Fermati
o sposa.
Dov'è la tua anima?
Un anello di fuoco
è al tuo dito.
Fermati o ninfa,
hai forse paura
che le acque immote
degli stagni
carpiscano la tua anima?
Fermati o ninfa.
La vita è in te.
Verde è il tuo grembo.
Tu sei rapida,
mobile.
Eri forse Ebe,
la coppiera degli dei,
ed hai rubato l'ambrosia
per darla ai girini nello stagno?
L'uomo sogna
sogni di pietra.
Colonne e marmi,
monti torreggiano
sulle verdi pianure.
Tu alle cetre di Apollo
ai preferito il placido
gracidare delle rane,
nelle notti d'estate.
Muoviti o ninfa,
tu sei ovunque.
Statue di pietra
corone d'oro,
no.
Limpida bolla di aria
nell'abisso
in cui siamo precipitati,
tu raggiungerai
la superficie.
Io sono lo spirito della grotta blu,
mentre le onde si infrangono
sugli scogli della vita,
tu o spuma
dalle profondità dell'oceano
hai proteso le mani
ad abbracciarmi.
Io l'ermo genio
che veglia sulle onde
soffierò il fuoco
delle mie ceneri,
su di te,
da noi crescerà di nuovo la vita.
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