Stelle maligne
opache
silenti,
come occhi di serpenti,
sgusciate
dal nero utero della notte
per spiare le rovine
della mia città.
Mi nascondo
tra i blocchi di marmo
gigantiche ossa di morti.
Unica pace
la brezza notturna
è soffice anelito di fantasmi
ceri mai spenti,
ondeggiano,
mentre dal nero tuo cuore
o abisso,chiamato mondo,
sgorga il sangue nero della vita.
giovedì 31 maggio 2018
sabato 26 maggio 2018
Morte
Nudo vestito dell'anima
bianco
bianco come la morte
nero
nero come la pupilla
del tuo occhio
si allarga a dismisura
fino a ingoiare il mondo
poi si contrisce e piange
pioggia
da nuvole d'agosto
fra ceri spenti
da un temporale d'estate
alle 5 di un pomeriggio
è nata una rosa nera.
bianco
bianco come la morte
nero
nero come la pupilla
del tuo occhio
si allarga a dismisura
fino a ingoiare il mondo
poi si contrisce e piange
pioggia
da nuvole d'agosto
fra ceri spenti
da un temporale d'estate
alle 5 di un pomeriggio
è nata una rosa nera.
venerdì 25 maggio 2018
Il paradiso è qui
Sul tuo cuore
è scritto il suo nome
eppure le tue mani sono vuote
come il cielo sopra Shiraz.
Un calamo nero è la tua anima,
lascia che intinga la penna
e scriva.
Dovevi sorvegliare la chiave
ma ti sei addormentato
prima dell'alba.
Ora è caduta nel pozzo di Nimrod
riuscirai a guardare in faccia
l'angelo che lo sorveglia?
Nel palazzo del Re
mille stanze,si aprono a diecimila stanze
che si aprono a centomila.
Così è per gli universi
ma tu hai perduto la chiave,
e ora gemi ai piedi dell'angelo.
Se resisterai al suo sguardo
sarai di nuovo degno
di aprire tutte le porte della percezione.
E il paradiso è qui.
è scritto il suo nome
eppure le tue mani sono vuote
come il cielo sopra Shiraz.
Un calamo nero è la tua anima,
lascia che intinga la penna
e scriva.
Dovevi sorvegliare la chiave
ma ti sei addormentato
prima dell'alba.
Ora è caduta nel pozzo di Nimrod
riuscirai a guardare in faccia
l'angelo che lo sorveglia?
Nel palazzo del Re
mille stanze,si aprono a diecimila stanze
che si aprono a centomila.
Così è per gli universi
ma tu hai perduto la chiave,
e ora gemi ai piedi dell'angelo.
Se resisterai al suo sguardo
sarai di nuovo degno
di aprire tutte le porte della percezione.
E il paradiso è qui.
domenica 20 maggio 2018
Fiori nel vuoto
Ho lanciato i miei fiori nel vuoto
nel burrone sopra il mare
attendendo una pioggia di petali dal cielo.
Quanto sono stato stupido
ora rimango solo
ad attendere la mia sorte
sull'isola del destino,
tra mari burrascosi
e venti furiosi.
Se solo li avessi piantati
ne sarebbe nato un albero
e avrei avuto di che ripararmi.
nel burrone sopra il mare
attendendo una pioggia di petali dal cielo.
Quanto sono stato stupido
ora rimango solo
ad attendere la mia sorte
sull'isola del destino,
tra mari burrascosi
e venti furiosi.
Se solo li avessi piantati
ne sarebbe nato un albero
e avrei avuto di che ripararmi.
giovedì 17 maggio 2018
La notte
Vuota di passi è la notte
riecheggia il silenzio sotto la volta del cielo.
Brilla alta la Luna
mai nessun mortale osò alzare il suo velo.
Salgono le ombre dall'abisso a contemplare
il freddo miracoloso latte
che l'astro dispensa all'infinito nero mare.
riecheggia il silenzio sotto la volta del cielo.
Brilla alta la Luna
mai nessun mortale osò alzare il suo velo.
Salgono le ombre dall'abisso a contemplare
il freddo miracoloso latte
che l'astro dispensa all'infinito nero mare.
martedì 15 maggio 2018
La genesi nella gnosi ismailita
...e per questo motivo è definita il male radicale.(...)
Ma come ha avuto luogo la rottura?
Una trasgressione che costituisce il prologo della drammaturgia cosmica.
Dalla diade del primo e del secondo arcangelo,procede un terzo arcangelo,intelligenza e anima del mondo,procede un terzo arcangelo,chiamato Adam Ruhani,l'Adamo spirituale:l'angelo dell'umanità,demiurgo del nostro mondo.
La sua figura si presenta come ipostasi del neoplatonismo arabo-persiano,ma anche come caratterizzata in alcuni tratti dall'anthropos del manicheismo e della gnosi.Ancor più precisamente,il suo ruolo arriva a corrispondere a quello dell'angelo Zervan.Rammentiamo il dubbio di quest'angelo in Sharastani:''Se tutto l'universo non fosse nulla...''(Ibn Hazm parla di una crisi melanconica,di un cedimento!).
Istawhasha.Non tanto quindi un peccato di ''orgoglio'' quanto una vertigine di tristezza nell'abbandono e nella solitudine.
Ma quale universo potrebbe non essere nulla?Zervan era un angelo del Pleroma preesistente all'universo fisico.
Per l'appunto la gnosi ismailita precisa quanto messo in dubbio dalla debolezza dell'Angelo:l'anteriorità ontologica eterna dei due arcangeli mediatori dell'essere del terzo a partire dal principio.
Non è a loro uguale?Non li precede,addirittura?Non è forse il solo e il primo,origine di sè stesso?
Da ciò il suo rifiuto di riconoscere la loro precedenza,di ascoltare l'appello di attestare l'Unico (tawhid).
Il terzo angelo si ferma a se stesso:si immobilizza in uno stupore che lascia distendereuno scarto,una distanza,tra lui e il mondo dell'esistenzializzazione eterna da cui si trincera.(...)
Quando l'angelo si libera da questo stupore,si vede ''finito in ritardo'',superato (ta'akkhor,thakallof),caduto dietro di sè.(...)
Nella generazione del Cosmo vediamo realizzarsi quel pensiero,metafisicamente profondo,della distanza,della dimensione temporale che produce lo spazio.Secondo quanto esposto dal nostro teologo yemenita,il ritardo in cui gli stessi angeli si trascinano a causa della difficoltà del loro arcangelo,li mette in una situazione nella quale un triplice movimento mentale conferisce al loro essere una tridimensionalità atta a un'esistenza in un mondo denso e opaco,di natura materiale.
Ma come ha avuto luogo la rottura?
Una trasgressione che costituisce il prologo della drammaturgia cosmica.
Dalla diade del primo e del secondo arcangelo,procede un terzo arcangelo,intelligenza e anima del mondo,procede un terzo arcangelo,chiamato Adam Ruhani,l'Adamo spirituale:l'angelo dell'umanità,demiurgo del nostro mondo.
La sua figura si presenta come ipostasi del neoplatonismo arabo-persiano,ma anche come caratterizzata in alcuni tratti dall'anthropos del manicheismo e della gnosi.Ancor più precisamente,il suo ruolo arriva a corrispondere a quello dell'angelo Zervan.Rammentiamo il dubbio di quest'angelo in Sharastani:''Se tutto l'universo non fosse nulla...''(Ibn Hazm parla di una crisi melanconica,di un cedimento!).
Istawhasha.Non tanto quindi un peccato di ''orgoglio'' quanto una vertigine di tristezza nell'abbandono e nella solitudine.
Ma quale universo potrebbe non essere nulla?Zervan era un angelo del Pleroma preesistente all'universo fisico.
Per l'appunto la gnosi ismailita precisa quanto messo in dubbio dalla debolezza dell'Angelo:l'anteriorità ontologica eterna dei due arcangeli mediatori dell'essere del terzo a partire dal principio.
Non è a loro uguale?Non li precede,addirittura?Non è forse il solo e il primo,origine di sè stesso?
Da ciò il suo rifiuto di riconoscere la loro precedenza,di ascoltare l'appello di attestare l'Unico (tawhid).
Il terzo angelo si ferma a se stesso:si immobilizza in uno stupore che lascia distendereuno scarto,una distanza,tra lui e il mondo dell'esistenzializzazione eterna da cui si trincera.(...)
Quando l'angelo si libera da questo stupore,si vede ''finito in ritardo'',superato (ta'akkhor,thakallof),caduto dietro di sè.(...)
Nella generazione del Cosmo vediamo realizzarsi quel pensiero,metafisicamente profondo,della distanza,della dimensione temporale che produce lo spazio.Secondo quanto esposto dal nostro teologo yemenita,il ritardo in cui gli stessi angeli si trascinano a causa della difficoltà del loro arcangelo,li mette in una situazione nella quale un triplice movimento mentale conferisce al loro essere una tridimensionalità atta a un'esistenza in un mondo denso e opaco,di natura materiale.
lunedì 7 maggio 2018
Vento di maggio
Vento di maggio
porta via le ceneri
delle aurore
che hanno bruciato
le gelide mattino d'inverno.
Sei nelle mie mani
nei miei capelli
nei miei polmoni
ti inalo verde,fresco
polle di ossigeno
sotto il sole che splende.
porta via le ceneri
delle aurore
che hanno bruciato
le gelide mattino d'inverno.
Sei nelle mie mani
nei miei capelli
nei miei polmoni
ti inalo verde,fresco
polle di ossigeno
sotto il sole che splende.
domenica 6 maggio 2018
Maggio
Piove luce del mattino
sui tetti aguzzi
dal cielo azzurro.
Poche nuvole, timide
guardano da dietro le montagne
il miracolo della pianura
che si fa verde smeraldo.
Sui muri in rovina
nascono rose rosse,
belle invitanti e crudeli,
e la vita ritorna
mentre il sole indifferente
passeggia nel ponte d'oro del cielo.
sui tetti aguzzi
dal cielo azzurro.
Poche nuvole, timide
guardano da dietro le montagne
il miracolo della pianura
che si fa verde smeraldo.
Sui muri in rovina
nascono rose rosse,
belle invitanti e crudeli,
e la vita ritorna
mentre il sole indifferente
passeggia nel ponte d'oro del cielo.
sabato 5 maggio 2018
L'angelo della morte
Risplende il meriggio d'autunno
nel chiostro bianco,
solitaria calce,
e profumo di mosto.
Uno stormo di uccelli neri
si alza impaurito a destra,
un vecchio china la testa
perchè sente il suo arrivo
con passi di umide foglie.
Ha gli occhi azzurri
come il cielo
l'angelo della morte,
non guardarli troppo a lungo
o diventeranno lo specchio
della tua vita
e tu,
aldilà di quello.
nel chiostro bianco,
solitaria calce,
e profumo di mosto.
Uno stormo di uccelli neri
si alza impaurito a destra,
un vecchio china la testa
perchè sente il suo arrivo
con passi di umide foglie.
Ha gli occhi azzurri
come il cielo
l'angelo della morte,
non guardarli troppo a lungo
o diventeranno lo specchio
della tua vita
e tu,
aldilà di quello.
giovedì 3 maggio 2018
Il picco della tecnologia
Ma io credo sia venuta l'ora di farsi delle domande anche su questo.
Siccome,volenti o nolenti,la tecnologia è figlia del capitale (o forse è il contrario,ma a noi non importa...) essa è soggetta alle regole di mercato e segue delle ''evoluzioni'' che io non mi sento di definire tali.
In primis il mio amato motore diesel, ciclo termodinamicamente ineccepibile, grande miglioramento con l'iniezione diretta common rail (che non dimentichiamolo è un'invenzione italiana) e grandi possibilità ulteriori di miglioramento.
Niente si è deciso che deve morire, il futuro è elettrico, ma con cosa cazzo la si produce questa elettricità?
Mi fermo qui perchè ho già dedicato un post a riguardo e in questo caso voglio fare un discorso più ampio.
Il problema del diesel è che dura troppo e consuma troppo poco.
La storia dell'inquinamento è appunto ''fumo negli occhi'',finto ecologismo.
In una società in cui il consumo è linfa vitale, auto da mezzo milioni di chilometri che possono prendere i 200 in autostrada non le si poteva più tollerare.
Obsolescenza programmata si chiama in gergo tecnico, produrre qualcosa che non duri troppo di modo che il cliente si presenti portafoglio alla mano e compri l'aggeggio nuovo.
Accantonato il discorso diesel,facciamo un altro esempio di tecnologia che va ''avanti',ma si lascia dei pezzi indietro.
Negli anni novanta si è eclissato per un decennio il vinile, roba sorpassata, dalle magnifiche e progressive sorti della musica ''digitale''.
Il CD ci è stato presentato come la novità che ci avrebbe trasmesso la purezza del suono con rigore matematico binario.
Per un decennio il vinile è caduto in disgrazia,poi magie delle magie il vecchio vinile è rinato ma dove?
Nei negozi polverosi vicino al conservatorio?
No,nei rave party dove si assapora nientepocodimeno che la musica elettronica.
Paradosso dei paradossi gli artefici e i consumatori di una musica digitale,fatta al computer la vogliono ascoltare in vinile emblema dell'analogico.
Perchè?
Perchè ha quel quid in più rispetto al CD che francamente neanch'io so spiegarmi pienamente, perchè entriamo nel regno della quadratura del cerchio.
La musica è un cerchio e la sua area non è definibile con un numero,non importa quanto preciso...
I sacri misteri del pi greco...
Ma anche qui rischiamo di perderci,il punto è che il prodotto vecchio era qualitativamente migliore del nuovo,ma il progresso tecnologico avanza e se ne frega.
La mia infatti non è una critica al progresso in stile Massimo Fini,è una critica,un dubbio che poi alla fine il progresso effettivamente esista.
E viene da uno che non è ostile al progresso,che se ne frega delle retoriche passatiste,dell'era meglio quando si stava peggio elevato al rango di pensiero filosofico.
Io mi sto chiedendo semplicemente cosa è il progresso?
Facile criticarlo,dalla tastiera di un computer,più complesso capire cos'è.
E non sto facendo discorsi sul progresso sociale,sto insistendo su quello tecnologico,perchè sono un pò marxista e penso che le strutture sociali siano sovrastrutture delle dinamiche tecnico-economiche,perchè ebbene sì anche il denaro è una tecnologia.
E difatti sta procedendo a cazzo di cane pure lui.
Il bitcoin,la moneta peer to peer che consuma energia elettrica come una nazione.
Che non c'è.
Ma si sa è il mercato.
E poi altri esempi tecnologici.
Io volevo un monitor per il mio pc a cristalli liquidi,perchè secondo me,i colori dei cristalli liquidi sono più morbidi.
Credo che la tecnologia degli schermi abbia raggiunto il suo picco nello schermo a cristalli liquidi e che il LED sia peggiore,abbagliante,troppo nitido poco riposante per gli occhi.
Quindi ho cercato un monitor a cristalli liquidi...non c'è più è sorpassato mi dicono.
Ma chi l'ha stabilito che è sorpassato?
Avanzo un dubbio,e mi inserisco nella comunità dei picchisti (non queli che prendono il 2 di picche-si spera),picco del petrolio,picco delle risorse,picco del QI,ma avete mai pensato che la più grande minaccia che l'umanità dovrà affrontare sarà il picco delle tecnologia?
Arrivata a un certo punto la tecnologia regredisce.
Finiremo per farci un selfie mentre rovistiamo nell'immondizia,e magari troviamo un vinile...
mercoledì 2 maggio 2018
Poema della notte
Oh cuore della notte
nera epifania
del cuore sazio di Luce
del Dio supremo,
brindano i nostri calici
di fresca rugiada.
Conforto degli afflitti,
rifugio degli amanti
i nostri cuori nel buio
si uniscono
come due candele
a formare un'unica fiamma.
O Arhiman selvaggio
il vento del deserto
spegnera i nostri lumi
ma le volute di fumo profumato
troveranno la loro strada
verso il cielo.
nera epifania
del cuore sazio di Luce
del Dio supremo,
brindano i nostri calici
di fresca rugiada.
Conforto degli afflitti,
rifugio degli amanti
i nostri cuori nel buio
si uniscono
come due candele
a formare un'unica fiamma.
O Arhiman selvaggio
il vento del deserto
spegnera i nostri lumi
ma le volute di fumo profumato
troveranno la loro strada
verso il cielo.
La saggezza è solo fumo...
In volute di fumo
io cerco la sapienza.
Quand'anche
il fuoco sacro dell'amore
per te
è spento
dalle lacrime di pioggia
del tristo mondo
esse,
pur nelle tenebre della notte
troveranno la loro strada
verso il cielo.
io cerco la sapienza.
Quand'anche
il fuoco sacro dell'amore
per te
è spento
dalle lacrime di pioggia
del tristo mondo
esse,
pur nelle tenebre della notte
troveranno la loro strada
verso il cielo.
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