I
suoi capelli ondeggiavano al vento di Settembre, lunghi biondi, una
cascata d'oro di pura felicità cui arrampicarsi per contemplare i
suoi occhi.
I
suoi occhi erano pura acqua cristallina, pura come la sua anima,e in
un mondo come questo dove la parola anima può sembrare un semplice
orpello di prediche e odore di sacrestia,tu la vedevi nei suoi occhi
che c'era un'anima, qualsiasi cosa significhi anima, lei ce l'aveva.
I
suoi occhi sì, erano pura acqua cristallina, lei non aveva idea di
cosa fosse la vita, e che da quella fontana di acqua pura sarebbero
sgorgati torrenti di lacrime.
Ma
a lei piaceva la luce del sole,e il sole la amava di ricambio a tal
punto da riflettersi nei mille colori nelle sue iridi.
E
ad ogni momento a seconda del suo umore cambiavano e riflettevano i
mille colori della sua anima.
La
ragazza
dai capelli lunghi amava specchiarsi nelle pozzanghere,giocare coi
bambini,amava la vita,e quando il cielo commosso dalla sua bellezza
piangeva una lacrima,una stella cadente,lei silenziosamente apriva il
suo cuore e chiedeva di essere felice.
Io
non posso raccontare la storia della ragazza dai capelli lunghi
perché un patto segreto che ho fatto con lei mi ha ingiunto il
silenzio.
Dirò
solo che un giorno l’ho incontrata e deve aver visto un bambino più
cresciuto del solito,perchè mi ha subito sorriso.
Anche
se era agosto io l’ho incontrata nel periodo più buio e nero di
tutta la mia vita, così buio e così nero che non mi ricordo quasi nulla.
Nulla di quel vuoto assoluto,di quella cattedrale del dolore fatta di tubi al neon e cemento, non mi ricordo le facce, non mi ricordo i vestiti,so solo che ero uno spettro in una chiesa di fantasmi.
Io non ricordo nulla di quel buco nero,ma i suoi occhi erano più veloci della luce e coglievano ogni sfumatura del mio dolore,ogni sfumatura che mi sfuggiva in quell'immenso buio che si era creato nel mio cuore.
Il suo nome è il nome della Luce e lei porta luce con il suo sorriso.
No,io non so perché non mi abbia abbandonato al buco nero che mi stava inghiottendo e con il quale lotto ancora adesso.
So solo che non ha più i capelli lunghi perché Cronos glieli ha recisi con la falce del tempo,e li custodisce in uno scrigno per fare di essi i campi elisi d'oro nei quali cavalcheremo verso il sole sul destriero del nostro destino.
Ma solo lei bambina cresciuta in fretta e divenuta una valchiria può domare quel destriero e portarlo verso i campi della luce.
Chi ha paura del vento ha paura del destino,ma quando vede il vento carezzare i campi elisi dei suoi capelli d'oro sa che il destino è suo amico,e i mille turbini da cui noi foglie tremule veniamo scossi e risucchiati, sono solo scuse che Eolo con le sue dita di vento adduce per carezzarle i capelli.
So che questa novella poteva essere un romanzo lungo mille pagine,ma io non posso violare il suo segreto.
Il segreto delle sue lacrime,che ha versato a torrenti e che hanno riempito gli oceani dei suoi occhi.
Il segreto delle mie.
Posso solo dire che il suo nome è il nome della luce,e che ha portato chiarore nel buio profondo del mio buco nero.
E che come fiammelle anche i miei si sono accesi e rimangono in attesa che il vento si quieti.
Ma lei con le sue mani protegge le fiammelle dal vento e impedisce si spengano.
Io non rompo il patto del silenzio anche se potrei scrivere una storia bellissima sulla ragazza dai capelli lunghi.
Ma nessuno la conoscerà mai perchè anch'io custodisco i suoi capelli lunghi biondi nel mio cuore.
E non ho più paura del vento e da esso mi lascio trasportare,perchè sono solo carezze ai campi elisi d'oro che si aprono nel cuore di chi la incontra.
Cavalcheremo insieme verso il sole,cavalcheremo sui suoi capelli lunghi,e il mio silenzio echeggia nella valle dei ricordi.
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