzsche che intitolò la sua opera più autorevole ''così parlò Zaratusthra''.
I famosi re magi,altri non erano se non seguaci di Zaratusthra,che vedevano in Gesù Cristo il continuatore della loro dottrina.
Il paradiso termine che infatti deriva dal persiano paradeisos,per gli ebrei non esisteva,essi nella loro religione originaria non hanno mai creduto ad alcun aldilà.
L'invenzione del bene e del male,che dispiaceva molto a Nietzsche e al mondo moderno è stata teorizzata nella sua forma più compiuta nell'altopiano iranico da Zaratusthra,ed è difatti a lui che Nietzsche affida il compito di disfarsene.
Ma l'oltreuomo è una chimera e gettare via il concetto di bene e male,e le loro radici metafisiche,non è la genesi dell'oltreuomo,ma l'aborto dell'umanità,il declinare il proprio ruolo di minuscolo granello che può fare da ago della bilancia di una battaglia trascendente e cosmica.

sabato 9 dicembre 2017

Privilegio

Fiori alla tua giacca,
una porta si apre,
sguardi di donne compiaciute,
c'è elettricità nel sapere,
di essere ammesse alla festa
della meglio gente.
Il piacere di lamentarsi
di un cavallo ammalato,
in un palazzo di marmo,
sospesi al terzo piano
mentre i barboni sotto
muoiono di freddo.
Tu non hai caldo?
si ho mal di testa,
dev'essere questo martini
fa schifo
apri la finestra caro,
entra ossigeno
ma i manichini non respirano,
i vestiti eleganti
gli orologi
i braccialetti,le collane
sono sospese
su queste maschere di cera,
forse il calore delle candele
potrebbe scioglierli,
è per quello che hanno caldo.
Lampade liberty
illuminano di rosa soffitti
affrescati e alti
perchè occhi lontani,
su panchine d'inferno
contemplino gli arazzi
dalle finestre
morbidamente lucenti
inchiodati a una panchina
come Cristo in croce
quello è per loro il cielo,
ci andranno forse da morti,
tra poco considerando
la merda che bevono ogni sera.
Ma tu sei dei nostri
e ti abbiamo riservato una comoda poltrona,
con un bicchiere di cristallo
berrai lentamente la città conchiusa
piccola cattedrale di porcellana,
sul mio tavolo
tra riviste di equitazione e golf.
Si arrampicano i demoni
operai, disoccupati, poveri coglioni
vorrebbero entrare.
I cherubini in livrea
li fulminano con occhiate di disprezzo,
una spada fiammeggiante
è lo sguardo altero
di chi comanda da quando è nato,
alla porta li relega.
Non vedi aurora,
la mia bimba (un cane ovviamente)
com'è carina?
Le hai fatto i capelli
proprio bene,
(i cani non puzzano
i poveri sì).
Domani andiamo al sestriere?
L'hai fatto riparare l'impianto?
Sai non voglio farmi il bidè
con l'acqua fredda,
vagine esigenti
cazzi impotenti,
è proprio vero
che chi ha pane
non ha i denti...
l'unico arrapato
in mezzo alle signorine
è un cameriere
che ti serve lo champagne
con il cazzo duro,
neanche troppo nascosto,
non sa stare al suo posto.
E' imbarazzato
ma chi lo vede?
Lui in verità non c'è
il suo corpo è lì,
ma la sua anima è fuori
con i barboni
è invisibile
i bicchieri si riempiono da soli?
Ma a un certo punto
si fa notare:
Un altro pò signorina?
Chi è quello?
Detesto essere chiamata signorina,
licenzialo.
Oh che stronzo,
sì un vero stronzo.
Matteo chi è quello stronzo?
Matteo, mi ascolti?
Gli uomini parlano di lavoro
devono spiegare
che il mondo va avanti grazie a loro
e quei fottuti camerieri
fossero almeno grati,
e poi, scusa come dici tesoro?
Ti ha chiamato signorina
ma chi gli ha insegnato
a stare al mondo a quello stronzo?
Il mondo sta in una rivista
o è un soprammobile
sul loro camino.
Ah...
il piacere di pisciare
in un bagno sontuoso e buio
tra fiori e alabastri
statuette e bottigliette shisheido,
mentre fuori alle 22
i cessi dei locali
sono una palude di merda,
e la gente tiene il cappotto
anche se ci sono 28 gradi
e la birra sale.
Mentre loro:
questo Vermentino della Gallura
è proprio buono
l'ha portato mio padre,
è appena stato in Sardegna
non notano i palati fini
che il cameriere
ha sentito
la dolce voce
che lo volevano licenziato,
così dentro ci si è sfogato,
il piacere di sborrare
in un vermentino della gallura,
è il mio modo di venirti in gola
puttana.
Ma questo piacere
non è privilegio?
No solo per i poveri
il piacere
vuol dire svuotarsi l'uccello.
Che grazia che dolcezza,
che beltà,
le gote sul viso della fanciulla,
diventano rosa
se sapesse che lo sborro al vermentino sardo
le dona così tanto,
butterebbe via la crema
e installerebbe il cameriere
insieme ai fiori,alle statue
nel lussuoso bagno.
Ma lui se ne è già andato
e sorseggia una birra
all'ex stazione ferroviaria
e non sa che in realtà
lui è piccolo,piccolo
perchè l'ho già detto:
la città è solo un soprammobile
sul tavolino di cristallo
e i poveri puzzano,
i cani no.

venerdì 8 dicembre 2017

Bubba Ho Tep,un Elvis anziano e un Kennedy negro,la dark comedy che in realtà è una riflessione amara sulla vita

Ho guardato questo film,''sobillato'' e ''stuzzicato'' da un amico,mentre gli parlavo della mia passione per le pellicole di Mr Oizo,re del non-sense e dello straniamento.
Mi ha fatto vedere un trailer di una comicità che per quanto mi riguarda,sta alla comicità convenzionale,come un 'arma atomica sta a un'arma convenzionale.
Trailer

Il trailer è esplosivo fin dall'inizio,l'incipit Horror,l'Elvis invecchiato che va in giro col girello,di fianco a un tizio nero che sostiene di essere John Fitzgerald Kennedy
e un Elvis perplesso che gli dice col suo vocione sornione:
''but Kennedy was white...''
e l'altro ''mi hanno colorato di nero,così da coprire meglio'',''la CIA mi ha fatto questo''.
Le vecchie che scompaiono urlando sottratte da un'entità maligna.
L'ospizio infestato.
La mummia che vacilla con un cappello da cowboy.
Elvis anziano che fa mosse da Karate,seguito da un Kennedy negro in carrozzella.
Un altro anziano che gioca a fare il pistolero e a impallinare la mummia.
Insomma un trailer che come un atomica del Nevada esplode nel deserto del non-sense illuminandolo di un bagliore assurdo di comicità straniante e radioattiva,spezzando il nucleo stesso della vita e facendone uscire un bagliore di infinite possibilità comiche.
Ma il trailer è ingannevole,il film è tutt'altra cosa.
Così cerco il film su internet
vedi qui in lingua originale


qui in Italiano,purtroppo non full-screen

 e inizio a guardarlo,mi preparo a ridere di gusto e invece vengo investito da un'ondata di malinconica riflessività.
Come sia possibile,non so e qui sta l'abilità del regista che con un budget ridotto all'osso e protagonisti assurdi (l'Elvis invecchiato,il Kennedy negro,la mummia...in Texas)riesce a tenerti incollato allo schermo,ma come?
Non è come si potrebbe pensare,la comicità a tenerti incollato,anche perchè sebbene sia presente non è così dilagante come il trailer lascerebbe pensare.
La comicità è l'esca con la quale il regista ti fa entrare nel labirinto della vita vissuta fino alla fine ovvero fino alla prospettiva di un vecchio,tra ricordi,rimpianti e il cinico distacco di chi finge di essere rincoglionito, ma in realtà è perfettamente consapevole di stare spegnendo la propria vita nell'abisso dell'incompiutezza,della solitudine,degli affetti lontani,abbandonati dagli affetti più intimi e schiacciato dell'amarezza della propria gioventù luminosa lontana.
I monologhi interiori di Elvis sono pieni di lucida amarezza.
La scena iniziale con la ragazza carina che butta nella spazzatura i ricordi del padre morto compagno di stanza di Elvis ed Elvis che le chiede di poter avere per sè la roba buttata nel cestino della spazzatura,mette una tristezza incredibile.
Quando poi lei si piega e gli mostra il culo e lui la guarda pensando ''una volta le donne strisciavano per me,ora per lei ho la stessa valenza sessuale di un neonato,però cercherò di godermi lo spettacolo''.
Si prende lo specchio e si guarda:''come ha potuto il re del Rock'n Roll ridursi così?
L'ironia diventa la materia oscura con cui si costruisce una riflessione amara sulla vita.
L'ironia è una sorta di realtà aumentata in cui il paradossale il comico e l'impossibile servono a raccontare la tragedia della normalità.
Questo è l'unico film che conosco che abbia per protagonisti dei vecchi di un ospizio,e l'unico modo che ha il regista di trascinarci in questa cupa realtà è appunto presentando dei vecchi fuori dall'ordinario,pronti a far scintille tra l'horror e la commedia,ma è un mero artifizio per obbligarti a vedere la vita dalla prospettiva di un vecchio.
La colonna sonora riesce a dare un non so che di epico a momenti di pura assurdità.
Questo è un film epico,dell'epopea di chi combatte i rimpianti e l'amarezza,tra cateteri e pus,trattato come un burattino o un pacco da spostare,e nel frattempo già che c'è una mummia che ti aspira l'anima dal culo,il tutto nella cornice western del Texas.
Perchè in fondo quando sei al capolinea,può succedere davvero di tutto.
Si potrebbe obbiettare che questo film vive della luce riflessa del mito di Elvis,ma non è così,la luce del mito di Elvis è la luce della giovinezza,e l'Elvis invecchiato è un artificio che costringe a pensare l'impensabile ovvero di vedere noi in un anziano.
Dovrebbero dare più spesso questi film,forse i nostri anziani riceverebbero più visite.

Cronaca nera

Stanze aspettano vuote
fari di auto
alle finestre
che illuminano il buio,
per sparire nel vuoto silenzioso
come fuochi fatui,
villette immerse nella nebbia
un labirinto di asfalto
statali che portano all'inferno,
parcheggi immensi che si perdono
nel limbo dei
bambini soffocati
negli uteri neri
liquidi amniotici
scorrono al fondo dei canali,
tra cantieri per innalzare
cimiteri grattacieli immensi
unici a sfidare
la lama nera del cielo
nel piatto orizzonte
della pianura padana,
la Dubai dei morti.
E' un mondo immobile
i sogni dei tossici
sono come pesci buffi e luminosi
al fondo dell'oceano nero della notte.
Ma i miei occhi
sono pieni di nebbia,
mi spengo nella mia auto
fragile guscio di calore
la mia carne sanguina
del coltello nel mio petto
sarà cibo per i giornali,
svolazzeranno nel vento di primavera
che spazzerà la nebbia
quando io sarò turbine nel cielo azzurro.


Immacolata concezione

Fonte di ghiaccio
puro
sgorga luce d'oro
sopra le montagne
alberi fremono nella neve
e guardano
al cristallo biondo
che risplende di luce
che ha folgorato il buio
lo ha penetrato
ogni colore
è un fremito di piacere,
ma una croce solitaria
nera si staglia
su un sole
che nasce
una statua di pietra nera
guarda a terra
incompiuta è la redenzione,
ma a mezzogiorno
sugli alberi si odono
 strane melodie
e la gente guarda verso il cielo
e non sa perchè,
qualcosa di impercettibile
cambia nella luce
e l'azzurro si fa più cupo
una foglia gialla morta
mentre cade
diventa oro
risplendente,
gli alberi sospirano
e la valle si fa incantata
fino a che l'angelo della sera
incarterà nel cielo indaco
il mondo
e lo presenterà
alla Signora,come dono
e la terra scura
perderà la speranza,
si struggerranno i salici
nel vento solitario
e piangeranno
in una nebbia pensosa
lacrime di ghiaccio
i demoni porteranno i mortali
gli specchi deformanti dei sogni
e vedersi grandi o piccini
oblunghi e bislacchi
mentre una risata
risuona dal centro della terra.

venerdì 1 dicembre 2017

Nevicata

I volti cupi delle nubi
hanno mille bocche
che dal cielo grigio
delle altitudini siderali
gridano
minacce orribili
e moniti tremendi,
ma la genia di Adamo
ha orecchie che non odono
e i cupi verdetti
cadono sotto forma
di croci di ghiaccio,
le loro urla
vento silenzioso.